HALLOWEEN 2008

Post n°26 pubblicato il 31 Ottobre 2008 da ilonkatravel

Origine e storia della leggenda di Halloween.

Secondo la leggenda, gli spiriti erranti di chi è morto durante l'anno tornano indietro la notte del 31 ottobre in cerca di un corpo da possedere per l'anno successivo.
I Celti credevano che in questa magica notte tutte le leggi fisiche che regolano lo spazio e il tempo venissero sospese, rendendo possibile la fusione del mondo reale e dell'aldilà. Per non essere posseduti, i contadini dei villaggi rendevano le loro case fredde ed indesiderabili spegnendo i fuochi nei camini e rendevano i loro corpi orribili mascherandosi da mostri gironzolando tra le case per far scappare di paura tutti gli spiriti che incontravano e non farsi riconoscere.
Un'altra spiegazione del perché i Celti spegnessero ogni fuoco non risiede nello scoraggiare la possessione dei loro corpi, ma nel fatto che riaccendessero ogni focolare prendendo la fiamma da un unico gigantesco fuoco druidico che veniva acceso nella notte del 31 ottobre nel mezzo dell'Irlanda a Usinach.
I Romani fecero loro le pratiche celtiche. Ma con l'andare del tempo svanì la paura di essere posseduti dagli spiriti e rimase solo la tradizione di travestirsi.
Con il passare del tempo questi spiriti, che una volta venivano ritenuti selvaggi e potenti, assunsero un connotato nettamente diabolico e malvagio. La chiesa affermava infatti che gli dei e le dee e tutti gli altri esseri soprannaturali delle religioni antiche fossero di impronta diabolica, che le forze spirituali con cui le persone venivano in contatto erano vere, ma che costituivano delle manifestazioni del diavolo, principe della beffa, che conduceva l'uomo verso l'adorazione di falsi idoli. Così, durante le celebrazioni per Halloween, apparvero rappresentazioni di fantasmi, scheletri, simboli della morte, del diavolo e di altre creature maligne, come le streghe.
La festa di Halloween venne portata negli USA intorno al 1840 dagli emigranti irlandesi che fuggivano dalla carestia di patate che aveva colpito la loro patria.
Cosa significano Halloween e SamhainLa parola Halloween ha lontana origine anglosassone; si fa risalire alla tradizione della chiesa cattolica e deriva probabilmente da una contrazione della frase "All Hallows Eve" ovvero la notte di ognissanti festeggiata il 31 ottobre, data che nel quinto secolo avanti Cristo nell'Irlanda celtica coincideva con la fine dell'estate: in questa ricorrenza - chiamata Samhain (pronunciata soueen) - i colori tipici erano l'arancio per ricordare la mietitura e quindi la fine dell'estate ed il nero a simboleggiare l'imminente buio dell'inverno.
Samhain è noto come "La Festa dei Morti," perché si pensava che in questo periodo i morti potessero tornare nella terra dei vivi per celebrare con la propria famiglia, tribù o clan. Samhain è considerato il periodo in cui si concludono i vecchi progetti, si valuta criticamente quanto si e' ottenuto nell'anno e si pensa ai nuovi progetti ed alle nuove imprese per l'anno nuovo.


I simboli e le usanze tradizionali di Halloween.


