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La voce di Roberto Scarpini

Emozioni targate storia del derby

 
 

 

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 27 Settembre 2008 da intermilan.paolo

 Domenica sera Milan e Inter scenderanno in campo per il derby della Madonnina numero 268. La tensione sale come e` logico che sia in queste occasioni. Un pizzico di nervosismo e` innegabile. Per tutti ma non per Adriano Galliani che, intervenuto insieme a Massimo Moratti alla presentazione di un evento, ha ostentato una certa sicurezza: `Il derby? Sara` perche` sono di Monza, ma per me non e` la partita piu` sentita in assoluto. Sento di piu` le partite di Champions. Pero` una cosa e` certa. I tifosi di Milano devono essere felici perche` ora la citta` e` prima in Europa per due cose: la moda e il calcio. E` come Londra, solo che li` i presidente vengono dall`estero e non sono della citta`. I Berlusconi e i Moratti sono famiglie milanesi. Comunque vada sara` un derby da vertice d`Europa`.

Moratti, dal canto suo, non riesce a nascondersi come il rivale: `Per scaramanzia non faccio pronostici. Piu` che altro ringrazio Galliani per la sportivita`. Io, pero`, il derby me lo ricordo sempre come un incubo. Da ragazzino avevo il terrore di Nordahl e questo me lo sono portato con me tuttora. E` qualcosa di stancante. Non so chi segnera`. Mi andrebbe bene anche un gol del portiere su rigore`. Il timore per Nordahl ha trovato un`attualizzazione. Da un bomber rossonero all`altro, con Shevchenko che e` tornato a Milano apposta per ritoccare il bottino di 14 gol nel derby della Madonnina: `Si`, lui mi fa paura`. Per rispondere ci vorra` un attacco nerazzurro fenomenale. La ricetta? Facile: `Con Ibrahimovic qualsiasi altro attaccante va bene. Balotelli? Lui e` giovane, avra` tempo`.

C`e` chi il derby lo vedra` dagli spalti. C`e` chi lo giochera`. E l`esempio migliore viene da Esteban Cambiasso: `Uno dei miei gol piu` importanti e` senza dubbio quello che ha deciso il match contro il Milan di quasi un anno fa. Penso che domenica faremo una gran partita. Magari vinceremo. E, se serve, dico che segnero` io. Cosi` almeno la sfortuna me la tiro addosso io e lascio agli attaccanti la possibilta` di segnare`. Pronta la risposta di Ricardo Kaka`: `Spero che segni Cambiasso. Pero` poi voglio fare gol anche io e vincere`. La chiusura della sfida `rossonerazzurra` arriva da uno spettatore tanto `super partes` quanto interessato, Giovanni Cobolli Gigli: `Io spero che vinca il Milan. Se si fosse giocato due settimane fa il pronostico sarebbe stato tutto a favore dell`Inter. Ora invece dico che e` tutto in forse. L`Inter ha gia` dimostrato, il Milan deve dimostrare. Per ora ha fatto vedere grande carattere`. Una cosa e` certa. Tutto e` pronto per la grande sfida. Che derby sia.

 
 
 

Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 27 Settembre 2008 da intermilan.paolo

Massimo Moratti, Adriano Galliani e Giovanni Cobolli Gigli: ospiti illustri oggi alla Gazzetta dello Sport, per la presentazione dell'antologia completa di tutte le reti di Inter, Milan e Juventus.

Cobolli Gigli: "E' vero, ogni volta che si parla di scudetto la mia Juve finisce per perdere punti. Ma non c'è un problema psicologico. E sono molto soddisfatto di quanto fatto finora dalla squadra. Non assegno voti numerici, ma il giudizio su Ranieri e sui giocatori è più che positivo. Dite che siamo una squadra vecchia? Le stelle hanno qualche annetto, ma la rosa è di 26 giocatori ed è ampia, con più di qualche giovane di valore. Il mio parere sulla raccolta dei gol storici della Juve? I gol da Boniperti in poi li ho visti dal vivo allo stadio. Ma rivederli in dvd è un godimento in più. Queste iniziative andrebbero fatto più spesso, servono anche ai dirigenti per valutare il proprio operato. Ma soprattutto ai giovani, che possono capire meglio il significato del gol, il momento più bello del calcio".
Galliani: "I risultati positivi del Milan nelle ultime partite di campionato e Coppa mi hanno rasserenato, ma non posso dire di essere mai stato preoccupato. Sì, siamo pronti a giocarci il derby perché la squadra è in netta crescita, dopo gli inevitabili problemi iniziali. Come stanno Sheva e Ronnie? Non siamo preoccupati, si stanno riprendendo, faranno come Crespo tre anni fa. I dvd con i gol storici? Bellissimi. Partono dalla stagione 1953-54, sono un'emozione in più, per me che sono un uomo di televisione. I gol cui sono più affezionato? Quelli delle finali di Champions, pure quelle perse..."
Moratti: "Il derby? Sono tranquillo. Ci pensa Mourinho, quindi siamo in buonissime mani. Sono partite in cui soffro sempre tanto, è un retaggio della mia infanzia, quando avevo una paura matta di Nordahl. Se preferisco vincere il derby giocando male o non vincerlo dando una dimostrazione di forza? Vincere, anche giocando malissimo. Ronaldinho in campo? Se sta in panchina è meglio, perché è un grandissimo giocatore. Le voci sulla Saras? Sono sereno, perché so la verità".

