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STUDIO LEGALE FILACCHIONE
Avv. ROSSANA FILACCHIONE
Via Monte Napoleone, 8 - 20121 MILANO
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DENUNCIA-QUERELA
Il sottoscritto Angelo, nato a Piazza Armerina (EN) il 12 aprile 1948, residente a Milano (MI)in via Giambellino n. 48,
ESPONE
quanto segue.
Lo scrivente è proprietario, in una con la moglie di un immobile
ad uso commerciale sito in Via Lorenteggio n. 30 a Milano dal 12.12.1988.
All'interno di questo locale l'esponente ha sempre esercitato l'attività di artigiano sino a quando lo ha affittato a terzi. Dal 20.3.04, invece vi esercita, anzi vi esercitava sino alla data del 4 maggio 2004, la propria attività di compositore e arrangiatore musicale .
All'interno di tale locale quindi, stante l'attività ivi esercitata vi si trovava, almeno fino ai fatti di cui in seguito in narrativa, copiosa documentazione (spartiti, demo musicali!
CD prova..) inerente l'attività dell'esponente, documenti contabili, fatture, assegni di clienti, strumentazione musicale di ultima generazione (in particolare tastiere elettroniche nuove e di grande valore commerciale), strumentazione tecnica (computer, stampanti, telefoni) (cassaforte blindata, arredo completo ed accessori,
L'episodio che a breve si racconterà ha veramente dell' incredibile e del grottesco e potrebbe essere tranquillamente utilizzato ironicamente quale sceneggiatura per un film tragi-comico se non fosse tutto vero e se non vedesse coinvolte la persona offesa
( incensurata ed onesto lavoratore) e una persona la cui lealtà, moralità, dovrà essere accertata e degli agenti di polizia il cui comportamento dovrà essere valutato in maniera certosina.
Doverosa questa premessa, lo scrivente in giorni immediatamente antecedenti il 4 maggio 2004 si trovava all'interno del proprio locale quando veniva avvicinato da tale
Sig. Francesco che si proponeva di affittare il locale dello scrivente ( che comunque non era stato ancora posto in affitto) o anche solo parte di esso.
Tale incontro si risolveva in un semplice incontro c.d. "conoscitivo" e non portava a nessuno accordo tra l'odierno querelante ed il proponente Sig. Francesco.
Il giorno 4 maggio 2004, mentre il sottoscritto si trovava nel negozio di sua proprietà, veniva raggiunto sul posto dal Sig. Francesco che con aria minacciosa gli intimava di uscire da quei locali in quanto, asseriva, dallo stesso regolarmente affittati!
Subito costui staccava, strappandola, la centralina nuova di marca FASTWEB ( si precisa che il tecnico era venuto solo due ore prima ad installarla ) e la spaccava sbattendola contro il gradino dell'ingresso del locale.
Vi è di più, quasi a voler sostenere la propria teoria questo tale Sig. Francesco riferiva allo scrivente Sig. Russo di aver già organizzato con un imbianchino l'accesso presso detti locali al fine di poter realizzare i lavori di ristrutturazione necessari.
Ovviamente il sottoscritto totalmente ignaro- non solo non riusciva a comprendere cosa spingesse quell'estraneo ad avanzare tali richieste ma non riusciva neanche a comprendere come potesse una persona essere tanto sfacciata quanto arrogante ed a continuare a ripetere "vattene" mentre lo scrivente cercava di calmarlo in quanto lo vedeva molto agitato.
L'odierno querelante per un momento ha addirittura pensato di essere vittima di un burlone. . . . . . purtroppo però così non era e lo stesso se ne sarebbe reso conto sulla propria pelle di lì a poco. . . . . .
L'esponente, ovviamente, trovandosi nella sua proprietà non aveva nessuna intenzione di ascoltare quanto veniva proferito dal signore di cui sopra e pertanto continuava nel suo hobby.
Il Sig. Francesco nel frattempo pensava bene improvvisamente di investire della problematica la forza pubblica.
Lo scrivente, purtroppo, continuava a non capire quanto stesse accadendo.
