Iosonountulipano

a me piaci, Bellezza


Scrivere, eliminare gli argini che costringano pensieri, emanciparsi, rendersi liberi. Essere artigiani, liberarsi, aprirsi come non si avesse nulla da perdere. Tornare nella "propria" città e trovarla bella, ancora una volta guardarla senza stancarsi. Una città d'oro, dicono (non avete, forse, visto Lecce -dico io.).Cammino sempre con il naso all'insù come fossi senza meta, una turista dopo 6 anni e ogni volta non rimango indifferente, ogni volta noto qualcosa in più, ad ogni ora del giorno o della notte posso innamorarmene. Se poi sto via troppo a lungo, quando torno devo farci l'amore, passeggiare da sola, guardarla dormire e poi svegliarsi, toccarla un po' mentre mi accompagna silenziosa, mentre mi culla i pensieri e suggerisce ricordi. Ogni angolo, ogni stradina, ogni scorcio, mi parla e non necessariamente di me. Qui posso sperimentare la solitudine nella sua accezione positiva se ho voglia, o circondarmi di visi amici, essere me stessa, senza vincoli, spiegazioni, solo io. Pare immobile, non curante al passare delle stagioni, vestita di colori che distrattamente potrebbero sembrare scale di grigi, ma provate a guardarla davvero e vi stupirà. Certo, se ci fosse il sole a illuminarla potrebbe solo fare meglio, ma Lei non se ne cura, sicura è lì e si lascia guardare, altera, ma mai indifferente. Poi si agghinda per le feste e scalda il cuore, ricca di luci e bellezza. Si protegge nella nebbia, come sospesa, si lascia bagnare dal fiume, compagno e amico. E' lì solo per sfiorarla, per permetterle di riflettersi, per amarla con discrezione, per omaggiarla e tu non puoi che meravigliarti di quella calma placida, di quella forza nascosta che non pare nemmeno costretta. Come la mano del tuo amante che ti tocca come non ci fosse tesoro più prezioso al mondo, come le tue carezze che spero la vita mi faccia dono di non dimenticare mai, nonostante tutto.