IoSòCarmela

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Creato da alfio38 il 23/01/2008

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Giovani fiori .....spezzati!!!!

STAIRWAY TO HEAVEN

Scala per il Paradiso


C'è una signora sicura che tutto ciò che luccica sia oro
Ha intenzione di comprare una scala per raggiungere il Paradiso
E quando vi arriva sa,
Se i magazzini sono chiusi,
Che con una parola può avere ciò per cui è venuta.

C'è una scritta sul muro
Ma lei vuole essere sicura
Perché come sai a volte le parole hanno due significati.
Su un albero vicino al ruscello c'è un uccello che canta di quando in quando.
Tutti i nostri pensieri sono sospetti.

C'è un sentimento che provo quando guardo verso Ovest
E la mia anima chiede di partire
Nei miei pensieri non ho mai visto spirali di fumo
Attraverso gli alberi.
E le voci di quelli che stanno a guardare.

E' presto, così si mormora, se tutti intoniamo la musica giusta
Il pifferaio ci guiderà alla ragione
E un nuovo giorno spunterà per quelli
Che stavano aspettando da tanto.
E le foreste echeggeranno di risate.

Questo mi stupisce.

Se c'è una via vai sul tuo sentiero
Non ti allarmare
Sono solo i preparativi per la festa di maggio
Si, ci sono due strade che puoi percorrere
Ma a lungo andare
Hai ancora tempo per cambiare strada.

La tua testa ronza ed il ronzio non se ne andrà - nel caso non lo sapessi
Il pifferaio ti sta chiamando, vuole che tu vada da lui.
Cara signora, senti il vento soffiare
E lo sapevi
Che la tua scala è fatta di vento che sussurra.

E scendiamo per strada
Con l'anima più piccola dell'ombra
Là cammina una signora che tutti conosciamo
Che fa splendere la luce e vuol dimostrare
Che tutto continua a tramutarsi in oro.
E se ascolti molto attentamente
Prima o poi la melodia giungerà a te
Quando tutti sono uno e una cosa sola è tutto
Essere saldi come una roccia e non un sasso che rotola.

Ha intenzione di comprare una scala per raggiungere il Paradiso

There's a lady who's sure all that glitters is gold
And she's buying a stairway to heaven
When she gets there she knows, if the stores are all closed
With a word she can get what she came for
Ooh, ooh, and she's buying a stairway to heaven

There's a sign on the wall but she wants to be sure
'cause you know sometimes words have two meanings
In a tree by the brook, there's a songbird who sings
Sometimes all of our thoughts are misgiven
Ooh, it makes me wonder

There's a feeling I get when I look to the west
And my spirit is crying for leaving
In my thoughts I have seen rings of smoke through the trees
And the voices of those who stand looking
Ooh, it makes me wonder
Ooh, it really makes me wonder

And it's whispered that soon if we all call the tune
Then the piper will lead us to reason
And a new day will dawn for those who stand long
And the forests will echo with laughter

If there's a bustle in your hedgerow, don't be alarmed now
It's just a spring-clean for the May queen
Yes, there are two paths you can go by, but in the long run
There's still time to change the road you're on
And it makes me wonder

Your head is humming and it won't go, in case you don't know
The piper's calling you to join him
Dear lady, can you hear the wind blow, and did you know
Your stairway lies on the whispering wind?

And as we wind on down the road
Our shadows taller than our soul
There walks a lady we all know
Who shines white light and wants to show
How everything still turns to gold
And if you listen very hard
The tune will come to you at last
When all are one and one is all
To be a rock and not to roll

And she's buying a stairway to heaven

 

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QUESTO ACCADE AI BAMBINI DI TUTTO IL MONDO!

Post n°239 pubblicato il 15 Giugno 2009 da alfio38

IMMIGRATI, LE FUTURE MAMME TRA GIOIA E NOSTALGIA.

