Internauti

Paura di Internet?


La recente accezione negativa con cui i mass media televisivi e su carta affrontano qualsiasi argomento legato a Internet potrebbe nascondere una campagna di disinformazione nei confronti del web. Questo fenomeno si può facilmente notare analizzando l’uso delle parole internet e web e il contesto in cui sono inserite. Prima di parlare di questo è tuttavia utile fare un passo indietro agli anni ‘90 quando Internet era sopravvalutato dai mass media per finalità commerciali.Perché oggi il Web fa pauraIl web è l’unico mass media a non poter essere controllato dai centri di potere che attualmente gestiscono il 90% dell’informazione tradizionale (tv, stampa, radio). E’ l’unico mezzo di comunicazione veramente democratico in cui il lettore è parte attiva del processo di formazione dell’opinione pubblica. E’ quindi poco controllabile. Il fenomeno più evidente è il blog di Beppe Grillo, nato dal nulla e oggi in grado di muovere il 2-3% dell’opinione pubblica, andando contro gli interessi consolidati delle lobbies politico-economiche che finanziano e controllano il mondo dei mass media tradizionali.I ricavi pubblicitari del web sono in forte crescita. Entro il 2010 la pubblicità su internet rappresenterà il 10% della raccolta pubblicitaria complessiva (fonte IAB Forum 2008 - Roma). Sorgono sul web forme di comunicazione alternative alla tv (es. You Tube), alla radio (es. podcast) e ai giornali (es. blog - portali indipendenti). Gli investimenti pianificati dai centri media pubblicitari sempre sugli stessi 7-8 grandi portali stanno progressivamente cedendo spazio anche ad altre realtà nate dal basso. Un grande ruolo in tal senso è stato giocato positivamente da Google AdSense/AdWords che ha consentito a molti piccoli e nanoeditori di ottenere una raccolta pubblicitaria senza passare dal monopolio delle concessionarie pubblicitarie e dei centri media tradizionali.Fonte: Perché Internet fa paura a politici e mass media