Dolcetto o Scherzetto? La tradizione di trick-or-treat pare non abbia origine dai celti bensì da una pratica europea del nono secolo d.C. chiamata in inglese souling che in italiano si puo' tradurre con "elemosinare anima".
Il 2 novembre, Ognissanti, i primi Cristiani vagavano di villaggio in villaggio elemosinando per un po' di "pane d'anima" dolce fatto di forma quadrata con l'uva passa. Più dolci ricevevano più preghiere promettevano per i parenti defunti dei donatori.
A quell'epoca si credeva che i morti rimanessero nel limbo per un certo periodo dopo la morte e che le preghiere anche fatte da estranei potessero rendere più veloce il passaggio in paradiso.
La zucca di Halloween: la tradizione di Jack-o-lantern (l'equivalente in inglese) deriva probabilmente dal folklore irlandese. Narra la leggenda che un uomo di nome Jack, noto baro e malfattore, ingannò Satana sfidandolo nella notte di Ognissanti a scalare un albero sulla cui corteccia incise una croce intrappolandolo tra i rami. Jack fece un patto col diavolo: se non lo avesse più indotto in tentazione lo avrebbe fatto scendere dall'albero. Alla morte di Jack, continua la leggenda, gli venne impedito di entrare in paradiso a causa della cattiva condotta avuta in vita, ma gli venne negato l'ingresso anche all'inferno perché aveva ingannato il diavolo.
Allora Satana gli porse un piccolo tizzone d'inferno per illuminare la via nella tremenda tenebra che lo attorniava. Per far durare più a lungo la fiamma Jack scavò un grosso cavolo rapa e ve la pose all'interno.



Curiosità di Halloween

Dalle rape alle zucche: gli irlandesi usavano in origine i cavoli rapa ma quando nel 1840 arrivarono negli USA scoprirono che le rape americane erano piccole, ma anche che le zucche erano più grosse e più facili da scavare dei cavoli rapa. Ecco perché a tutt'oggi Jack-o-lantern è una zucca intagliata al cui interno è posata una lanterna.
E' ancora costume mettere un posto in più durante la cena la sera di Samhain in onore dei defunti. A Samhain erano associate molte pratiche divinatorie. Fra le più comuni c'erano quelle che riguardavano l'unione di coppie, l'andamento del tempo e gli eventi dell'anno.
Giochi: cercare di prendere delle mele nell'acqua solo con la bocca, era una normale divinazione matrimoniale. La prima persona che mordeva una mela, sarebbe stata anche la prima a sposarsi nell'anno a venire.
In Scozia le persone ponevano delle pietre nel focolare prima di ritirarsi per la notte. Si credeva che chi avrebbe trovato le proprie pietre smosse durante la notte sarebbe morto durante l'anno.
Le streghe considerano questo giorno come una festa religiosa. Non solo è una giornata in cui si ricordano i propri cari deceduti, ma è anche una notte in cui si possono praticare le varie forme di arte divinatoria, come leggere il futuro negli specchi e una migliore lettura dei tarocchi. Spesso le streghe hanno due tipi di celebrazione in questo periodo. Uno per gli amici non appartenenti alla confraternita, che possono coinvolgere i bambini ed i loro amici. L'altra, praticata dopo, molto tardi (vicino a mezzanotte o dopo, ancora meglio) è il tradizionale circolo del Sabba.