(DIRE - notiziario Minori) Roma, 15 giu. - Un ponte tra la terra di origine e la nuova vita, la definizione di unprogetto migratorio ma anche una cristallizzazione in parte dolorosa perche' "si fa famiglia" in un luogo non familiare. E' questo e molto di piu' il primo bimbo che nascera' nell'immaginario delle future mamme migranti. Non importa se ganesi, cinesi, filippine o rumene: per tutte il primogenito della nuova famiglia sara' gioia e nostalgia. Questi sono solo alcuni degli elementi che emergono da una ricerca sull'identita' materna e la doppia appartenenza in un paese straniero curata dalla docente di Psicodinamica dello sviluppo e delle relazioni familiari Angela Maria Di Vita, dell'universita' di Palermo. La ricerca, che e' stata "scambiata" al mercato virtuale dei saperi, un progetto che ha coinvolto 18 atenei in tutto il Mediterraneo con lo scopo di scambiare informazioni e ricerche scientifiche, e' stata realizzata dall'ateneo palermitano, che per l'Italia ha partecipato alla rete Emuni Research Suk.

La ricerca e' stata effettuata su un campione di ottanta donne, dai 25 ai 35 anni dell'Africa (come il Ghana), dell'Asia (soprattutto la Cina e le Filippine) e l'Europa dell'Est (Romania). Minimo comun denominatore essere in attesa del primo bebe' (al settimo mese di gravidanza) e di essersi rivolte al Sistema sanitario nazionale: i due ospedali pubblici di Palermo.

"La gravidanza - spiega Di Vita - comporta una serie di cambiamenti fisici, ma anche relazionali ed affettivi. Durante i nove mesi di attesa e nei mesi successivi al parto, la donna elabora una serie di aspettative e fantasie su se stessa e sul bambino". Il modo con cui la donna vive la propria maternita' quindi non ha risonanze unicamente"fisiche" nel corpo della donna ma esprime anche valori culturali,miti e regole che la societa' le ha trasmesso.

Le donne mantengono un legame con la terra di origine soprattutto imponendo ai bimbi un nome nella propria lingua, e per tutte la cosa piu' importante e' che si sappiano integrare, "non come le mamme italiane che invece si aspettano dai propri figli, gia' a due tre mesi, una competenza- sottolinea la docente dell'universita' di Palermo attesa con ansia per mitigare il dolore del distacco tra  la mamma e il figlio per la necessita' di tornare presto a lavorare". Necessita' che del resto hanno anche le mamme immigrate, spesso in depressione post partum perche' curano figli e anziani che non sono della loro famiglia.

Per tutte le donne esperienza comune e' quella del disorientamento di fronte ad analisi, accertamenti ed ecografie durante la gravidanza: "Tutti i gruppi di popolazione- afferma Di Vita- si trovano davanti al comune problema di come gestire una gravidanza 'tecnologica' come quella di un paese come l'Italia, da loro spesso la gestazione e' una fase della vita piu' naturale". E poi sono idee diverse anche su come gestire il dolore: per le donne africane ad esempio e' sconveniente e indecoroso mostrare dolore o piangere, mentre per le mamme cinesi la percezione del proprio corpo e' totalmente diversa da quella occidentale. Un altro elemento comune e' la nostalgia: far nascere un bimbo qui e' si' "il riconoscimento di uno status sociale - sottolinea la docente dell'universita' di Palermo - ma e' anche una cesura dal proprio paese di origine. Tutte dicono di voler tornare dopo qualche anno al proprio paese di origine ma sappiamo che poche riescono a farlo".

Altro tema importante e' infine quello dell'educazione: "Le donne intervistate si domandano come crescera' il proprio figlio- spiega Di Vita- e per tutte e' importante che accanto alla lingua del paese di origine del paese dei genitori imparino bene anche quello del paese ospitante. Spesso- conclude- si tratta di donne coraggiose, che vivendo in un'altra terra imparano a rinegoziare il proprio rapporto con il marito e vivono fiere della propria emancipazione, creando di fatto una cerniera vivente tra il mondo vecchio e quello nuovo, nel quale si trovano a vivere".

