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news minori : ADHD SEMPRE PIU' UNA SINDROME FANTASMA!!!!


PSICOFARMACI, RICERCA USA: 'RISCHIO MORTE IMPROVVISA'STUDIO SU PILLOLE ANTI-ADHD, "SEMPRE PIÙ UNA SINDROME FANTASMA".(DIRE - notiziario Minori) Torino, 22 giu. - La Food and Drug Administration (FDA) ed il National Institute of Mental Health hanno finanziato un nuovo studio sugli effetti avversi derivanti dalla somministrazione ai bambini degli psicofarmaci utilizzati per sedare l'iperattivita'. I risultati sono stati resi noti in questi giorni in America: la ricerca, coordinata da Madelyn Gould, Professore di epidemiologia e Psichiatria pediatrica alla Columbia University, ha analizzato 564 casi di decessi di minori trattati per l'ADHD nel decennio tra il 1985 e il 1996, e l'esito e' quello di un possibile legame esistente tra l'assunzione di medicinali contro la Sindrome da Deficit dell'Attenzione e Iperattivita' (ADHD, ovvero bambini troppo agitati e distratti) ed il rischio di "morte improvvisa"."Gli eventi rilevati sono ancora da approfondire e comunque rari", ha dichiarato il coordinatore della ricerca, come si legge in una nota di 'Giu' le mani dai bambini', la principale campagna di farmacovigilanza pediatrica in Italia, "meno di un bambino ogni 10.000", e peraltro attualmente la Food and Drug Administration (l'FDA, il massimo organismo di controllo sanitario in USA) non prevede di modificare le linee guida sull'impiego di questi prodotti, autorizzati all'uso anche in Italia. "Questo studio rileva una significativa associazione, o un segnale di correlazione, tra decessi improvvisi ed inspiegabili e l'assunzione di farmaci per l'ADHD - sottolineano gli autori della ricerca - in particolare per quanto riguarda la terapia a base di metilfenidato" (Ritalin e prodotti simili). Ed aggiungono: "I risultati di questa ricerca invitano a puntare l'attenzione sui possibili rischi per bambini e adolescenti derivanti dall'assunzione di medicinali stimolanti".L'invito degli specialisti ai genitori preoccupati e' di discutere delle eventuali perplessita' con il medico, evitando di sospendere di propria iniziativa la terapia ai loro figli, anche per evitare gli effetti avversi tipici della repentina interruzione dell'assunzione di queste droghe. Luca Poma, giornalista e portavoce di Giu' le Mani dai Bambini, spiega: "È l'ennesimo campanello d'allarme sui pericoli derivanti dall'assunzione di questi psicofarmaci in tenera eta'. È sconcertante poi l'ipocrisia: qui di 'inspiegabile' non c'e' proprio nulla, questi bambini muoiono in diretta relazione con l'assunzione di queste metanfetamine, ma i poteri forti influenzano l'FDA in USA, che trae sostentamento finanziario dalle multinazionali farmaceutiche che dovrebbe controllare, ed anche l'Agenzia del Farmaco e l'Istituto Superiore di Sanita', che seguono le 'mode' prescrittive americane: questi enti che dovrebbero vegliare sulla sicurezza dei nostri figli fanno come gli struzzi e nascondono la testa sotto la sabbia. D'altra parte, se ci sono gravi complicazioni solo per 1 bambino ogni 10.000 non c'e' mica da preoccuparsi, dicono loro, perche' mai applicare restrizioni piu' prudenti?".Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva, sottolinea come "il problema e' che gli psicofarmaci hanno pregi e difetti, ma perche' esporre a pericolo di morte dei bambini che non avrebbero alcun bisogno di esporsi a questo rischio? Questi farmaci sono proprio necessari, dato che molti mettono addirittura in dubbio l'esistenza stessa della sindrome 'ADHD', che e' considerata sempre piu' una 'sindrome fantasma', una moda prescrittiva  del ventesimo secolo com'era all'epoca l'isteria femminile?".PEDO-PORNOGRAFIA, 4.088 SITI DENUCIATI IN SEI MESIDON DI NOTO: "IMMAGINI CON BAMBINI, INDIVIDUARE I COLPEVOLI".(DIRE - notiziario Minori) Roma, 22 giu. - "Le violenze sessuali sui bambini si fanno sempre piu' cruente e l'eta' si abbassa fino ad arrivare anche a pochi giorni di vita. Questo abominio deve essere sempre piu' contrastato. Urge, per quanto e' possibile l'individuazione delle piccole vittime". Cosi' Don Fortunato Di Noto, presidente e fondatore dell'Associazione Meter onlus (www.associazionemeter.org), in merito all'operazione della polizia postale di Catania, coordinata da Marcello La Bella che oggi con la max-operazione 'Smasher' ha portato a quattordici persone arrestate, 253 indagate e oltre 300 perquisizioni, per contrastare l'acquisto su internet e la detenzione di materiale pedo-pornografico.Le segnalazioni, solo questo mese, sono state 159, pari a 755 indirizzi indicati