VoloLibero

Scommessa vinta...


“Mr Hitch”…talvolta totalmente preso dal suo alter ego cibernetico, dimenticava pure il Suo vero nome… e fu proprio così che quella sera, più che mai con la testa tra le nuvole, si ritrovò quasi senza accorgersene seduto su una panchina della stazione in attesa di un treno che non aspettava e con “The Other side Of The World” nelle orecchie… " Ma chi sono veramente? Quello spigliato, forse anche brillante ed ammirato nel lavoro o lo sciocco illuso che, spesso, resta ad aspettare nell'ombra qualcosa di significativamente speciale che non arriva mai?”  - Pensava.  E così,  irrimediabilmente assorto nei suoi pensieri,  si accorse solo in quell’istante  che accanto a lui sedeva una ragazza. I loro sguardi si incrociarono per un attimo prima che Lei tornasse a posare Il Suo sulla pagina fitta di un enorme testo giuridico.  Aveva i suoi lunghi capelli corvini legati in uno chignon e portava sulla spalla un paio di scarpette da ballo… Un treno arriva in stazione, e sfrecciando ad un passo da Lei  le scompiglia un po’ i capelli. Lei si alza, raccoglie le sue cose e scompare dietro le porte scorrevoli del vagone. Solo  in quell’ istante Lui si accorse che pioveva e che la musica era finita da un pezzo e che non aveva più ascoltato una sola nota del suo brano preferito e fu proprio  in quell’istante che Lui decise di seguirla. La segue fino alla palestra dove rimane da dietro un vetro a guardarla danzare. Lei danza , danza per ore senza stancarsi, volteggia sulle ali della sua passione e  seguendo il ritmo di una canzone che è solo nella sua testa. Danza come se bevesse, danza come se corresse tra braccia  invisibili , danza come se la musica le bastasse e Lei bastasse alla Musica per sopravvivere. Danza. Lui tornerà il giorno seguente alla stazione, ma Lei non ci sarà, né quel giorno, né l’altro, né quello dopo ancora. Strano come “Le cose belle si vivano inconsapevolmente; come quando ti accorgi, solo a sera sopraggiunta, di aver trascorso una giornata incredibilmente speciale. Al suo posto sulla panchina delle parole, scritte col Blu: GRAZIE DI AVERMI GUARDATO DANZARE COME SE AVESSI DAVANTI LA PRIMA BALLERINA DELLA SCALA. GIADA