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Guenther Grass: Anni di cani


Della trilogia di Grass "Il tamburo di latta" è il più conosciuto, ma devo dire che gli altri due mi hanno interessato di più e del "Gatto e il topo" ho parlato in un altro post.Un uomo che in un orinatoio di una stazione legge sul muro i nomi delle persone, da cui durante la guerra ha subito dei torti, è un'immagine che rimane indelebilmente impressa nelle nostre menti.Il momento in cui l'uomo esplica le sue funzioni vitali con il suo membro in mano è uno dei momenti più rilassanti e privi di pensiero della giornata, e all'improvviso il nostro uomo si blocca, con la mano ancora là e vede sulla parete del gabinetto un nome, non se lo rimette nemmeno dentro perchè una scossa lo ha percorso, la sua mente rivive un episodio del suo passato e tra la nebbia  emerge un  volto, una fitta gli arriva al cuore, la sua fronte si aggrotta e li si disegnano due rughe.Riportato velocemente il suo membro nella sua dimora abituale, chiude la lampo e via alla ricerca di improbabili ex-compagni che si sono rifatti ormai una vita, che lo accolgono festosamente ormai dimentichi del passato e felici di ritrovare un amico dato per disperso.Lui si presenta inizialmente remissivo, accetta ben volentieri la pacca sulla spalla, mettiamoci una pietra sopra e beviamoci un buon bicchiere di vino, ma poi lo sguardo si posa sulla moglie o la figlia di turno e da lì finisce in qualche letto dove viene consumata la sua vendetta per poi metter una croce su quel nome.E pio via di corsa per ritrovarsi nuovamente all'orinatorio e godersi il suo momento di relax, dopo aver rivolto gli occhi al soffitto  il suo sguardo distratto cade su una piastrella sporca con un nome ed un indirizzo, si ripetono tutte le sequenze di prima e la mente rielabora un avvenimento del suo vissuto.Non vi è solo l'uomo ma anche un pastore tedesco, il cane del Fuerehr che diventerà la sua ombra nel peregrinare in una Germania in ricostruzione nel dopoguerra.Nel racconto delle ultima fase della guerra Grass raggiunge  registri comico-grotteschi notevoli, perchè questo cane blasonato viene ricercato con pervicace ossessione dal comando, segnalato con codice rosso a tutte le unità sul campo: sembra che le sorti della guerra dipendano dal ritrovamento della bestia.Il cane vaga per la Germania, segnalato in ogni dove per trovare alla fine il suo strano nuovo padrone e condividere con lui nuovi travagli.Direi quasi un libro surreale, la parodia di una Germania che per rinascere deve guardare al suo passato con occhi diversi, attraverso le azioni di un uomo che dal suo passato è perseguitato.