La forza pubblica si materializzava nella volante Baggio 4° turno presentandosi all'interno dei locali di proprietà del Sig. Russo, nonostante il diniego più volte manifestato dello scrivente.
Gli stessi, sin da subito, sembravano conoscere questo tale
Sig. Francesco che addirittura li apostrofava con il "TU' e inoltre pareva avessero già chiaro lo scopo del loro intervento.
Infatti, invitano subito - in maniera a dir poco energica - l'odierno querelante ad uscire dal proprio locale senza nemmeno chiedergli prima le generalità, chi fosse e perché si trovasse lì ( le generalità le hanno chieste solo in seguito).
In pratica l'odierno querelante si trovava nella situazione di "abusivo" in casa propria per volontà di un emerito sconosciuto ( tale Francesco ), coadiuvato da due agenti di polizia molto a dir poco molto "zelanti" nel loro operare.
Lo scrivente si rifiutava di eseguire l'ordine di rilascio ( sui generis ) impostogli dagli agenti di polizia e pertanto - all'interno della sua proprietà sita in Milano via Lorenteggio n. 30 - veniva violentemente picchiato dai due agenti di polizia con calci e pugni, scaraventato a terra più volte ( lo scrivente si trovava seduto davanti alla propria scrivania ), spaccandogli anche gli occhiali da vista.
Il tutto avveniva sotto lo sguardo compiaciuto del Sig. Francesco che nel frattempo si assicurava che nessuno guardasse all'interno del negozio chiudendo anche la porta!
Si precisa che lo scrivente è persona di quasi 60 anni, molto minuto, di corporatura gracile e pesa circa 50 Kg.
A seguito della vicenda l'odierno querelante dopo essere stato tradotto in Questura AMMANETTATO, veniva, denigrato, offeso, ingiuriato e minacciato dai poliziotti con frasi del tipo:
l) " Le domande le facciamo noi" ( alla richiesta di sapere perché lo avessero portato lì)
2)" Poche gliene hanno date prima" (facendo riferimento alle percosse)
3) " Lei è incensurato... vuole rimanere tale o vuole che le macchiamo la fedina penale?"
4) " La sbattiamo in cella" ( facendo finta di togliere lacci/cintura slacciandoli e lasciandoli così slacciati...il tutto per spaventare! ).
5) " Guarda questo imbecille... .vuoi che ti riportiamo a casa in risciò ?"
Veniva rilasciato solo nella tarda serata per recarsi - necessariamente accompagnato dalla moglie convocata in quanto impossibilitato a camminare con le proprie forze a causa esclusiva dei colpi ricevuti- presso l'ospedale Fatebenefratelli di Milano ( come da allegato referto del 4.5.04 ) dove venivano diagnosticate contusioni multiple a causa di aggressione ( all. n. l).
In data 8 maggio 04 il querelante si recava presso il presidio ospedaliero San Paolo ( come da allegato referto del 8.5.04 ) dove gli veniva diagnosticato una cefalea per esiti di aggressione ( alI. n. 2).
E' una cosa inaudita ed incomprensibile quanto è accaduto quella sera allo scrivente e lo scrivente ha intenzione di agire nei confronti di queste persone.
L'episodio grottesco sopra descritto non è purtroppo tratto da un articolo di giornale.
No ! è accaduto a Milano, il 4 maggio 2004, presso un negozio privato prima e la Questura poi. E' veramente una vergogna!
A conclusione del presente atto è bene portare a conoscenza della A G. che il locale di proprietà dello scrivente attualmente risulta essere ancora abusivamente occupato dal tale Francesco di cui sopra il quale, dopo essersi appropriato illecitamente delle chiavi d'accesso contenute all'interno dello stesso (che erano unite con le chiavi di casa per cui lo scrivente è stato costretto a cambiare anche le serrature di ingresso alla propria abitazione) vi esercita la propria attività: TERLIZZI GAS IMPIANTI - via Lorenteggio n. 30 - Milano.
Successivamente al 4 maggio 2004 la moglie dello scrivente, tramite 113, chiamava la polizia pensando ci fossero dei ladri ancora nel negozio.