ZIMBABWE, CENTINAIA DI PROSTITUTE-BAMBINE PER FAME

LA DENUNCIA DI EL MUNDO.

(DIRE - notiziario Minori) Roma, 15 giu. - Centinaia di bambine in Zimbabwe, alcune di soli 12 anni, si prostituiscono per poter ottenere cibo e riuscire a sopravvivere alla profonda crisi socio-economica che il paese vive. È la denuncia fatta questa settimana da Save the Children. Secondo l'organizzazione ci sono bambine costrette a vendersi anche solo per un pugno di biscotti. E la situazione potrebbe peggiorare in vista del Mondiale di calcio nel vicino Sudafrica l'anno prossimo. Il tasso di disoccupazione in Zimbabwe e' del 90% e la maggior parte della popolazione non puo' permettersi di comprare cibo, ne' di ricevere assistenza sanitaria o coprire le spese dell'educazione dei bambini.

Vai all'articolo:

http://www.elmundo.es/elmundo/2009/06/12/solidaridad/1244806801.htm

TERRE DES HOMMES: 'PROTEGGERLI DALLA CRISI.

(DIRE - notiziario Minori) Roma, 15 giu. - Terre des Hommes lancia l'allarme per il probabile incremento del numero di bambini lavoratori a causa della crisi globale. "Con la perdita infatti dei posti di lavoro per gli adulti diventa sempre piu' concreto il pericolo di un piu' marcato sfruttamento dei bambinisi legge in una nota- per il minor costo del loro lavoro e la loro maggiore flessibilita'. Una prima conseguenza della crisi e' l'aumento dei bambini che devono abbandonare la scuola, dato che i loro genitori non sono piu' in grado di pagare le rette scolastiche, libri e materiale scolastico.

Attualmente sono 217 milioni i minori che lavorano, 100 milioni dei quali sono bambine (dati Ilo). A loro non viene risparmiato nessun tipo di lavoro pesante o rischioso: dallo scavo in miniera alle concerie, dalla prostituzione alle lunghe ore passate nei campi. Uno dei piu' tipici - e piu' nascosti - lavori in cui sono pesantemente sfruttate bambine anche di 5-6 anni e' quello domestico, in case di estranei, spesso senza piu' alcun contatto con la famiglia d'origine".

"Sono nata in campagna, a otto ore di autobus da Cuscoracconta Luisa agli operatori del centro Yanapanakusun di Cusco, Peru', partner di Terre des hommes Italia-, mio padre, che fa il contadino, quando avevo 6 anni mi ha affidata a una famiglia che gli ha garantito che mi avrebbe trattato bene e fatto studiare. Ovviamente la realta' si e' rivelata diversa: il lavoro era molto duro, ero a loro disposizione 24 ore su 24 e se mi rifiutavo perche' ero stanca mi tiravano i capelli o mi prendevano a schiaffi. La notte mi facevano dormire in cucina, su una stuoia, e non mi mandavano a scuola. Solo dopo molte insistenze mie mi hanno iscritto alla scuola serale, per la quale spendevo i pochi soldi che mi davano. A un certo punto non ce l'ho fatta piu' e a 14 anni sono scappata".

Le bambine sfruttate come domestiche sono esposte ad ogni abuso, dai maltrattamenti fisici allo stupro. "Terre des Hommes chiede ai governi e alla comunita' internazionale di prevedere misure speciali per la protezione dei bambini dalle conseguenze della crisi globale", dichiara Raffaele Salinari, presidente della federazione Internazionale Terre des Hommes. "Per prevenire lo sfruttamento dei minori, oltre a misure molto semplici come l'azzeramento delle tasse scolastiche, e' importante che gli Stati vigilino su fenomeni di dimensione transnazionale quali la tratta di bambini, che purtroppo appaiono tragicamente in aumento a causa dell'intensificarsi dei movimenti migratori. Non bisogna solo prevedere efficaci misure repressive contro i trafficanti, ma soprattutto combattere le cause che stanno alla base del traffico, quali la poverta' e la mancanza di alternative".

