FEMMINILITA'

Post N° 89


     Gli spruzzi della risacca le bagnavano il viso. Gocce salate, disperse dagli scogli, scintillavano sulle rocce e colavano come lacrime sulla sua pelle azzurra. I profondi occhi viola scruatavano ansiosi il vuoto dell'Oceano nell'attesa di un evento, in cerca di un perché, aspettando una risposta a domande che non osava formulare.Le aguzze orecchie sensibili fremevano al vento gelido, ricoperte completamente dalla corta, morbida peluria strinata che rende perfetta la bellezza matura di una Dama Ytril, nella pienezza del suo dominio. Rabbrividendo al tocco glaciale del vento del Nord, tutto il suo essere agognava una risposta per il suo dilemma, ad un segno che le indicasse la giusta decisione. I suoi nove sensi erano tesi al massimo, ma nessun segnale , fisico o mentale giungeva a placarne l'ansia. La figura azzurra che si stagliava nel cielo grigio, sul ciglio della scogliera strapiombante sul mare in tempesta, era quella di una Dama stupenda, permeata di un incommensurabile tristezza, ed il suo umore le aleggiava intorno nell'aria iodata dalla salsedine.Un centinaio di passi più indietro, riparati dal vento e dai marosi, i suoi muti servi attendevano, trepidanti per la sua incolumità. Ma lei, indifferente a tutto, vagliava dalla scogliera l'arrivo del suo Amato Promesso......... da Sorella Crudele racconto di Silvio Canavese