LA LEGGENDA DI HALLOWEEN: JACK O' LANTERN

Un'altra è la leggenda che racconta la nascita del mito della zucca intagliata e risale alla notte dei tempi, a quando, cioè, non era poi così difficile trovarsi a fare una bevuta col Diavolo e gli uomini erano abbastanza furbi da riuscire a ingannare anche Satana in persona.
Narra la storia che, tanti e tanti anni fa, viveva in Irlanda un vecchio fabbro di nome Jack, ubriacone e taccagno, e che costui, la notte di Halloween, aveva incontrato per caso in un pub il Diavolo, venuto per reclamare la sua anima. Il vecchio stava per cadere nelle mani di Satana, quando, con uno stratagemma, riuscì ad imbrogliarlo facendogli credere che gli avrebbe dato la sua anima in cambio, però, di un'ultima bevuta. Il Diavolo, così, si trasformò in una monetina da sei pence per pagare l'oste e Jack fu abbastanza veloce da riuscire ad intascarsela. Poiché, poi, possedeva anche una croce d'argento, il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma originaria. Jack, allora, stipulò un nuovo patto col Diavolo: lo avrebbe lasciato andare purché questi, per almeno 10 anni, non fosse tornato a reclamare la sua anima. Satana accettò.
Dieci anni dopo, Jack e il Diavolo si incontrarono di nuovo e Jack, sempre con uno stratagemma, riuscì a sottrarsi al potere del Principe delle Tenebre e a fargli promettere che non lo avrebbe cercato mai più. Il Diavolo, che si trovava in una situazione difficile, non poté far altro che accettare.
Quando Jack morì, a causa della sua vita dissoluta, non fu ammesso al Regno dei Cieli e fu costretto a bussare alle Porte dell'Inferno; il Diavolo, però, che aveva promesso che non lo avrebbe cercato, lo rispedì indietro tirandogli addosso un tizzone infernale ardente. Jack se ne servì per ritrovare la strada giusta e, affinché non si spegnesse col vento, lo mise sotto la rapa che stava mangiando.
Si dice che da allora Jack vaghi con il suo lumino in attesa del giorno del Giudizio (da qui il nome JACK O' LANTERN, Jack e la sua Lanterna) e sia il simbolo delle anime dannate ed errabonde.
Quando gli Irlandesi, in seguito alla carestia del 1845, abbandonarono il loro Paese e si diressero in America, portarono con sé questa leggenda e, poiché le rape non sono in America così diffuse come in Irlanda, le sostituirono con le più comuni zucche.
Da allora, la zucca intagliata con la faccia del vecchio fabbro e il lumino all'interno, è il simbolo più famoso di Halloween.

 
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La Collins

Post n°25 pubblicato il 27 Ottobre 2008 da ilonkatravel

Collins Ave. E' una delle vie piu' lunghe e centrali di Miami Beach, parte a nord dalla zona di Golden Beach, arriva fino all'estremo sud dell'isola. E' la seconda via centrale piu' importante, dietro Ocean Dr., ricca di intrattenimenti, negozi, hotel, uffici e bellezze da vedere. Fa parte dell'Art Deco' District e presenta numerosi punti di riferimento e di osservazione focali di Miami Beach.
La zona che ho frequentato di piu' della Collins è stata quella piu' viva, quella di South Beach, dove per altro ci sono le principali cose da vedere e fare.
Collins Ave è vicinissima al mare e incrocia diverse strade importanti come Lincoln Rd. ed Espanola Way, zone pedonali punti di forza per il turismo.
Il mio hotel era sito su Collins Ave. all'incrocio con la 15° strada, insomma proprio nel centro del centro.
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La strada è larga e costellata di semafori, 4 corsie, negozi di ogni genere, monumenti d ammirare, taxi a non finire e qualche bus che passa spesso e collega con Downtown. Ottimo passeggiare sulla Collins che non ha il baccano della centralissima Ocean Rd. ma è comunque bella e pittoresca con questi edifici illuminati da neon coloratissimi.
Verso sud la Collins diventa piu' spartana e sciatta ma comunque degna di un posto come SoBe (South Beach). Non distante da: post office, Holocaus Memorial, parchi, Musei, .... E' un centro focale e di divertimento. Tutti conoscono la Collins di Miami Beach.
La parallela verso l'interno è Washington Ave., altra strada focale ma meno famosa.
Moltissimi gli hotel grandi e piccini della Collins, qui' troviamo anche non distante il bellissimo e coloratissimo Art Deco' Welcome Center, un palazzone multicolori dove hanno sede uffici, negozi e ristoranti.
Il Miami City Ballet lo si trova verso nord, all'estremo sud, a South Pointe Park, si possono ammirare le tantissimo navi da crociera che passno proprio li per entrare nel grande porto da crociere di Maimi, il piu' attivo e frequentato del mondo.
Il Wolfsonian Museum è vicino alla Collins in corrispondenza della 10th street, il Miami Beach Convention Center si intravede dalla strada in corrispondenza della 18th street.
Se capitate da quelle parti, non lasciatevi sfuggire due passi sulla Collins, dove vedrete di tutto e di piu', tra auto cubane, suv, gente strana e ogni tipo di edificio.
Vivamente consigliata.

http://www.planetware.com/miami-beach/collins-avenue-us-fl-collins.htm

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Lo Skyline di Miami visto da Miami Beach.......

