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Un blog creato da Virplatonicus il 19/06/2006

Smisurata preghiera

Vita di un aspirante filosofo, disputazioni e dialoghi, alla ricerca costante di verità e virtù, viaggiando in direzione ostinata e contraria

 
 

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FOR EMILY, WHENEVER I MAY FIND HER

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What a dream I had
Pressed in organdy
Clothed in crinoline
Of smoky burgundy
Softer than the rain

I wandered empty streets
Down past the shop displays
I heard cathedral bells
Tripping down the alleyways
As I walked on

And when you ran to me
Your cheeks flushed with the night
We walked on frosted fields
Of juniper and lamplight
I held your hand

And when I woke
And felt you warm and near
I kissed your honey hair
With my grateful tears
Oh I love you girl
Oh I love you

Simon & Garfunkel

 

 

« CompleannoAlle mie donne »

La Bellezza

Post n°126 pubblicato il 01 Marzo 2009 da Virplatonicus
 

La Bellezza non ha causa - esiste
Inseguila, e sparisce
non inseguirla, e rimane

Sai  afferrare le creste
del prato, quando il vento
vi avvolge le sue dita?
Iddio provvederà-
che tu non vi riesca mai.

(E. Dickinson, 516)

Emily ha ragione. La Bellezza esiste. Dice che Dio ce la leva: io dico piuttosto che la sua infinità è troppa per noi. Col nostro secchiello non possiamo travasare tutta l'acqua del mare in un buco sulla spiaggia. I nosti occhi, le nostre anime non posso che scorgere la Bellezza. "I poeti, di fronte alle mie grandi pose,/ [...] consumeranno i giorni in austeri studi" (C. Baudelaire, La Bellezza, da I fiori del male). Non possiamo che lasciarci carezzare. Perché la Bellezza non si coglie, ci coglie.

...che tu venga dal cielo o dall'inferno, che importa,
o Bellezza, mostro enorme, spaventoso, ingenuo!
se i tuoi occhi, il sorriso, il piede m'aprono la porta
di un Infinito che amo e che non ho mai conosciuto?

(C. Baudelaire, Inno alla Bellezza, da I fiori del male)

Commenti al Post:
sirenadianimaecorpo
sirenadianimaecorpo il 12/03/09 alle 10:35 via WEB
La Bellezza che unica crea il nostro essere e dà vita per espandere la propria onda. Noi, suo riflesso, noi soli possiamo darle ombra col tradimento del nostro essere. Compliomenti.
 
 
Virplatonicus
Virplatonicus il 12/03/09 alle 20:29 via WEB
Ma quel "darle ombra" diviene allora positivo o negativo? Nell'inevitabilità di essere riflesso, in quale rapporto ci poniamo?
 
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SMISURATA PREGHIERA (DA “ANIME SALVE”, 1996)

Alta sui naufragi
dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono al disopra delle parole
celebrative del nulla
lungo un facile vento
di sazietà di impunità

Sullo scandalo metallico
di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna
di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera
la maggioranza sta la maggioranza sta
recitando un rosario
di ambizioni meschine
di millenarie paure
di inesauribili astuzie

Coltivando tranquilla
l'orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un'anestesia
come un'abitudine

per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità

per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli
con improbabili nomi di cantanti di tango
in un vasto programma di eternità

ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere

Fabrizio Dé André

 

SHIVA

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SOCRATE

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PLATONE ED ARISTOTELE

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BUDDHA

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DORME, DORME PLACIDO SULLA COLLINA

“… E dov’è Jones, quel vecchio suonatore
che giocò con la vita per tutti i suoi novant’anni,
affrontando la tormenta a petto nudo,
bevendo e facendo chiasso,
senza mai un pensiero né a moglie, né a parenti,
non al denaro, non all'amore, né al cielo?
Eccolo! Ciancia ancora delle porcate di tanti anni fa
delle corse bel boschetto di Clary
di ciò che Abe Lincoln disse una volta a Springfield

(da “La Collina” di E.L. Masters)

 
 
 
 

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