Io e la Pantera Nera

Perfino livorno è bella se parto


Sto aspettando per imbarcarmi. Scrivo e tutto questo è passato, ma se scrivo al presente un po' è come se ci fosse ancora.Ho un sacco di tempo e faccio un giro per livorno. La scopro bella. Sul lungomare c'è un posto di marmo con un gazebo. Non so come si chiama ma non serve saperlo per fermarmi e goderne. E' un balcone sul mare.Mi siedo e leggo. Mi siedo e guardo il mare. Quanto tempo si può guardare il mare? Il limite è solo in me. O in chi mi guarda e pensa "ma perchè quardi li mare così a lungo?" E se ti dimentichi chi sei? E se non trovi un buon motivo per cui dovresti distogliere lo sguardo da quel punto in cui cielo e mare son l'uno nell'altro? Ci penso e mi rassicuro "io posso stare qui solo fino all'ora dell'imbarco"Passa una sposa... ed uno sposo. Non dico passano perchè sembra ci sia solo lei. Ha un vestito rosso, rossissimo.... quasi arancione. La fotografano: che foto spettacolare verrà fuori. Nell'album sembrerà esserci solo lei; come un sole a colori in un mondo in bianco e nero. E' strano. Ma sai che a contarle son più le cose strane?Poi, di fornte a me, si ferma un ragazzo down. Mongoloide per gli amici. Abbraccia un uomo di mezza età; gli mette un braccio attorno alle spalle; gli accarezza la testa un po pelata. Non parla ma sorride guardando con attenzione l'uomo che forse è il padre. Sembra voler dire "Non ti preoccupare, vedrai che ce la faremo" Ma l'uomo è assorto; guarda fisso lontano, oltre il punto in cui il mare grigio incontra il cielo un po' meno grigio; gurda con insistenza ed immobilità, appoggiato sulla stransenna di marmo rosa. Poi se ne vanno. Ma l'unico a sorridere è lui ... convinto che ce la faranno... che lo convincerà.