alla Polpost. Il materiale e' stato prontamente segnalato alla polizia postale e delle comunicazioni di Catania, che ha provveduto a raccogliere tutti i dati del sito su un server molto contattato anche da utenti italiani. "Le immagini dei piccoli abusati- sottolinea Don Di Noto- fanno parte di una vera e propria raccolta di foto pedopornografiche".Dall'inizio dell'anno sono 775, per un totale di circa 4.088, i siti segnalati tra l'Italia e i vari paesi nel mondo: "Vorrei sottolineare- conclude don Di Noto- che non parliamo di cose astratte, ma di materiale completamente documentato in possesso della Polpost, compartimento Sicilia orientale/Catania e quindi presso la procura distrettuale locale".ACCUSE DI PEDOFILIA, PADRE KIZITO: COMPLOTTO CONTRO DI ME.(DIRE - notiziario Minori) Roma, 22 giu. - "Vogliono appropriarsi delle proprieta' della comunita' Koinonia, che valgono 3 milioni di euro": padre Renato Kizito Sesana, missionario comboniano originario di Lecco, risponde cosi' alle accuse di pedofilia lanciate dalla tv kenyota KTN. Il missionario, assente dal paese africano da gennaio, e' rientrato a Nairobi proprio per affrontare le accuse. Per ora nessuno ha sporto denuncia alla polizia contro padre Kizito ne' risultano in corso inchieste delle autorita' giudiziarie. Solo la tv kenyota ha mandato in onda un servizio in cui due ragazzi col volto coperto lo accusano. Il missionario si e' recato dalla polizia e ha rilasciato una dichiarazione giurata in cui ricostruisce la vicenda, che oggi l'associazione italiana Amani, che sostiene i progetti del missionario in Africa, ha reso note con un comunicato stampa. "Tutto ha inizio lo scorso ottobre - sostiene padre Kizito nel documento rilasciato alla polizia di Nairobi -, quando un messaggio e-mail, senza firma, fu messo in rete, recante foto di un adulto nudo con un giovane, dando ad intendere che l'adulto fossi io. È impossibile dire se si trattava di un uomo o di una donna. Erano immagini chiaramente elaborate con un programma di photo editing, e per questo non diedi ad esse molta importanza".Padre Kizito non ha dato importanza a quella mail. "Sfortunatamente la situazione si e' deteriorata quando ho lasciato il Kenya per un periodo di riposo. A poco a poco, mi sono reso conto che non si trattava di un semplice caso di tentata diffamazione, ma era un piano ben piu' ampio per appropriarsi delle proprieta' che la Comunita' Koinonia, una realta' costruita lungo gli anni con l'aiuto dell'organismo non governativo "Amani". Non avevo mai preso in considerazione il valore monetario delle strutture che avevamo costruito per il bene dei bambini e dei ragazzi sotto la nostra cura. Va, tuttavia, detto che oggi il loro valore commerciale stimato si aggira attorno ai 3 milioni di euro (cioe' oltre tre miliardi di scellini kenIani)".Il missionario comboniano immagina chi ci sia dietro le accuse di pedofilia. "Temo che questi beni immobili siano il vero scopo cui mirano le persone che sono dietro le accuse mossemi. Sono persone che hanno goduto della mia fiducia e avuto accesso ai documenti della Comunita' Koinonia, e sono certamente a conoscenza del loro valore commerciale. Sono giunte molto vicine al punto di trasferire tutte le proprieta' di Koinonia ai propri nomi. In verita', i rogiti notarili delle nostre strutture sono stati rimossi dal mio ufficio. Ma abbiamo prontamente reagito per vie legali e oggi queste persone non sono piu' tra gli amministratori fiduciari della Koinonia Community Trust".Chi trama contro padre Kizito ha cercato di corrompere altri ragazzi e a costringerli a testimoniare il falso. "Noi abbiamo altre persone che sono pronte a giurare di essere state "comprate" con bustarelle, minacciate e anche torturate perche' testimoniassero il falso contro di me. Al presente, hanno ancora paura; ma, al momento giusto, presenteranno dichiarazione giurate scritte. Una di esse si era detta pronta ad essere qui con me oggi (nella sede della polizia di Nairobi, ndr). Ma io non voglio usare i metodi di chi mi accusa e non intendo sottoporla (o sottoporle) a traumi per il resto della loro vita. Esse comunque saranno sottoposte ai dovuti interrogatori da parte della polizia, e sono pronte a testimoniare in un eventuale processo".Renato Kizito Sesana e' dal 1977 che vive e lavora in Africa, dapprima in Zambia, dove da' vita a Koinonia, (che poi crescera' anche in Kenya e in Sudan), una comunita' che opera per accogliere i bambini di strada. Grazie all'opera di padre Kizito sono sorti a Nairobi 4 centri di accoglienza per ex bambini di strada e due centri di prima accoglienza.