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Lo Skyline di Miami Beach visto dal Lummus Park....

 
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Un ottimo Hotel per South Beach

Post n°24 pubblicato il 27 Ottobre 2008 da ilonkatravel

http://www.haddonhallmiamibeach.com/?gclid=CNPKyY6jx5YCFQ9PtAodOm_7xg

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Ho soggiornato in quest'hotel a South Beach per 10 notti in formula only bed, con monolocale e stanza a prova di hurricane.
L'Haddon è un hotel modesto, con zone comuni curate e carine, buoni servizi, personale disponibile (un po' poco allegro), piscina spaziosa e carina, ma il punto di forza dell'Haddon è che è troppo centrale!!!!
Sito su Collins Avenue all'incrocio con la 15th street, è a due passi da tutto e di piu' di Miami Beach. Il prezzo è modesto, le stanze sono spartane ma il prezzo vale sicuramente la sua iper fantastica posizione.
Una costruzione non tanto alta, bianca, tondeggiante, un edificio art decò di rispetto, con piccolo giardino di palme all'entrata. Aria condizionata in ogni dove e spazi comuni davvero curati, sala colazione con distributori automatici, postazione internet, sala lettura.....
Le stanze sono dei piccoli monolocali senza balcone, con letto a 3 piazze e mini angolo cottura.... insomma strettino.
Pulito ma un pochino vecchiotto, l'Haddon da' molto a chi pretende poco, contando che lo standard americano degli hotel è alto, qui' tutto sommato si sta bene.
Unico neo: all'arrivo richiedono una caparra di cui nessuno sa nulla in quanto chi prenota sul web, questa notizia non ce l'ha. La caparra viene poi restituita ma......e dirlo???
Pulizie giornaliere, salotti in alcantara e stanze tutte per non fumatori. Le finestre delle stanze sono a prova di piccolo uragano (che è arrivato il primo giorno...).
Si entra ed esce quando si vuole, chiave elettronica e...tanti giovani e italiani!!
Tutto sommato mi son trovata bene e lo consiglio alle coppie che vogliono solo un punto di appoggio (doccia e letto piu' una mini cucina per casi fortuiti) e per il resto vivono fuori in giro per quella che è la magnifica città di Miami.
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La Stanza:

Piccola stanza, monolocale, con veduta su Collins ave., niente balcone. Moquette a terra, letto 3 piazze. Piccolo angolo cottura e frigorifero che raffredda da urlo! Piccolo bagno con l'indispensabile. In bagno tutto è offerto dall'hotel. Bagni vecchiotti ma accessibilissimi. Chiave dell'hotel elettronica, nelle stanze c'è anche la piccola ma utile cabina armadio. Vi sono anche stanze (bilocali) sul retro con veduta piscina con terrazzo. Tutti i giorni passavano a rifare il letto e cambiare gli asciugamani, mettere il bagnodoccia e dare una rassettata.
Stanza da non vivere 24 ore al giorno in quanto ridotte dimensioni ma io mi son trovata bene. Dei 3 piani noi eravamo al terzo. I vicini son stati talvolta rumorosi, ci separava solo 1 parete con porta che tempo fa era comunicante.
Haimè in camera non si fuma...... finestre con vetri scorrevoli verso l'alto, la nostra era un po' storta e non chiudeva benissimo cosi' la notte dell'uragano abbiamo rattoppato con un asciugamano alla finestra.....
Per il resto ok.
Servizio in camera inesistente visto che non c'è il ristorante e neppure un bar vero.

