Dangerous Liaisons

Il Visconte di Valmont alla Marchesa di Merteuil


Ditemi, dunque, mia bella amica, da dove viene quel tono acido e ironico che anima la vostra ultima lettera? Quale delitto ho commesso, evidentemente senza accorgermi, che vi dà tanto sui nervi? Mi rimproverate di aver avuto l'aria di contare sul vostro consenso prima di averlo ottenuto, ma io credevo che quello che a tutti potrebbe sembrare presunzione, tra noi due non poteva esser interpretato che come confidenza; e da quando questo sentimento nuoce all'amicizia e all'amore? Unendo la speranza al desiderio, non ho fatto che cedere a un impulso naturale che ci spinge ad avvicinarci il più possibile alla felicità che cerchiamo; e voi avete scambiato come effetto di orgoglio ciò che non era che effetto della mia premura. So benissimo che l'uso ha introdotto in questi casi un dubbio rispettoso: ma voi sapete altrettanto bene che non si tratta che di forma, un semplice protocollo, e io ero, mi sembra, autorizzato a credere che queste minuziose precauzioni non fossero più necessarie tra noi. Mi sembra, anzi, che questo modo d'agire sincero e libero, quando è basato su un vecchio legame sia preferibile alle insipide smancerie che spesso rendono così insipido l'amore. Del resto, forse, il valore che io attribuisco a questo mio agire deriva soltanto dal ricordo della felicità, ma proprio per questo mi dispiacerebbe ancora più vedervi pensare altrimenti. Ecco comunque il solo torto che mi riconosco, perché non posso neanche immaginare che abbiate potuto pensare seriamente che esista un'altra donna preferibile a voi e ancor meno che abbia potuto valutarvi così male come fingete di credere; mi dite che vi siete guardata e di non esservi trovata decaduta a tal punto. Lo credo bene, e questo prova soltanto che il vostro specchio è fedele; ma non avreste potuto facilmente dedurre e con maggior giustizia per me che senz'altro io non potevo giudicarvi così? Cerco invano la ragione di questa vostra strana idea, ma più o meno mi pare possa riferirsi agli elogi che mi sono permesso di rivolgere ad altre donne, almeno lo deduco dall'ostentazione con cui mettete in rilievo gli epiteti, di adorabile, celestiale, attraente di cui mi sono servito parlandovi di Mme de Tourvel o della piccola Volanges. Ma non sapete che queste parole, spesso usate più a caso che per riflessione, esprimono non tanto il valore della persona quanto la situazione in cui ci si trova parlandone? E se nel momento stesso in cui ero così ardentemente preso o per l'una o per l'altra, io non vi desideravo di meno; se davo una netta preferenza a voi su tutte e due, dato che alla fine non potevo rinnovare il nostro primitivo legame se non a scapito delle altre due, non credo ci fosse un così grave motivo per rimproverarmi. Non mi sarà più difficile giustificarmi per il fascino ignoto di cui mi sembrate un po' urtata; perché il fatto che sia ignoto non comporta che sia il più forte. Eh, chi potrebbe superarvi in quei deliziosi piaceri che voi sola sapete rendere sempre nuovi, e più intensi? Volevo dire semplicemente che quello era un genere che non avevo ancora provato; ma non pretendevo di classificarlo, e avevo aggiunto, e oggi lo ripeto, che qualunque sia, avrei saputo combatterlo e vincerlo. Impiegherò ancora più zelo se posso vedere in questo lieve sforzo un omaggio da offrirvi. Per quel che riguarda la piccola Cécile, credo non valga la pena di parlarne. Non avete certo dimenticato che mi sono occupato di questa ragazzina solo dietro vostra richiesta e non aspetto che la vostra autorizzazione per disfarmene. Ho potuto notare la sua ingenuità, la sua freschezza, ho potuto perfino crederla per un momento attraente, perché più o meno ci si compiace sempre un po' della propria opera: ma sicuramente non ha abbastanza consistenza da nessun punto di vista per fissare su di sé l'attenzione. E ora, mia cara amica, faccio appello alla vostra giustizia, alla vostra primitiva bontà per me, alla lunga perfetta amicizia, alla totale confidenza che in seguito ha stretto i nostri legami. Ho dunque proprio meritato il tono severo che voi assumete con me? Oh, ma vi sarà facile indennizzarmene quando vorrete. Dite una sola parola e vedrete se tutti gli incanti e tutte le attrattive mi tratterranno qui, non un giorno ma un minuto di più. Volerò ai vostri piedi, tra le vostre braccia e vi proverò mille volte e in mille modi che voi siete e sarete sempre la vera sovrana del mio cuore. Addio, mia bella amica, attendo la vostra risposta con molta ansia Parigi, 3 novembre 17...