FEMMINILITA'

Malalai, la poliziotta che difendeva le donne


Era la poliziotta più famosa dell’Afghanistan, Malalai Kakar. I talebani l’hanno uccisa domenica mattina, davanti alla sua casa di Kandahar. Erano più o meno le sette e mezza di mattina quando un gruppo di uomini armati le ha sparato mentre andava al lavoro, ferendo anche suo figlio. Poi, è arrivata la rivendicazione talebana. «Malalai Kakar – hanno comunicato – era uno dei nostri bersagli e oggi siamo riusciti ad eliminarla».Malalai Kakar, quasi quarantenne, era madre di sei figli. Aveva il grado di capitano e dirigeva il dipartimento dei crimini contro le donne della polizia di Kandahar, la grande città del sud del Paese e culla dei talebani, che l'avevano minacciata già diverse volte. Figlia e sorella di poliziotto, impegnata nella polizia dalla fine degli anni Ottanta, Malalai Kakar era fuggita dal Paese all'arrivo al potere dei talebani, che avevano vietato alle donne di lavorare. Rientrata in Afghanistan dopo la caduta dei talebani alla fine del 2001, aveva subito ripreso servizio fra le fila della polizia di Kandahar.Ma agli integralisti islamici, questa dimostrazione di coraggio non è mai andata giù. Per questo era sta più volte minacciata e andava in giro «sempre armata e sempre in compagnia di un uomo della sua famiglia», come raccontano alcuni colleghi. La presidenza di turno francese dell'Unione Europea e il rappresentante speciale dell'Ue per l'Afghanistan, Ettore Sequi si dicono «inorriditi» per la «brutale uccisione». «Qualsiasi omicidio di un agente di polizia è deprecabile, ma è particolarmente ripugnante – si legge in una nota – l'uccisione di una donna che prestava servizio non solo al paese, ma a tutte le afgane per cui serviva da esempio».Fonte: L'Unità Pubblicato il: 28.09.08 ore 18.19