REGNO UNITO: ESPULSI DA SCUOLA A 4 ANNI.

(DIRE - notiziario Minori) Roma, 15 giu. - Migliaia di bambini violenti vengono ogni anno esclusi dal sistema di educazione primaria per timore che attacchino i compagni o i maestri. È quanto emerge da un'investigazione del Times che rivela come l'espulsione o la sospensione da scuola, provvedimenti comunemente associati con bullismo degli adolescenti, sono praticate anche nella scuola primaria. Secondo l'indagine, nell'anno scolastico 2007-2008 almeno 25.000 bambini sono stati esclusi da scuola, il 6 per cento in piu' che l'anno precedente. Oltre 1.200 espulsioni hanno riguardato bambini di 4 anni mentre in altri 12.000 non superavano gli 8.

Vai all'articolo:

http://www.timesonline.co.uk/tol/life_and_style/education/article6489028.ec

 

 

ROMA, 28% SOTTO I 15 ANNI HA LAVORATO ALMENO UNA VOLTA.

(DIRE - notiziario Minori) Roma, 15 giu. - Il 28% dei ragazzini sotto i 15 anni ha lavorato almeno una volta durante la scuola. A rilevarlo e' la terza inchiesta sul mercato del lavoro nella capitale, questa volta dedicata ai "Lavori minorili nell'area metropolitana di Roma". Lo studio, presentato dall"Osservatorio sull'occupazione e le condizioni del lavoro del comune di Roma, si compone delle ricerche effettuate dall'Ires e da Save the children Italia. Dei ragazzini che hanno fatto un'esperienza professionale il 41% ha tra i 14 e i 15 anni e solo il 27% e' di nazionalita' italiana.

Svolgono soprattutto una professione manuale o qualche attivita' nel settore dei servizi e del commercio. Il motivo del lavoro? Nel 70% dei casi e' per aiutare la famiglia. L'indagine dimostra poi come il lavoro minorile sia frutto di particolari condizioni di degrado economico, sociale, culturale e ambientale. Quasi il 37% e' impegnato solo alcuni giorni al mese, mentre il 34% ha un impiego con frequenza settimanale.

INTERCETTAZIONI, LERICI (IDV): SALTANO INDAGINI PEDOFILI.

(DIRE - notiziario Minori) Roma, 15 giu. - Le limitazioni alle intercattazioni decise dal governo"vanno contro l'interesse e la difesa dei bambini". Lo sottolina Roberta Lerici, responsabile Infanzia dell'Idv e Responsabile del Movimento per l'Infanzia del Lazio che spiega: "Nelle inchieste sulla pedofilia, ad esempio, c'e' bisogno di tanto tempo per le intercettazioni. Limitarle annullera' molte indagini e fara' saltare molti processi. Anche l'ex procuratore Maria Cordova ha ricordato che per l'inchesta 'Fiori nel fango' (200 bimbi sfruttati, 80 adulti arrestati, ndr) ci sono voluti 6 mesi di intercettazioni. Vorrei- chiude Lericiche quegli esponenti del Pdl come Luca Barbareschi che si sono esposti sul tema della pedofilia intervengano. L'attenzione all'infanzia va dimostrata con i provvedimenti non con le parole".

 

 

 

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13 ANNI

13 ANNI

Avrebbe chiesto solo un attimo di pace

Avrebbe chiesto solamente di ascoltare ancora

Un filo suo di voce che dice

Me ne vado piano,piano, piano, piano....

Tu prendimi la mano io parto e non ti porto con me

D'ora in poi pensa solo a te

Avrebbe chiesto solo di perdere un pò i sensi....

