Eat Pray Love

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Siamo fatti di parole non dette..lettere mai spedite..di occasioni perse e abbracci mai dati....Insomma... siamo dei coglioni...(web)oggi pensavo una cosa..pensavo che uno passa una vita intera ad aspettare che qualcosa succeda..aspettare situazioni..persone...la famosa ''botta di culo''..convinto di stare lì..semplicemente a vivere la propria vita..ma si sbaglia..per vivere a pieno questa vita...bisogna crescere..raggiungere la famosissima..e leggendaria ''maturità''...bisogna trovare il coraggio per cambiare..per rivoluzionare il modo di vedere e affrontare le cose...si..una specie di rivoluzione interiore..processo non facile...che può essere programmato..ma che il più delle volte capita all improvviso..fatto sta che arriva quel fatidico momento in cui si cresce.. cresciamo quando decidiamo che le nostre idee.. non sono leggi scritte che dobbiamo subire...sono invece dei suggerimenti di vita da tenere a mente per non smarrirci... e da poter riconsiderare se occorre.. e per come la vedo io..per quello che ho vissuto..non basta dimenticare per crescere...ma è necessario imparare a superare.. ed io..quando ho superato situazioni più grandi di me..ho capito di essere cresciuta davvero..ho capito che nonostante tutto sono forte..tanto forte da accettare che il mio foglio bianco si sporchi di ricordi e persone...e gli scarabocchi su quel foglio..mi servono per ricordarmi..che si va avanti..e si cresce..si riescono ad accettare cose che prima non avremmo mai accettato...e amare..quell imperfezione come se fosse sempre stata nostra...un difetto nella perfezione.. sul mio foglio bianco di macchie ce ne sono tante..e prima non riuscivo a capire cosa volessero dirmi...ma poi..ho capito..basta guardarle nel modo giusto..vederle da un altro punto di vista..non vederle come errori..ma come insegnamenti..banale no?-----------------------------------------------Incominciai anche a capire che i dolori... le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità...ma per maturarci... Hermann Hesse