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Post N° 18


LA VIGILIA DEL DERBY MILAN-INTER Domani serà sarà derby. Il derby di Milano. Alle 20.30 si accenderanno le luci a San Siro e sarà Milan-Inter. Una partita importante, con un valore specaile, con tanti grandi protagonisti. Ancelotti contro Mourinho, Kakà contro Ibrahimovic sono solo alcune delle sfide. Tanti spunti interessanti: Sheva, che segna puntualmente nel derby non è al massimo della condizione; e sarà la prima di Ronaldinho e Mourinho.Il derby si avvicina, e il presidente dell'Inter Massimo Moratti non nasconde che per lui la partita ha un significato particolare: «Il derby io lo sento - commenta il numero uno di via Durini - , lo sento molto. Forse mi viene da quando ero bambino, da quando andavo allo stadio a vedere il confronto tra l’Inter e il Milan di Gren, Nordhal e Liedholm. Mi faceva talmente paura Nordhal, un incubo. E' una partita a sé, alla quale arriviamo con qualche vittoria alle spalle in più ma anche con un avversario che si è ripreso».Ormai ci siamo. La resa dei conti sportiva tra Jose Mourinho e Andriy Shevchenko si sta avvicinando. Il derby è alle porte e in casa Milan l’ucraino avrà delle motivazioni particolarissime. E’ lui il giocatore che ha segnato più gol all’Inter con 14 centri in 20 apparizioni. Il feeling di Sheva con la stracittadina è iniziato all’esordio nel derby, il 23 ottobre del 1999 vittoria rossonera e gol dell’ex numero sette. E’ lui l’incubo numero uno dei tifosi nerazzurri che si ricordano la doppietta dell’11 maggio 2001, nel clamoroso sei a zero. Sheva si consacra a re dei derby nella semifinale di Champions League del 2003. Il Milan va dritto in finale con un suo gol e Shevchenko si ripete ai quarti nel 2005: gol all’andata e al ritorno. A rendere la sfida di domenica ancora più interessante è la presenza di Mourinho sulla panchina nerazzurra. Troppe le incomprensioni tra i due al Chelsea, troppi gli screzi tra Mourinho e Shevchenko. Tra lo Special One e il cocco di Abramovich. Insomma le premesse per una super sfida ci sono tutte e considerato anche il fatto che nell’unico precedente ufficiale tra i due, Shevchenko ha regalato la supercoppa europea al Milan, Ancelotti ci penserà bene prima di lasciare fuori Sheva dalla formazione titolare, anche perché l’infortunio di Borriello, sembra riservare ad Andriy, un appuntamento con il destino a cui non vuole proprio rinunciare.Pierluigi Collina ha scelto il suo uomo da derby. Si tratta di Emidio Morganti, fischietto di Ascoli Piceno, classe 1966.Lo score dell'Inter sotto la sua direzione è di 10 vittorie, un pari e una sconfitta. Il Milan, invece, conta 5 successi, 2 pareggi e 2 sconfitte.La designazione di Morganti è un film già visto un anno fa. Il 23 dicembre 2008 l'undici di Mancini vince 2-1 in rimonta. Alle moviole, però, finiscono due episodi in particolare. Il primo in area Milan: sull'1-0, protesta Julio Cruz che viene colpito alla schiena da Oddo: si prosegue.Dall'altra parte, sempre sul medesimo risultato, Kakà slalomeggia tra i difensori e Cambiasso lo ferma da terra arpionando la caviglia del brasiliano con la mano. Stessa decisione di Morganti.Le proteste principali restano quelle del Milan, sconfitto, che sottolinea come quell'eventuale rigore concesso a Kakà avrebbe potuto potenzialmente chiudere la partita.Il nome di Morganti finì anche nel ciclone di Calciopoli per alcune telefonate con Leonardo Meani. Dopo la sospensione cautelare, però, il fischietto venne scagionato da ogni tipo di accusa. E' stato anche l'arbitro della finale di Coppa Italia dello scorso maggio vinta dalla Roma 2-1 sull'Inter.