Attrezzatura generale:

Zone comuni alla grande, curate e pulite, armoniose, stile classico antico. Sala colazione attrezzatissima ma non c'è un bar. Ci sono 4 distributori automatici con tutto l'impensabile. Toilette comuni pulite. Reception ok con personale gentile ma poco incline alla comunicazione. Le stanze si consegnano alle 15 e chi arriva prima....aspetta!! Piscina buona: grandicella, classica, unica cosa, vi sono alcuni alloggetti che danno sulla piscina, insomma c'è chi ti osserva dal terrazzo di casa mentre fai il bagno e prendi il sole. Lettini presenti ma non proprio nuovissimi. Clientela giovane, talvolta rumorosa ma.....siamo a Miami!
L'ingresso è carino con una fontana, un vialetto con palme, alcune poltroncine fuori dall'entrata (soprattutto prese d'assalto dai fumatori.)
Ascensore, in reception si puo' acquistare dell'acqua, all'interno dell'hotel c'è il bancomat, c'è l'accesso ad internet, sala lettura e sala video con scelta di film.
A me piaceva......
Essenziale ma utile!!!
Niente struttura benessere ne attrezzature sportive se non la piscina...
Animazione zero!

Ristorazione:

Non c'è un ristorante ma solo distributori automatici iper forniti con tutto davvero tutto il necessario.....addirittura il caffè espresso...
gelati, bevande, snack, forno microonde.

Locazione:

Collins Ave. a un tiro di schioppo da Ocean Dr. dove si svolge la vita diurna e notturna di Miami Beach. Vicino a Lincoln Rd. zona pedonale fornitissima e bellissima, zona di shopping e cenette. Vicino a Espanola Way, altra zona pedonale bellissima e tipica. Supermarket vicini negozi vicini, bus vicini e taxi a valanghe davanti all'hotel. La spiaggia è a cinque minuti dall'hotel, la spiaggia della bella miami beach.....
La posizione è ideale, all'interno dell'art deco' district, tutto li insomma.... ristoranti vicini, rent a car e ufficio informazioni turistiche di fianco all'hotel.
La strada davanti all'hotel è frequentata giorno e notte quindi direi che la posizione non è tranquillissima ma.....va bene!
Per fare sport, in spiaggia si puo' fare surf, si possono affittare biciclette, nel circondario vi sono palestre e sale da ballo.
E poi laggiu....si fa footing alle 7 del mattino in spiaggia..... bello no? Paesaggio dall'hotel non è un granche' ma è una delle vie centrali di Miami Beach.
Essendo all'interno del distretto art decò, gli edifici da vedere sono molti e belli, l'art deco welcome center non è distante, come nenche i vari musei, teatri, cinema, e il bellissimo Holocaust Memorial da vedere assolutamente.
Spiagge libere ed attrezzate. L'Haddon non ha spiaggia privata.
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Crazy: Ocean Drive

Post n°23 pubblicato il 24 Ottobre 2008 da ilonkatravel

http://it.wikipedia.org/wiki/Ocean_Drive

http://gallery.panorama.it/gallery/ocean_drive_lart_deco_a_miami/130841_ocean_drive_lart_deco_a_miami.html