E' intervenuto il Commissariato di Porta Genova che richiamava dopo poco lo scrivente invitandolo a
recarsi lì, cosa impossibile perché il sottoscritto era bloccato a letto per i forti dolori seguiti alle percosse ed impossibilitato a muoversi.
Si recava invece presso lo stesso Commissariato due giorni dopo, dove gli veniva semplicemente detto: "faremo indagini e le faremo sapere". Da allora nulla più.
L'odierno querelante è stato spossessato con la forza di un bene di proprietà, a tutt'oggi non ha l'uso di quel bene, né dei beni ivi contenuti che non si sa che fine abbiano fatto, è stato aggredito e picchiato da dei tutori dell' ordine. Vergogna!
Con le parole non si riesce a trasmettere il paradosso che lo scrivente sta vivendo dal 4 maggio ad oggi. Sinceramente confida che questa AG. possa immediatamente quanto meno ristabilirela situazione preesistente al 4 maggio 2004.
In conseguenza di quanto sopra esposto il sottoscritto Angelo Russo, nato a Piazza Armerina ( EN ) il 12 aprile 1948 e residente a Milano (Mi) in Via Giambellino n.48, intende sporgere come in effetti sporge
DENUNCIA -QUERELA
nei confronti di tale Sig."Francesco"c/o TerlizziGas Impianti; Via Lorenteggion. 30 Milano, gli agenti di polizia c/o la Questura di Milano - volante Baggio IV turno in forza il giorno 4 maggio 04 - (le cui generalità si sono rifiutati di fornire a codesto denunciante) la cui identità potrà essere facilmente accertata dall'autorità procedente esaminando le relazioni di servizio e la documentazione attestante il personale in forza il giorno 4 maggio 2004 presso il Comando di Polizia sopra citato, tutti per i reati di cui
all'art. 582 comma 2 c.p.
( lesioni personali aggravate dalla disposizione di cui all'art. 61 c.p. ),
violenza privata art. 610 n comma
(violenza privata aggravata ex art. 339 c.p. )
c.p., art. 612
( minacce)
c.p., art.594 c.p.
( ingiurie) ,
art. 635 c.p. II
( danneggiamento )
comma per i gravissimi danni arrecati al locale di proprietà del querelante,
art. 392 c.p.
( esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza a cose ), art. 393 c.p.
( esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone ),
art. 624-625 c.p.
( furto aggravato ),
tutti aggravati dalle circostanze previste dall'art. 61 c.p., per i fatti, tutti di cui in narrativa, nonché per ogni altra ipotesi di reato che l'A.G. ravviserà nei fatti sopra esposti commessi ai danni del querelante.
Si precisa che l'odierno querelante ha presentato formale richiesta del verbale della polizia intervenuta in data 04 maggio 2004 presso il locale di sua proprietà.
La Polizia di Stato si è rifiutata di mettere a disposizione dello scrivente tali atti.
Infine, riservandosi espressamente sin d'ora la costituzione di parte civile nell'instaurando procedimento penale nei confronti del querelato, si chiede di essere informati ai sensi dell'art. 408 c.p.p. dell'iter del medes. in caso di richiesta di archiviazione al fine di poter proporre opposizione.
E' intenzione dello scrivente portare a conoscenza dell'accaduto gli organi di stampa locali e nazionali e più Procure della Repubblica in modo da evitare che dato il coinvolgimento nei fatti di poliziotti, la presente denuncia venga ."dimenticata" ....
In fede. Russo Angelo
Milano, lì 04 giugno 2004
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Verità a confronto, pag n. 1 Annotazione di P.G. (Pacquola Roberto e De Angelis Giuliano), due verità che aspettano da oltre tre anni di essere dibattute in Tribunale, la pag, n.2 dell'Annotazione nel post successivo.
Informo che il sito (www.a-russo.it) ove l'Annotazione era stata pubblicata, complice il server Aruba, è stato letteralmente distrutto, danni per oltre un milione di euro.
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Inviato da: babsdj
il 04/08/2007 alle 16:48
Inviato da: babsdj
il 04/08/2007 alle 08:12
Inviato da: Anonimo
il 28/07/2007 alle 04:36
Inviato da: babsdj
il 13/07/2007 alle 02:25