Nicolas Eymerich

Quando la pressione ha un perchè


Tranquilli. Nessuno vuole fare una lezione di fisica. Nessuno vuol spiegare cos'è la pressione, come si esercita e quando può essere utile. Almeno non da un punto di vista meramente fisico.Nonostante ciò potremmo prendere come esempio il figlio di Geddafi, Saif El Islam, che ha fatto una esternazione degna di nota: Claderoli ministro giammai. A parte che l'affermazione potrebbe essere giusta, in fin dei conti Calderoli non spicca per buon senso nella maggioranza dei casi, ciò non toglie che ingerenze esterne sulla politica interna del nostro paese non possono essere tollerate.Questo l'hanno capito tutti i politici italiani, chi con toni più pacati chi con toni più duri, solidarizzando con il futuro ministro leghista. Si perchè se prima il nome di Mr. T-shirt era in forse, adesso con questa ingerenza libica la sua candidatura è tornata di prepotenza in pole position. E a ragione direi. Non è ammissibile che un paese estero possa mettere bocca sull'operato del governo italiano ancora prima di vedere cosa la compagine di governo propone e cosa farà nei confronti della libia e del mondo arabo tutto.
In più bisogna a questo punto anche tenere presente i rapporti di forza tra Italia e Libia. Potremmo parlare dell'autodìstrada pretesa da Geddafi come risarcimento per il colonialismo subito di fascista memoria. Potremmo parlare della concessione all'Eni per il gasdotto, oppure la carta forte che il capo libico ha sempre pronta nel taschino: l'afflusso degli immigrati. Il Geddafi non è nuovo a questo genere di ricatti e anche questa volta pur non esponendosi è riuscito a mettere il sale sulla coda del Berlusca ancor prima che entri in parlamento da premier.Alla fine tutto si risolverà con un nulla di fatto. Però l'ingerenza libica è grave, speriamo solo che non sia un preambolo del nuovo assetto politico che la Lega Araba vorrà tenere nei confronti dell'Italia e dell'europa tutta.