Sarebbe stata sola, dispersa tra le stelle

Oppure Dio l'avrebbe messa

A vivere in compagnia delle anime più belle

Cadere stanca ormai stremata tra le braccia

Degli angeli più attenti che dolci la raccolgono

E disattento tendo la mano......

Ed io che ascolto ancora e sempre ci ripenso

Al camminare morbido e al suo affetto regalato

Avvolto nel silenzio

Risento flebile il candore tenero che scorre

Geloso nella mano

E 13 anni passano

Perchè la vita è un attimo.

 

CHILD IN TIME

BAMBINO, COL TEMPO

La storia di un perdente. Potresti essere tu.

Dolce bambino, col tempo
vedrai la linea,
la linea tracciata
tra il bene e il male.
Guarda il cieco
che spara sul mondo
proiettili che volano
e esigono un tributo di morte.
Se sei stato cattivo,
e scommetto, perdio, che lo sei stato
e se sei stato colpito
dal piombo che volava
faresti meglio a chiudere gli occhi
e chinare la testa
e a aspettare il rimbalzo.

The story of a loser - it could be you.

Sweet child in time
You’ll see the line
The line that’s drawn between
The good and the bad
See the blind man
Shooting at the world
Bullets flying
taking toll
If you’ve been bad,
Lord I bet you have
And you’ve been hit
By flying lead
You’d better close your eyes
And bow your head
And wait for the ricochet

 

VORREI TU FOSSI QUI

Allora, pensi di saper distinguere
il paradiso dall'inferno?
I cieli azzurri dal dolore?
Sai distinguere un campo verde
da una fredda rotaia d'acciaio?
Un sorriso da un pretesto?
Pensi di saperli distinguere?
E ti hanno portata a barattare
i tuoi eroi fantasmi?
Ceneri calde con gli alberi?
Aria calda con brezza fresca?
Un caldo benessere con un cambiamento?
e hai scambiato un ruolo di comparsa nella guerra
con il ruolo di protagonista
in una battaglia?
Come vorrei, come vorrei che fossi qui
Siamo solo due anime sperdute
Che nuotano in una boccia di pesci
Anno dopo anno
Corriamo sullo stesso vecchio terreno
E cosa abbiamo trovato?
Le solite vecchie paure
Vorrei che fossi qui

 

Another day in paradise


Lei chiama l'uomo sulla strada
"signore, può aiutarmi?
fa freddo e non so dove poter dormire
c'é un posto che può indicarmi?"

Lui continua a camminare, non si guarda indietro
fa finta di non sentirla, inizia a fischiettare
quando attraversa la strada
sembra imbarazzato per essere lì

Oh ripensaci, é un'altro giorno per
te e me in paradiso
oh ripensaci, é solo un altro giorno per te
te e me in paradiso

Lei chiama l'uomo sulla strada
lui vede che lei ha pianto
lei ha i piedi ricoperti di vesciche
non riesce a camminare ma ci sta provando

Oh ripensaci..

Oh signore, non c'é niente di più che qualcuno puo fare
Oh signore, ci deve essere qualcosa che puoi dire

puoi capirlo dai lineamenti del suo viso
puoi vedere che lei é stata li
probabilmente si é trasferita da ogni luogo
perché non si é trovata bene

Oh ripensaci..

 

BAMBINO

La`, mami
Era la casa di marzapane
La`, mami
Era la notte piu` fresca che c'e`
Il sogno si fermo`
Comincia a sanguinare

Ero bambino, bambino, bambino
Quella era la grande citta`

La`, mami
il tempo corse violento e distratto
Dai, gioca
Giochiamo a ridere e a batterci qui
Il sogno si fermo`
Comincia a sanguinare

Ero bambino, bambino, bambino
Quella era la grande citta`
E non la smettevo di scoprire
Oltre i confini della citta`
Ero bambino, bambino, bambino
Fino ai confini della giungla
Ero bambino, bambino, bambino
Quella era la grande citta`
Non la smettevo di scoprire
Oltre i confini della realta`

Bambino, bambino
Non nascere mai
 
 

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