Sono in macchina, ascolto un cd. Il finestrino è aperto, l’aria è fresca, la velocità moderata. C’è traffico stasera. Un’auto mi sorpassa. A bordo quattro ragazze, età media 18 anni. Sorridono. E’ perché a quell’età hanno solo voglia di divertirsi o perché si stanno prendendo gioco di me? Il dubbio mi attanaglia così, finito il loro sorpasso, comincia il mio. Questa volta a sorridere sono io. Ma rieccole pronte a sorpassarmi. OK, fate pure, per me il gioco è già finito. Non ho tempo da perdere con quattro ragazzine in libera uscita. Mi passano affianco, la loro macchina rallenta, la ragazza seduta a destra abbassa il finestrino e mi lancia una pallina di carta. Che scherzo del cazzo. “Aprilo!” mi urla. Cerco quella stupida pallina. La trovo. La apro. C’è un nome, e un numero di cellulare. La ragazza urlante mi fa l’occhiolino e sorride. Simpatica. Apro il cruscotto, cerco carta e penna e comincio a scrivere. Mi affianco, le faccio cenno di tirar giù il suo finestrino. Lei obbedisce. Io sorrido e ingoio il suo bigliettino. Il gesto la sorprende. Le lancio il mio bigliettino. Dentro c’è il mio nome e il numero di cellulare di un’ex fidanzata che così, di profilo, le assomiglia molto. Chissà quante cose avranno da raccontarsi. Alzo il volume dell’autoradio e schizzo via.
Il sorpasso
Sono in macchina, ascolto un cd. Il finestrino è aperto, l’aria è fresca, la velocità moderata. C’è traffico stasera. Un’auto mi sorpassa. A bordo quattro ragazze, età media 18 anni. Sorridono. E’ perché a quell’età hanno solo voglia di divertirsi o perché si stanno prendendo gioco di me? Il dubbio mi attanaglia così, finito il loro sorpasso, comincia il mio. Questa volta a sorridere sono io. Ma rieccole pronte a sorpassarmi. OK, fate pure, per me il gioco è già finito. Non ho tempo da perdere con quattro ragazzine in libera uscita. Mi passano affianco, la loro macchina rallenta, la ragazza seduta a destra abbassa il finestrino e mi lancia una pallina di carta. Che scherzo del cazzo. “Aprilo!” mi urla. Cerco quella stupida pallina. La trovo. La apro. C’è un nome, e un numero di cellulare. La ragazza urlante mi fa l’occhiolino e sorride. Simpatica. Apro il cruscotto, cerco carta e penna e comincio a scrivere. Mi affianco, le faccio cenno di tirar giù il suo finestrino. Lei obbedisce. Io sorrido e ingoio il suo bigliettino. Il gesto la sorprende. Le lancio il mio bigliettino. Dentro c’è il mio nome e il numero di cellulare di un’ex fidanzata che così, di profilo, le assomiglia molto. Chissà quante cose avranno da raccontarsi. Alzo il volume dell’autoradio e schizzo via.