Iosonountulipano

Non so dire.


18mesi sono un soffio. In 18 mesi puoi solo pensare di abituati all'idea di essere malato e di poter combattere. 18 mesi non sono nulla. Sono sconvolta, come se questo mi riguardasse, perche in maniera assurda, questo mi riguarda. Ora Il tempo è attesa, lunga, angosciante. Manca il respiro, i battiti aumentano, posso solo chiudere gli occhi e cercare di domare ogni paura, per la prima volta non irrazionali. Tutti chiusi nella propria sfera, incapaci di toccarci, incapaci di raggiungerci, perche troppo difficile affrontare lo sguardo dell'altro, adesso. Troppo difficile sostenere le sue paure, prima di aver imparato a domare le nostre. Quanto posso essere egoista se ho sempre pensato che questo genere di cose succedesse solo agli altri, quanto posso essere stata superficiale nel dispiacermi, profondamente e umanamente, ma come fosse solo cosa d'altri. E invece, ora è cosa mia. La mente non è pronta ad immaginare, la mente non sa farlo. Il cuore accelera troppo e il suo battito rimbomba fin nello stomaco, nelle orecchie, nelle tempie e la testa inizia ad essere leggera... A girare. Tremi, hai freddo, poi subito caldo e gli occhi si riempiono di lacrime che blocchi, perche la mente non può accettare. Perche a te non succederà. E ti distrai, occupando il tempo, ancora una volta e per sempre alleato e nemico. Due facce. Ecco... Quando si dice che il tempo è denaro.