Nessuno RossoBlù

Il 9 aprile del 2006...


Al 9 aprile mancano due giorni. Per ingannare l'attesa mi sono divertito a guardare cosa dice la storia della Pieralisi (o forse dovrei dire della Monte Schiavo visto che si parla di serie A1...) per questa data. E' felice oppure è portatrice di infausti presagi? Ci sono stati trionfi oppure rovinose sconfitte? La sopresa è che il 9 aprile nei nove anni nella massima serie del club rossoblu si è giocato una sola volta. La data in effetti, cade spesso a cavallo tra la fine della stagione regolare e l'inizio dei play-off scudetto. L'unico precedente delle prilline nel 9 aprile risale alla stagione 2005/06. Erano appena iniziati i play-off scudetto e la Monte Schiavo di coach Lele Fracascia era impegnata nei quarti di finale con il Perugia di coach Barbolini (oggi alla guida di Casalmaggiore), fresco della Champions League. Le due squadre si erano già incrociate nelle semifinali di Coppa Italia giocate al PalaEvangelisti e con grande sorpresa le jesine avevano vinto, guardagnando l'accesso alla finalissima poi vinta da Bergamo dell'ex Lo Bianco, per la prima volta contro la sua ex squadra.
Ma torniamo alla serie di quarti dei play-off. Perugia aveva vinto gara 1 quattro giorni prima davanti al pubblico amico. Un 3-0 senza storia (i parziali a 17, 15,19) e che non lasciava sperare nulla di buon per una Monte Schiavo finita quinta in regolar season e per molti destinata all'ennesima stagione fallimentare. Io stesso ricordo che di ritorno da Perugia ero davvero pessimista, già immaginavo la Despar che espugnava il PalaTriccoli e chiudeva subito la serie 2-0.Il 9 aprile era in programma gara due a Jesi e accadde l'incredibile: la Monte Schiavo vinse 3-0, un successo netto e deciso, che rilanciò la squadra nella corsa verso la semifinale scudetto. Questa volta ad essere annichilità fu Perugia, che chiuse i parziali a 16, 21 e 17. La coppia Togut-Kilic fece sfracelli, realizzando 20 punti la Toga (75% in attacco) e 17 la russa (62%); Petkova a muro fece la voce grossa (foto legavolleyfemminile.it), mentre Zilio iniziò il suo mese delle meraviglie catturando anche gli sputi. Le campionesse d'Europa si inchinarono alle rossoblu. Zetova e Francia non bastarono per fermare le prilline, che sembravano davvero un'altra squadra rispetto a gara uno."Abbiamo reagito bene - disse il tecnico jesino, Emanuele Fracascia - la determinazione vista questa volta era diversa da quella di gara uno. Ci tenevamo a non chiudere male questa serie. Questo successo riapre tutto". "Abbiamo giocato una brutta partita su tutti i reparti, Jesi al contrario ha giocato molto bene, capita che si giochi male - era stato invece, il commento di Barbolini - Sono partite del dentro o fuori, se qualcuno si era illuso di poter avere vita facile per il solo fatto di aver vinto la prima sfida, quello si è sbagliato. Niente da salvare, anche stavolta le marchigiane non hanno ricevuto un granché ma il nostro muro non ha avuto lo stesso rendimento di mercoledì. Ora dobbiamo essere bravi a cancellare in fretta questa sconfitta e dobbiamo pensare alla prossima. Jesi si è rivelata davvero brava nello sfruttare ogni calo per incidere ed avere efficacia". Così si tornò così a Perugia per gara 3 il 12 aprile e fu ancora un trionfo rossoblu: 3 a 1 per la Monte Schiavo che raggiunse nella festa dei suoi tifosi increduli (tra cui anche io), arrivati con il pullman, la semifinale contro Pesaro. La storia di quei play-off credo che ogni tifoso rossoblu se la ricorda. La Monte Schiavo, da sfavorita e quinta, eliminò la dominatrice della stagione Pesaro in semifinale con un secco 3-0 ed una memorabile gara 1 all'Adriatic Arena. Solo la stanchezza di una stagione massacrante ed una Bergamo più in palla fermarono la corsa delle prilline verso il tricolore. Spero proprio che dieci anni dopo quel 9 aprile 2006, la storia possa ripetersi. Magari non arriverà lo scudetto ma una vittoria che mi farà ricordare questa data per tanti anni. FORZA JESI!!! by Nessuno.