Rete

Abraxas


   La parola Abraxás (o Abrasáx o Abracax), d'incerta etimologia, è stata ritrovata su pietre e gemme usate come talismani magici. D'origine gnostico-mitraica, rappresenta principalmente la mediazione fra l'umanità e il dio Sole. Presso la tradizione persiana arriva a simboleggiare l'unione/totalità fra Ahura Mazda ed Arimane, ossia Bene e Male.Secondo alcuni studiosi, la parola abracadabra deriverebbe da Abraxas, sebbene esistano altre spiegazioni.Il nome si trova anche in testi gnostici. Il suo principale o più antico significato simbolico è altamente discusso, e spesso le opinioni divergono a seconda delle diverse implicazioni religiose che vengono di volta in volta considerate. Di Abraxas abbiamo fonti sia dirette che indirette. Indirettamente furono alcuni Padri della Chiesa a conservare e a documentare le teorie di alcune scuole gnostiche, criticandole e tacciandole di eresia. In generale, i padri della Chiesa che combatterono tali presunte eresie consideravano Abraxas una forma del culto di Satana/Shaitan. Le principali fonti dirette son invece alcuni testi del primo e più antico gnosticismo facenti parte dei codici di Nag Hammadi (il Vangelo degli Egiziani e l'Apocalisse d'Adamo). Quest'ultimo rotolo ci rivela che Abraxas è un grandissimo Eone. Secondo alcuni si tratterebbe di un altro nome del Cristo; altri (George Mead autore di uno studio e un'attenta interpretazione dei testi gnostici -"Gnosticismo e Cristianesimo delle Origini"-) mostrano riserve sulla natura di Abraxas quale Dio Supremo. Il nome si trova anche in successivi manoscritti greci di carattere magico (alchemico-esoterico); lo si può inoltre trovar impresso su talismani come auspicio di potenza ed invincibilità. Nella cosmologia gnostica, Abraxás è il nome del Dio altissimo, ovvero il Padre Ingenerato.(per gentile concessione di Wikipedia)