 
 
 

Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 27 Settembre 2008 da intermilan.paolo

LA VIGILIA DEL DERBY MILAN-INTER

 

Domani serà sarà derby. Il derby di Milano. Alle 20.30 si accenderanno le luci a San Siro e sarà Milan-Inter. Una partita importante, con un valore specaile, con tanti grandi protagonisti. Ancelotti contro Mourinho, Kakà contro Ibrahimovic sono solo alcune delle sfide. Tanti spunti interessanti: Sheva, che segna puntualmente nel derby non è al massimo della condizione; e sarà la prima di Ronaldinho e Mourinho.

Il derby si avvicina, e il presidente dell'Inter Massimo Moratti non nasconde che per lui la partita ha un significato particolare: «Il derby io lo sento - commenta il numero uno di via Durini - , lo sento molto. Forse mi viene da quando ero bambino, da quando andavo allo stadio a vedere il confronto tra l’Inter e il Milan di Gren, Nordhal e Liedholm. Mi faceva talmente paura Nordhal, un incubo. E' una partita a sé, alla quale arriviamo con qualche vittoria alle spalle in più ma anche con un avversario che si è ripreso».

Ormai ci siamo. La resa dei conti sportiva tra Jose Mourinho e Andriy Shevchenko si sta avvicinando. Il derby è alle porte e in casa Milan l’ucraino avrà delle motivazioni particolarissime. E’ lui il giocatore che ha segnato più gol all’Inter con 14 centri in 20 apparizioni. Il feeling di Sheva con la stracittadina è iniziato all’esordio nel derby, il 23 ottobre del 1999 vittoria rossonera e gol dell’ex numero sette. E’ lui l’incubo numero uno dei tifosi nerazzurri che si ricordano la doppietta dell’11 maggio 2001, nel clamoroso sei a zero. Sheva si consacra a re dei derby nella semifinale di Champions League del 2003. Il Milan va dritto in finale con un suo gol e Shevchenko si ripete ai quarti nel 2005: gol all’andata e al ritorno. A rendere la sfida di domenica ancora più interessante è la presenza di Mourinho sulla panchina nerazzurra. Troppe le incomprensioni tra i due al Chelsea, troppi gli screzi tra Mourinho e Shevchenko. Tra lo Special One e il cocco di Abramovich. Insomma le premesse per una super sfida ci sono tutte e considerato anche il fatto che nell’unico precedente ufficiale tra i due, Shevchenko ha regalato la supercoppa europea al Milan, Ancelotti ci penserà bene prima di lasciare fuori Sheva dalla formazione titolare, anche perché l’infortunio di Borriello, sembra riservare ad Andriy, un appuntamento con il destino a cui non vuole proprio rinunciare.

Pierluigi Collina ha scelto il suo uomo da derby. Si tratta di Emidio Morganti, fischietto di Ascoli Piceno, classe 1966.
Lo score dell'Inter sotto la sua direzione è di 10 vittorie, un pari e una sconfitta. Il Milan, invece, conta 5 successi, 2 pareggi e 2 sconfitte.
La designazione di Morganti è un film già visto un anno fa. Il 23 dicembre 2008 l'undici di Mancini vince 2-1 in rimonta. Alle moviole, però, finiscono due episodi in particolare. Il primo in area Milan: sull'1-0, protesta Julio Cruz che viene colpito alla schiena da Oddo: si prosegue.
Dall'altra parte, sempre sul medesimo risultato, Kakà slalomeggia tra i difensori e Cambiasso lo ferma da terra arpionando la caviglia del brasiliano con la mano. Stessa decisione di Morganti.
Le proteste principali restano quelle del Milan, sconfitto, che sottolinea come quell'eventuale rigore concesso a Kakà avrebbe potuto potenzialmente chiudere la partita.
Il nome di Morganti finì anche nel ciclone di Calciopoli per alcune telefonate con Leonardo Meani. Dopo la sospensione cautelare, però, il fischietto venne scagionato da ogni tipo di accusa. E' stato anche l'arbitro della finale di Coppa Italia dello scorso maggio vinta dalla Roma 2-1 sull'Inter.

