Nessuno RossoBlù

Bilancio di fine anno rossoblu


Come è stato il 2014? A livello pallavolistico, per la Pieralisi direi che il termine "disastroso" è azzeccatissimo. La prima parte dell'anno ha portato la storica retrocessione in serie B2, la prima sul campo dopo tanti anni (la non iscrizione alla serie A1 non si può catalogare infatti, tra le retrocessioni). Un campionato perduto dopo una stagione disgraziata, iniziata male con l'uscita di scena del capitano Marina Tiribelli per un problema di salute e continuata nel peggiore dei modi. La società aveva fatto di tutto per rimettere in piedi la fragile nave rossoblu, acquistando a campionato iniziato ex giocatrici come Erika Alessandrini ed Hawa Bara, che comunuqe nonostante la loro lunga inattività avevano cercato di fare qualcosa. La grande delusione è forse, arrivata da quel gruppo di giovani che in via Ancona qualcuno considerava già pronte per il grande salto ma che a conti fatti, proprio pronte non erano. Il triste ultimo posto in classifica è lì a dimostrarlo. Quante partite la Pieralisi in B2 ha perso per gli errori di distrazione o per la mancanza di concentrazione? Tante, troppe ed alla fine tutto questo ha portato alla retrocessione in serie C.La ciliegina sulla torta è stata la clamorosa sconfitta nella finale regionale under 18, dove la Pieralisi si è fatta battere dalle pari età del Pesaro, non raggiungendo neppure il minimo obiettivo stagionale. Quella è stata la dimostrazione finale che il gruppo della ex under 16 aveva fallito. E così è stato spazzato via dalla puntuale rivoluzione estiva. Quasi spazzato via perché alcuni elementi a dire il vero, si sono salvati. Chi doveva dimettersi e non lo ha fatto è stato proprio l'allenatore, nonché responsabile della scuola di pallavolo, Luciano Sabbatini. In una società normale, un tecnico che non raggiunge neppure il traguardo minimo se ne va da solo; a Jesi non siamo neppure stati capaci di dirgli "per favore se ne vada".La seconda parte dell'anno, oltre ad un assordante silenzio estivo sul futuro della squadra, è stata il giusto continuo della prima. In serie C, con un gruppo composto da sedicenni-diciassettenni più Hawa Bara, la Pieralisi ha continuato a prendere schiaffi da tutte le parti. Il penultimo posto attuale in classifica la dice lunga sul tipo di campionato che aspetta le povere prilline. La salvezza sarà un traguardo difficile da raggiungere. A parte di risultati, quello che spaventa è il totale disinteresse della famiglia Pieralisi per il loro "giocattolo". Non c'è un progetto serio, non c'è una visione a lungo termine, non si parla neppure di ritorno in serie B2, dove credo che una città come Jesi meriti di stare (in realtà meriteremmo molto di più ma se quello è il massimo che loro possono darci...). Tutto questo ha generato un disinteresse anche tra la gente, che non va più a vedere la squadra alla "Carbonari". Questa è l'immagine peggiore di tutte. Spero che il 2015 porti un cambio di rotta sia in campo sia fuori perché dispiace vedere una squadra come la Pieralisi, che dieci anni fa giocava in serie A1 le finali scudetto con Bergamo, ed oggi marcisce in una miserabile serie C tra pochi intimi. Non ce lo meritiamo noi e non se lo merita la città. BUON ANNO A TUTTI!!! by Nessuno.