Rete

La faccina


Scrivere oggi nel 2012 con una tastiera del computer e cominicare nel mondo ipertecnologico di oggi vuol dire spesso esprimere il proprio stato d'animo, contento, triste, incazzato attraverso le parentesi ed i trattini oppure attraverso le facce messe a disposizione dall'editor di turno.Forse sono di una generazione più vecchia, forse sono un  purista, ho provato ad usare le parentesi ed i trattini qualche volta ma è come se facessi uno sforzo contro me stesso, quasi mi violentassi, ho rinunciato.Nella comunicazione attuale che è veloce e sintetica sono entrate ormai nell'uso quotidiano e risparmiano un sacco di tempo, si vede che io ormai sono fuori fuso orario rispetto al mondo attuale, preferisco dilungarmi con due o tre frasi piuttosto che usare parentesi e trattini.Aiutano sicuramente nel contatto perchè una frase non dice lo stato d'animo dell'autore e spesso può essere interpretata in maniera diversa da chi la legge, nel senso che uno si chiede: ma questo sta scherzando oppure sta parlando sul serio, si vuole veramente buttare giù dalla finestra o ha una minima intenzione di farlo oppure è uno a cui piace scherzare.Nel mio caso state pur certi, sono uno a cui piace scherzare e l'ironia e talvolta il sarcasmo è l'arma con cui affronto ogni discorso o problema, perchè aiuta a stemperare, ci rende più leggeri, prendiamo la vita con il sorriso sulle labbra, nonostante i mille problemi che girnalmente dobbiamo affrontare.Esprimerò sempre il mio stato d'animo con le parole ed eviterò queste scorciatoie che sono pur sempre divertenti, anche a costo di venir considerato retrogado e fuori tempo.In fondo nella scrittura e nel modo in cui si usano le parole si estrinseca la personalità dell'autore, il suo originale modo di porsi di fronte al mondo e di osservarlo e descriverlo con la sua tastiera o la sua penna.