 
 
 

Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 26 Settembre 2008 da intermilan.paolo

CHI VINCERA' IL DERBY?

INTER o MILAN?

CHI SARA' L'UOMO DERBY?

IBRA, SHEVCHENKO, ADRIANO O KAKA'?

 
 
 

Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 26 Settembre 2008 da intermilan.paolo

Le parole che non ci ha detto l’altro giorno, quando ha mandato incontro ai giornalisti il suo secondo Beppe Baresi, forse ce le aveva già dette altre volte. Perché per parlare, José Mourinho parla, e bene, in diverse lingue. Le usa per comunicare, spiegare, sferzare. Carlo Ancelotti si esprime in una lingua sola e di solito non litiga. Un giorno ha fatto una battuta su Mourinho, una sera ha mandato a quel paese i tifosi della Juve. Stop. Le parole sono cose e, insieme a altri dettagli, rivelano molto dei due allenatori che il derby mette di fronte.

FRASI - Mourinho è un polemista nato. Se l’è presa con Ferguson, Wenger, Benitez, Ranieri, Cruijff, tutti Special Colleague. Spesso risponde, qualche volta è lui a attaccar briga. Intanto le biografie di Mou si moltiplicano, mentre la bibliografia di Ancelotti è assai più scarna del suo palmares.
FAMIGLIA - Mourinho ha preso casa sul lago di Como, ma quando può scappa a Setubal, vicino a Lisbona, nella sua tenuta protetta da due guardie del corpo. La famiglia Ancelotti (due figli, come in quella di José) vive a Felegara, e il tecnico del Milan fa il pendolare, ignorando quasi sempre la casa di Milano. A volte preferisce fermarsi a dormire a Milanello. "Così sono più comodo".
GUARDAROBA E DINTORNI - A proposito di comodità, non si può dire che Ancelotti la perda nel vestirsi. Quando non ha la divisa del Milan, porta blouson di camoscio o panno e maglioni con lo scollo a V. Mourinho sembra nato con il cappotto addosso. I tabloid inglesi lo hanno beccato in felpa e cappellino di lana stile rapper solo una volta: stava andando in giro per Londra disperato a cercare la cagnetta Leya che lui stesso aveva fatto scappare di casa per non consegnarla alla polizia veterinaria. "Voi non potete immaginare che cosa abbiamo passato".
STATUS SYMBOL E NO - Ancelotti ha tre meticci in giardino e qualche problema con i cani l’ha avuto pure lui. Uno lo ha regalato ad amici perché mordeva persino quelli che facevano la consegna del pane: chi pensa che tale cane, tale padrone, è servito. Ancelotti porta il Rolex di acciaio con stemmino del Milan che Berlusconi ha regalato ai dipendenti. Guida un’Audi, auto aziendale. Mourinho qualche volta ha al polso un orologio da 213 mila euro e in garage tiene una Ferrari Scaglietti, anche se dice che la sua unica, vera auto è una vecchia Volvo cabriolet.
STILE - Mourinho ha scatenato il putiferio mandando in conferenza stampa il suo vice. Qualcuno ha ricordato che anche in Inghilterra amava «dare spazio ai collaboratori». Ancelotti ha bucato la conferenza stampa una volta sola dopo aver perso in amichevole a Lugano e lo stupore ha colto tutti, ma lo stupore non è putiferio. Mourinho passa la partita a prendere appunti, Ancelotti non ha mia scritto una riga: lo lascia fare a Filippo Galli e intanto stringe fra le mani un rosario-anello che gli ha dato uno dei fisioterapisti di Milanello. Mourinho a volte andava a Fatima e si indignava se dicevano che chiedeva aiuto per le partite importanti. Probabilmente un rosario in campo non gli piacerebbe.
INCROCI - Ancelotti e Mourinho si sono incontrati tre volte in amichevole, una in Supercoppa europea. Il bilancio: due successi Carlo, uno José, un pareggio. Quando contava, Ancelotti ha vinto grazie a un gol di Sheva che Mourinho a Londra teneva in panchina e lui, per ora, pure. Come direbbe Mourinho "Non raccontatemi il vostro film. Io stesso sono in un film". Magari con George Clooney.

 
 
 

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è più forte l'inyter si e di molto...peccato che...
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