FEMMINILITA'

Post N° 55


Giornata internazionale contro la violenza sulle donne  
25 novembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Moltissime le manifestazioni in Italia, tra cui quella nazionale a Brescia, e moltissime pure le iniziative "a latere" organizzate in tutto il paese: a Torino, per esempio, dove alcuni panettieri in piazza sforneranno pane a forma di stella e il centro storico sara' tutto in rosa, a Milano, dove dalle 20:30, nel piazzale antistante la stazione Centrale prende il via la festa "Usciamo di notte", organizzata da Arcilesbica, Arcigay e Usciamo dal silenzio, e poi a Bologna, Parma, Napoli, ecc. Nonostante le mobilitazioni, e alcuni segnali positivi di cui parleremo piu' avanti, la situazione rimane inquietante. I dati ufficiali arrivano da un rapporto Istat presentato a Montecitorio, il 23 novembre, in occasione della Giornata parlamentare contro la violenza alle donne. Secondo lo studio, che prende in esame i dati dal 1997 al 2002, in Italia 10 milioni di donne tra 14 e i 59 anni nel corso della loro vita hanno subito violenze, molestie o ricatti sessuali; si pensi che, a questo proposito, i dati dicono che sono ben 900mila le donne che hanno subito avance sessuali per essere assunte o per aver un avanzamento di carriera.Dalle 500mila denuncie che invece riguardano stupri o tentativi di violenza carnale emerge un altro dato allucinante: solo il 5,3% degli abusi sessuali viene commesso da estranei. Ma le donne non sono vittime solo di violenze: dall'ultima ricerca dell'Eures, relativa al 2004, ("L'omicidio volontario in Italia") emerge che un omicidio su quattro in Italia avviene in famiglia, tra le mura domestiche e che il 70% delle vittime sono donne, soprattutto casalinghe oltre i 64 anni di eta' e nella fascia 35-44 anni. In 8 casi su 10 l'autore e' un uomo.E infine non si puo' tacere di un fenomeno sempre piu' diffuso: la tratta di esseri umani che riguardano le donne straniere e che sta assumendo proporzioni rilevanti anche nel nostro Paese.E la situazione in Europa? Secondo un rapporto di Sheila Henderson, presentato al Comitato per l'eguaglianza tra donne e uomini presso il Consiglio d'Europa, almeno una donna su cinque subisce nel corso della sua vita uno stupro o un tentativo di stupro; una su quattro fa l'esperienza di essere maltrattata da un partner o ex partner; quasi tutte le donne nel corso della loro vita si trovano a dover fronteggiare una o piu' molestie di tipo sessuale: telefonate oscene, esibizionismi, molestie sul lavoro e cosi' via. In Europa la violenza domestica sarebbe la principale causa di morte e invalidita' per le donne di eta' compresa tra i 16 e i 44 anni (un'incidenza maggiore di quella provocata da cancro e incidenti stradali).E nel mondo? Secondo il rapporto UNICEF 2000 quasi 130 milioni di donne in tutto il mondo vengono sottoposte alla pratica della mutilazione genitale femminile e circa 60 milioni sono sparite dalle statistiche demografiche perche' vittime delle loro stesse famiglie, uccise deliberatamente o per negligenza, soltanto perche' di sesso femminile.In Asia e Medio Oriente le donne vengono uccise in nome dell'onore. Nell'Africa occidentale le ragazze sono sottoposte a mutilazioni genitali femminili in nome della tradizione. Nella regione meridionale dell'Africa le ragazze sono stuprate e infettate con il virus dell'HIV/AIDS: e' infatti credenza che fare sesso con una vergine guarisca dalla malattia. In India, e' vittima di violenze il 70 per cento delle donne: ogni tre minuti una donna subisce abusi, ogni ventinove una viene violentata, ogni settantasette una viene uccisa per non aver soddisfatto i desideri del marito o di un parente. Nell'Europa occidentale le donne migranti e rifugiate sono attaccate perche' non accettano le usanze sociali della comunita' che le ospita.Fortunatamente non ci sono solo brutte notizie. In Italia: secondo la direttrice dell'Istat Linda Laura Sabbadini, dal 1997 al 2002 c'e' stata una diminuzione delle molestie fisiche sessuali e dei tentati stupri, soprattutto grazie ai profondi cambiamenti legislativi, alla rottura dell'omerta' su questo tema e all'intensa attivita' dei centri antiviolenza. Aumentano anche le denunce, segno che finalmente ci si vergogna meno a raccontare la propria storia.Il 22 dicembre 2005 il Parlamento italiano ha approvato la legge che introduce nel codice penale il reato di mutilazione genitale femminile. Recita l'articolo 583bis del Codice: "Chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili e' punito con la reclusione da quattro a dodici anni. Ai fini del presente articolo, si intendono come pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili la clitoridectomia, l'escissione e l'infibulazione e qualsiasi altra pratica che cagioni effetti dello stesso tipo".In Europa: in Albania, il 3 agosto 2006, il direttore generale della Polizia di Stato ha emanato una direttiva per l'attuazione di una serie di raccomandazioni formulate da Amnesty International per la protezione delle donne vittime di violenza in famiglia. In base a tale direttiva, i comandi locali di polizia dovranno dare priorita' a tutte le denunce telefoniche provenienti dalle vittime o da testimoni e fornire assistenza immediata. La polizia, inoltre, dovra' collaborare con le organizzazioni non governative per garantire aiuto e assistenza. Verranno inoltre presi provvedimenti disciplinari nei confronti di singoli agenti che ignoreranno o non prenderanno nella dovuta considerazione le richieste di aiuto. Nel mondo: lo scorso fine settimana a New York si e' svolto il convegno di un centinaio di donne musulmane provenienti da varie parte del mondo. Obiettivo: istituire un organo capace di studiare i precetti del profeta, contestualizzarli ed emettere fatwa, i pareri giuridici sulle leggi islamiche, tenendo conto dei diritti femminili, in modo da cancellare gli stereotipi sull'Islam, e far si' che le idee delle donne entrino a far parte del processo decisionale nelle societa' musulmane. In India e' stata approvata una legge contro la violenza domestica sulle donne. E infine ricordiamo che spesso le manifestazioni delle donne possono avere una valenza molto piu' ampia, come quella delle donne colombiane, che l'anno scorso, sempre in occasione della giornata contro la violenza, hanno intrapreso un viaggio per i fiumi, i marciapiedi e le strade colombiane, riappropriandosi simbolicamente delle vie di comunicazione, in segno di resistenza pacifica e a sostegno della societa' civile, quella colombiana, stremata dalla violenza.E nell'universo? Nel quadrante Delta ci sta la Star Trek Voyager e il comandante e' una donna.fonte:By Cacao Quotidiano at 24 Nov 2006 - 15:46