Interno16

Il lavoro non è un diritto ma nemmeno un rovescio


E poi un giorno ti svegli ed accendi la tv e senti: “Il lavoro non è un diritto”. Mi do un pizzico, sono sveglia, purtroppo non sono la protagonista del film “Goodbye Lenin”.Quando ero piccola e chiesi per la prima volta a mia madre cosa fosse un “diritto” lei mi rispose prontamente: “ è quando prendi due ferri e fai passare il filo di lana sulla maglia[…] e poi c’è il contrario che si chiama rovescio [...]”. Mia madre lungimirante, per non crearmi delle illusioni , mi spiegò in quattro e quattr’otto ciò che avrei vissuto molti anni dopo: il rovescio. Nel senso che proprio, ogni volta che mi accingo a informarmi dai media mi viene proprio il disgusto, quasi da rimettere.Cara Forny, ora, non che voglia cercare il pelo nell’uomo, ma volevo ricordarti che la Costituzione, che è la Legge fondamentale di uno Stato, e che garantisce anche -in teoria- i diritti fondamentali della persona, all’articolo 1 cita:“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”Lasciando stare la parte comica in cui dice che siamo in una repubblica democratica, hai notato che cosa c’è scritto dopo? Magari ti sarà sfuggito, ma è proprio il primo articolo della Costituzione e non del manuale delle giovani marmotte.A meno che tu non faccia il ministro per la gloria, presumo che tu riceva una lauta retribuzione per i tuoi servigi; come lo chiameresti questo?Ah già, ma la sovranità appartiene al popolo, di conseguenza, non essendo le tue membra adagiate su quella poltrona perchè legittimata dagli italiani, non puoi capirlo.Quindi non è colpa tua, scusami, continua pure a fare il ministro che noi continuiamo a mangiarci la stessa minestra.