Interno16

Caro Silvio, ti scrivo...


  Egregio Presidente del Consiglio,Le scrivo dalla bella Sicilia per appellarmi alla sua infinita bontà e misericordia.Lungi da me, entrare nel merito delle ultime vicende in cui Lei è coinvolto -il sexy gate all’italiana con le ragazze di via Olgettina, che considerati i risvolti sarebbe meglio rinominarla via Orgettina – mi chiedevo se fosse possibile godere di quelli che Lei ha definito aiuti a gente in difficoltà.Dopo un’attenta analisi dei beneficiari, mi sono resa conto di possedere i requisiti minimi per godere di tali agevolazioni: donna al di sotto dei 30 anni, di bella presenza ed una vita molto, molto difficile.Sono nata a Palermo, che per certi versi è peggio de Il Cairo, ultima di tre fratelli, provengo da una famiglia di origini modeste. Ho fatto le scuole elementari dalle suore, circostanza che mi ha creato non pochiproblemi, per poi avviarmi ad un’ adoloscenza turbolenta segnata da traumi ed interrogativi.Mia madre fin dalla più tenera eta mi ha costretta a mangiare la pasta con le sarde; mio padre invece era sempre assente in casa dal momento che doveva lavorare 18 ore al giorno per doverci mantenere tutti e consentirci uno stile di vita dignitoso.Esclusa la carriera da velina, sto cercando di laurearmi in giurisprudenza per entrare quanto prima nel magnifico mondo della disoccupazione o dello sfruttamento. Proprio qualche giorno fa guardandoAnnoZero, con quel simpaticone di Santoro la cui attendibilità è pari a quella di Emilio Fede, solo che mi rode di più perché lo stipendio glielo paghiamo anche noi contribuenti esanimi (canone Rai), mi si è come accesa una lampadina (a risparmio energetico, sa con la crisi…).Perché – mi son chiesta – devo faticare, produrre bile, lavorare se Lei può risolvere i miei problemi?Mi basta un piccolo appartamento vista mare, un bonifico di 300 mila euro e se possibile una qualsiasi autorità di sua conoscenza in grado di togliermi dai guai quando serve.Certo, sono al corrente di ciò che si dice, ovvero che le sue elargizioni siano in realtà dei pagamenti in cambio di prestazioni sessuali, ma Le confesso che ho qualche perplessità. Considerata la sua età e ilbypass, che La rendono più simile al nonno di Heidi che a Rocco Siffredi, mi chiedo come abbia potuto affrontare le tanto discusse performances da baccanale .Nel caso in cui ciò fosse vero, gli elettori potrebbero solo farle i complimenti per aver portato alto ilvessillo dell’uomo latino in tutto l’Italian style pizza e mandolino. A riguardo ho però un dubbio che mi affligge e non mi lascia dormire: capisco che Fini Le ha lasciato un vuoto incolmabile , ma perché ha scelto proprio Nadia Macrì? Ha subìto il fascino del porretto (nevo) sopralabiale? O forse questa domanda dovrei porla a Santoro, facendogli notare che la scelta di invitarla, non è stata proprio oculata?A questo punto della lettera Lei si chiederà che idee abbia io, se sono di destra o di sinistra. Orbene, le mie idee sono, appunto, mie. Credo sia arrivato il momento di smetterla di ragionare per categorie astratte eguardare alla realtà cercando di scegliere secondo coscienza e non secondo slogan. Siamo arrivati ad un punto in cui la parole “comunista”, “fascista”,” socialista”, “destra e sinistra” sono categorie storiche avulse dalla realtà dei fatti, pretestuose e ad uso e consumo di chi preferisce parlare piuttosto che fare.Tutto è un immenso calderone di minestra, sempre la stessa, in cui tutto galleggia e ruota, ma di cuiLei possiede il mestolo. (Sa che una volta alle poste un tizio ha cercato di convincermi che è colpa sua se in Sicilia in inverno piove?)In attesa della prossima Noemi Letizia o Ruby Rubatutto, La saluto perchè devo andare a messa. D’altronde a noi Italiani , oramai, non ci resta nient’altro che pregare.Ps. Mi toglie un ultimo piccolo dubbio? Sarà stato mica lei a commissionare il furto della bara di Mike Bongiorno?Distinti Saluti,Arianna fonte: http://www.blogsicilia.it/altre-rubriche/caro-silvio-ti-scrivo%E2%80%A6/28731/