Rete

Se va tutto bene siamo nella merda!


Questa massima di vita appresa da qualche collega di lavoro mi è tornata in mente in  questi giorni.E' un "carpe diem" volgare, un adattamento alle variegate situazioni della vita, ai continui cambi di scena cui ci troviamo costretti e noi attori non protagonisti cerchiamo di mitigare il nostro disagio pronunciando questa frase con un sorriso, quasi che con essa avessimo scacciato tutti i problemi che ci assillano.Per essere meno volgare potrei dire " al peggio non c'è mai fine" che incorpora la stessa filosofia di vita.Significa che noi con la nostra barchetta a vela quando sopraggiunge una tempesta dobbiamo lasciar perdere la rotta che seguivamo e adattarci al fatto che questa bufera  ci porterà lontano dalle nostre mete prefissate.Quando tornerà il sereno noi faremo di nuovo il punto con la nostra bussola e vedremo che ormai la meta di prima è irraggiungibile per cui fisseremo sulla carta un altro punto di sbarco, sperando che questa volta gli stratempi ci permettano di raggiungerlo.Questa massima dice di prendera la vita con un certo umorismo, di ridere dei nostri guai, o almeno di non piangere troppo tanto domani è un altro giorno e si vedrà come dice la canzone della Vanoni.Godiamo così di più dei nostri momenti di successo e realizzazione e sappiamo prendere gli imprevisti e gli incidenti di percorso con quella dose di sano ottimismo che li ridimensiona a "piacevoli" varianti della nostra giornata.Quello che ieri ti sembrava una montagna invalicabile diventa il giorno dopo una collina sulla quale si passeggia tranquillamente.No, non sono nato con questa filosofia di vita, ci sono arrivato dopo aver sbattuto parecchie volte la fronte ed essermi fatto parecchio male, da buon testardo quale sono.