Nessuno RossoBlù

Il successo dei "Capitani Coraggiosi"


Lo confesso: anche io martedì e mercoledì sera ho guardato Rai Uno. Anche io ho fatto parte di quei 4 milioni e rotti a sera che hanno guardato (e cantato certe volte, di nascosto nella mia camera) i "Capitani Coraggiosi", il concerto-evento di Claudio Baglioni e Gianni Morandi. L'ho guardato con un misto di curiosità ed invidia perché mi sarebbe piaciuto andarci di persona ad una di quelle date romane al centrale di "Foro Italico". Quando capita di vedere uno vicino all'altro due big - non mi piace chiamarli mostri sacri - della canzone italiana? Quando capita di poter cantare nella stessa sera "Io sono qui" o "Vita" o "Mille giorni di te e di me" o "Varietà"? Ma non c'è stata la possibilità e allora mi sono dovuto accontentare della tv.Ed un po' mi è dispiaciuto non essere lì, con una piccola distinzione: essere lì ma non quelle due sere perché mi sono sembrate molto "adattate" per la televisione. Insomma: nelle serate senza tv la scaletta era la stessa? Una sera facevano delle canzoni e quella dopo altre? Perché io mi sarei inca**ato se Baglioni non mi avesse fatto "Io sono qui" o Morandi "Scende la pioggia"! "Peccato quelle le ha fatte ieri sera..." non era una risposta che potevo accettare. Capisco che mettere insieme un repertorio vastissimo non è facile, entrambi potevano farsi da soli ben tre ore di concerto e nessuno si sarebbe offeso, mettersi insieme vuol dire ridurre di molto la propria parte e da qualche parte bisogna tagliare. Un'altra cosa che non ho gradito troppo sono stati gli ospiti, a mio parere inutili quando c'è già tanto "materiale" su cui lavorare. Invitare Geppy Cucciari, la Littizzetto, Emma & Elisa che senso ha? Per fargli cantare delle hit? Su questo sono d'accordo con Aldo Grasso, critico del Corriere della Sera: in queste due serate le chiacchiere poteva anche stare a zero, bastavano alla grande le splendide canzoni di Baglioni e Morandi, non c'era bisogno di aggiungere nulla ad uno show che aveva (ed è una novità) nella musica la sua parte migliore. Io non sono un grande appassionato di musica italiana, anche se la ascolto, alcuni artisti li apprezzo ma difficilmente vado ad un concerto. Ma per Baglioni e Morandi avrei fatto uno strappo alla regola perché i loro brani sono degli evergreen, sono brani che fanno parte della storia del nostro paese e mi sono trovato con grande sorpresa a cantarli solo soletto nella mia camera. E me li ricordavo quasi tutti. Lo show si vedeva chiaramente che era stato tutto progettato da Baglioni, con i ballerini, le luci e tutta quella roba che piace a lui. La band era la sua. Morandi ha portato "solo" le sue canzoni e scusate se è poco...Tuttavia al buon Gianni una tiratina d'orecchi devo farla, perché non mi è piaciuto il suo modo di fare, troppo sottomesso al collega, sempre a recitare la parte di quello semplice e poco intelligente. Sarà pure una gag, magari lui è più furbo di tutti, ma era irritante, come gli arrangiamenti di alcuni suoi duetti femminili. "Grazie perché" e "In amore", due brani eccezionali cantati originariamente con Amy Stewart e Barbara Cola sono stati rovinati da un arraggiamento tutto sbagliato e da coriste che volevano apparire troppo brave di quello che erano. Perciò freccia giù anche per la band, perfetta quando si trattava di suonare Baglioni, non esente da colpe con il suo collega. Ma a parte questi tecnicismi, lo show è stato eccezionale, di quelli magari da portare in tour nei teatri italiani (magari Bibi Ballandi, il produttore ci ha già pensato). Buon ascolto! by Nessuno.