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Prime ore a Miami Beach, 17 Agosto 2008, stanca morta dopo un viaggio complessivo di un miliardo di ore, esco dall'hotel dopo aver fatto una doccia veloce ed essermi vestita con gli indumenti piu' mini che avevo...troppo caldo laggiu' in agosto...
Parto in 4° diretta sulla famosa, discussa, caotica, bellissima, combattuta, verde, art decò........... OCEAN DRIVE!
La via inizia piu' o meno a 100 metri dal mio hotel, la imbocco e a bocca aperta col naso all'insu' non riesco ancora a capacitarmi di dove sono e com'è quel posto fantastico..... Sono a Miami, la famigerata e pazza Miami Beach. Comincio la mia camminata sulla Ocean Dr di circa tre ore, nonostante sia stanca da paura. Il posto è fin da subito un palcoscenico all'aperto:
Auto, i suv e i fuoristrada mega che passano con volume altissimo, guidati da ragazzoni di colore con pantaloni larghi e collane d'oro al collo sono molto tipiche e scenografiche.... traffico da paura, è domenica.....
Zone verdi, tra Ocean Dr. e la Promenade ovvero la classica e famosa passeggiata sul mare di Miami, c'è un tratto verdeggiante, praticelli tagliati alla perfezione, palme alte e rigogliose, dove di notte alcuni si appartano, i barboni ci dormono ma piu' nell'oscurità, i poliziotti di Miami Beach si appostano per controllare e dove la gente butta lo sguardo in quanto oltre ad essere piacevole, indica che da li in poi....c'è la vita diurna di Miami Beach, spiagge e mare!
Locali, i locali su Ocean Dr. sono infiniti e coloratissimi, pittoreschi, musica altissima, una girandola di capodanno..... locali pieni, ristoranti, hotel, bar, lounge bar, pub, disco pub...... ho tralasciato qualcosa? no! Il baccano, la vita, la movida e il caribe della Crazy City nascono e crescono qui, in questa via fatta di luce, colore e gente in giro. I turisti sono tanti, i cubani in giro sono tantissimi, gli americani paiono essere pochi.... Fa caldissimo e ad un tratto eccoci davanti a Casa Casuarina, famosa per l'attentato mortale a Versace, morto sulle scale di questa villa/museo discreta ed importante. Siamo nel cuore dell'art deco' district..... no comment.
Assistiamo ad un mini pestaggio della polizia di Miami con un ragazzo di colore, pittoresco mille, adrenalina garantita.
Gente, turisti, tanti italiani, cubani, un po' di attenzione bisogna farla ma tutto pacifico, si fa festa e ci si diverte tra musiche caraibiche e musica da discoteca. Su Ocean Dr. sono situati anche alcuni ristorantini italiani pieni di gente......

Dopo mezz'ora mi accorgo che non stavo respirando e con la bocca aperta non facevo neanche una bella figura agli occhi dei passanti...... tutto magnifico e tutto come mi aspettavo, la vitalità di quella via ti mette voglia di fare, andare, di non dormire mai.
Si passa davanti al Mango Tropical Cafè, un posto esuberante, caraibico, colorato e chiassoso, dove la creme de la creme si incontra tra mojito e musica cubana a festeggiare, divertirsi, bere, ballare e vedere gli spettacoli dei ballerini. Passiamo davanti al Front Porch Cafè, un mito di Miami Beach, famoso da decenni, un ristorantino di tutto rispetto dove si gusta molto e il meglio.....dall'aria molto soft ma davvero un CULT dei locali della Ocean.
Passeggiando vediamo il suv piu' alto del mondo, hotel coloratissimi, luci al neon in ogni dove che illuminano a festa ogni angolo.... i caraibi e la movida...sono qui'. Si sentono parlare mille lingue dai passanti ma l'italiano è, haimè, la lingua che sento di piu'..... Passeggio e passeggio, negozi di souvenir, tutti i locali e i negozi sono aperti fino ad ore impensabili, ristorantini con dehor che da' sulla via piu' IN dell'isola..... I prezzi??? Medi!
In settimana, in estate (laggiu' è bassa stagione) c'è meno caos in Ocean Dr. ma nel week end è davvero pazzesco!
Di giorno Ocean Dr. è la via comunque piu' frequentata, piu' caratteristica, vitale di Miami Beach. Palme costeggiano il lato sinistro, verso il mare, dalla strada si vede il mare e le magnifiche spiagge di Miami. I parcheggi sono davvero un problema a Miami Beach e sono anche tutti a pagamento, sono pochi e vanno a ruba. Passeggiando invece di giorno sulla promenade, a pochi metri da Ocean Dr. si ha una visuale da cardiopalma, sia su Ocean Dr. e gli edifici della via, sia sulle spiagge incantevoli e il mare azzurro......
Quando rientriamo, quella prima sera, stento a capire e credere al posto dove sono, stanca come non mai andiamo a letto inconsapevoli che il giorno dopo ci sveglieremo in compagnia di Fay..........
E voi direte chi è FAY???? Un uragano piccino che è arrivato e ci ha emozionato per 4 giorni.....

