Iosonountulipano

io, forse un po' tu.


Se ora potessi accenderei una sigaretta, 'che è un buon momento per ricominciare, con la testa piena di pensieri, di ricerca di risposte alle domande, mi siederei alla finestra e guarderei fuori. Stop. Lascerei che il tempo passasse, da sola, in mezzo a tutti. Non c'è tristezza in tutto questo, solo fisiologica salvezza. Ma meglio non cadere, meglio non cedere, 'che i momenti passano e i vizi rimangono. Se solo non avessi fretta, forse mi godrei il viaggio con una dose più massiccia di entusiasmo. Ma la semplice speranza non ha mai giocato a mio favore e io e lei non abbiamo mai avuto un buon rapporto. Rispetto forse, ma non tanta confidenza.E' strano come qualcosa che devi fare tu faccia sentire inadeguata me. Come qualcosa che riguarda te, possa spaventare me. Allora resto in silenzio cercando di comunicarti solo il bello dei miei pensieri, perchè credimi il brutto non ha senso e posso arrivarci da sola. Ciò che mi spaventa ha senso solo in una dimensione del tutto personale, cucita su misura su anni di pensieri sbagliati, ahimè calcificati e che solo la vita può scalfire, solo la novità, il progresso, per così dire. Che tu non abbia nulla da temere potrei tatuarmelo sulla fronte, perchè tu lo leggessi notte e giorno, solo guardandomi. Che tu sia perfetto per tutto ciò e per un milione di altre cose sarà palese per tutti, come è palese per me. E' naturale, perchè così è, se non ci fossimo capiti. Ma io? io perchè non vedo tutto questo in me? Perchè mi blocco tanto da non muovermi? perchè penso così profondamente che nulla di tutto questo potrebbe succedere a me? E' questa la malinconia che leggi nei miei occhi, è questa la domanda che mi attraversa la mente. Bravi tutti, belli tutti... tranne me! almeno così la vivo io che continuo in questo sentiero segnato e che non riesco a vedere i colori di questo paesaggio, non riesco più a sentirmi libera di osare ed è come se nulla di bello potesse succedere. Manco forse di coraggio? manco del coraggio di credere in qualcosa che non vedo, quel coraggio che hai avuto tu? come se a me rimanesse la noia dopo che gli altri hanno preso il meglio. Quest'onta che è il ritardo mi pende sulla testa peggio di una spada. Mi schiaccia, anche se a volte riesco a liberarmi, a credere, a vedere la fine, ma non oltre. Non oltre. Dic(ono)i che l'oltre sarà una sorpresa ed io ho un nuovo compito per casa: imparare a crederci, imparare a liberarmi come ho fatto con me stessa, con quella parte di me che oggi ringrazia. imparare a vedermi davvero. Dopo l'udito: la vista. Una nuova sfida.