Ti "vedo" e, senza neppure rivolgerti la parola, mi rendo conto di come sia tutto cosìfragile, di quanto sono vulnerabile, improvvisamente capisco che la roccafortee le barriere che mi ero illusa di aver innalzato sono solo una sorta di paravento.Basta una frase, una parola, un cenno e tutte le mie certezze crollano.Mi guardo allo specchio e vedo solo due occhi che mi scrutano,che parlano al posto mio... e non son poi così contenta di quello che mi raccontano .Mi soffermo, li scruto e li sfido, no, stavolta non abbasserò lo sguardo,voglio sapere tutto, voglio capire, superare quel limite che mi sono sempreben guardata dall'oltrepassare.Voglio cogliere anche il più impercettibile segnale della mia essenza, vogliosbriciolare il pudore, il timore, le insicurezze, per riuscire poi a cogliere tutto apiene mani.So perfettamente di essere sempre troppo prevenuta, così come so che,spesso la mia rigidità rovina le situazioni e le relazioni , mi accorgo che ilmio sguardo è troppo severo, e se lo è per me, non oso immaginarecosa può trasmettere a chi mi sta vicino.Mi fisso ancora a lungo e penso che alla fine io sono anche questa , che inquesto mio essere c'è comunque la forza del mio io, c'è la vita di ogni miascelta, di ogni mio minuscolo o immenso errore, del mio agire, e perquanto mi sforzi di farlo,non riesco proprio ad immaginarmi diversa.Iboralli
VulnerabilMente
Ti "vedo" e, senza neppure rivolgerti la parola, mi rendo conto di come sia tutto cosìfragile, di quanto sono vulnerabile, improvvisamente capisco che la roccafortee le barriere che mi ero illusa di aver innalzato sono solo una sorta di paravento.Basta una frase, una parola, un cenno e tutte le mie certezze crollano.Mi guardo allo specchio e vedo solo due occhi che mi scrutano,che parlano al posto mio... e non son poi così contenta di quello che mi raccontano .Mi soffermo, li scruto e li sfido, no, stavolta non abbasserò lo sguardo,voglio sapere tutto, voglio capire, superare quel limite che mi sono sempreben guardata dall'oltrepassare.Voglio cogliere anche il più impercettibile segnale della mia essenza, vogliosbriciolare il pudore, il timore, le insicurezze, per riuscire poi a cogliere tutto apiene mani.So perfettamente di essere sempre troppo prevenuta, così come so che,spesso la mia rigidità rovina le situazioni e le relazioni , mi accorgo che ilmio sguardo è troppo severo, e se lo è per me, non oso immaginarecosa può trasmettere a chi mi sta vicino.Mi fisso ancora a lungo e penso che alla fine io sono anche questa , che inquesto mio essere c'è comunque la forza del mio io, c'è la vita di ogni miascelta, di ogni mio minuscolo o immenso errore, del mio agire, e perquanto mi sforzi di farlo,non riesco proprio ad immaginarmi diversa.Iboralli