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Uno degli hotel coloratissimi di Ocean Drive

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Altri hotel in stile art deco' su ocean drive

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Art Decò district

Post n°22 pubblicato il 24 Ottobre 2008 da ilonkatravel

www.mdpl.org

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L'Art Deco' District è l'insieme di tutti quegli edifici e quei particolari di Miami Beach che costituiscono il distretto piu' colorato della Florida. L'arte Decò era in voga tra gli anni 50 e 70 e moltissimi hotel e caseggiati furono costruiti proprio qui', con queste strutture basse, forme squadrate e tondeggianti, colori pastello, vetrate, rilievi e stucchi geometrici e se vogliamo anche un po' stile "mondo fatato".
Gli edifici art decò sono molti qui' a Miami Beach e si possono trovare lungo le vie centrali e di maggior rilievo del luogo. Dalla famosa Ocean Dr. alla Collins Avenue, da Lincoln Rd. a Espanola Way, tutto il centro è costellato di questi colori pastello che danno un tocco di estate, di mare, festa, gioia, in questo posto che gia' di per se è meraviglioso.
Molti gli hotel costruiti e tinteggiati su questo stile, Dal Penguin all'Avalon, il famosissimo Colony, il Leslie, il Cavalier, e Ocean Dr. si trasforma in un turbinio di colori che rendono allegra anche una giornata di pioggia.
La meraviglia è osservare questi edifici che trasmettono caribe, felicità, colore, festa...... Anche il Post Office fa parte degli edifici Art Decò mentre l'emblema di quest'arte lo troviamo nel coloratissimo Art Deco' Welcome Center, questo Centro che raccoglie ristoranti, negozi ed uffici informativi, nel cuore del centro dell'isola.
Il percorso piu' agevole per fare un bel giro in visita a questi edifici è a piedi e dura poco piu' di un'ora, tra le vie del centro, concentrandosi sulla via che affaccia sull'Oceano. I colori tipici di questo distretto sono il rosa, l'azzurro, giallo, verde, bianco, ...... Noi abbiamo percorso in lungo e in largo South Beach spingendoci fino all'estremo sud e fin sopra la ventesima strada per osservare l'arte sgargiante di Miami Beach ed è veramente affascinante. Gli edifici sono ben tenuti e tinteggiati molto spesso, si spazia da torrette, pennoni, cubi, forme triangolari e specchi. Un tocco in piu' e tanto colore..... E ogni tanto una bandiera degli Stati Uniti piuttosto che un'auto cubana, danno quel tocco finale di bellezza estrema.
L'art deco' District è famoso e molto apprezzato, visitato e turistico in Miami e con una bella giornata di sole si puo' davvero apprezzare tutti quegli edifici che sprigionano colore. Anche il nostro hotel faceva parte di questo distretto, bianco a tre piani dalle forme arrotondate e sporgenti: L'Haddon Hall Hotel.
Gli edifici caratterizzati da quest'arte e questo stile difficilmente passano inosservati, come il bellissimo Beach Patrol Headquarters edificio posto sul Lummus Park, tra Ocean Dr. e la spiaggia, colorato e tondeggiante, ma in fase di restauro...
Fanno parte di questo distretto anche le piccole casupole poste in spiaggia, quelle dei bagnini di Miami Beach. Coloratissime, sgargianti, in legno, tinteggiate dal verde mela al rosa shocking, sono edifici fotografatissimi e molto ricercati, tipici.
Vale sicuramente la pena di passeggiare in questo quartiere che si sviluppa per lo piu' in South Beach, per cogliere questo clima caraibico e quest'arte ormai persa.

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Il Leslie Hotel ha uno stile Art Deco' molto sobrio...per questo è amato dai puritani di Miami.....

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Il Bel Waldorf Towers..........

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Il Pelican Hotel è uno dei famosi di Ocean Dr.

Molto carino............

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