Nessuno RossoBlù

Nessun dramma per una sconfitta


Sarà che non ero più abituato alla sconfitta - l'ultima volta era stato il "lontano" 9 gennaio 2016 nel 3-0 a Offida - ma sabato sera dopo la partita ero davvero di umore nerissimo. Un po' perché perdere in casa non mi piace troppo, un po' perché avevo sperato fino all'ultimo che le prilline zittissero i tifosi di Corridonia, davvero troppo polemici e maleducati per i miei gusti. Purtroppo le cose non sono andate come speravo...
Già dalla mattina, sfogliando il giornale al bar avevo sentito puzza di bruciato. L'intervista a coach Luciano a tutta pagina sul Corriere Adriatico, come presentazione della gara tra la Pieralisi e Corridonia mi aveva messo sul chi va là: "Questa roba per me porta sfiga..." avevo pensato magari a torto, perché se i media si occupano delle jesine è sempre un bene. Eppure l'esperienza dello scorso anno mi ha fatto leggermente cambiare idea: nessuno si interessava a capitan Diaz & co (a parte Marco Pigliapoco ed Rve...) ed è finita come è finita, perché non ripetere l'esperimento?A parte il risultato, la partita è stata molto bella, combattuta ed ha confermato le mie aspettative della vigilia: Jesi e Corridonia saranno tra le protagoniste per le posizioni di vertice del girone F. Certo, non era decisiva ai fini della classifica e non ne faccio un dramma se non la squadra non è più in vetta assieme al Rimini, però...perdere anche al tie break non mi piace per niente. Per di più in casa!Ho avuto l'impressione che a decidere la gara - come era accaduto a Corridonia lo scorso febbraio - sia stata la condizione fisica: le prilline nel finale del quarto non ne avevano più, mentre la Corplast seppure in maniera fortunosa ha trovato quella continuità e quella precisione che le era mancata. Il servizio ha smesso di tormentare le ricezione ospite e qualcosa si bloccato. Determinante è stato il cambio del palleggiatore (Seghetta per Mastri) e l'ingresso della giovane Bartolacci al posto della deludente Bianchella, che ha dato più equilibrio alla squadra dal quarto set in poi. Nel tie break sono venute fuori le giocatrici più esperte e grintose: Da Col e Cerini, due che non vorrebbero perdere neppure la tombola coi parenti a Natale. Loro hanno riportato avanti la Pieralisi, dopo l'avvio shock (2-8) che mi aveva fatto preoccupare. Quando tutto sembrava perduto ho rivisto la squadra di Perugia, quella che non ci sta proprio a perdere e per poco il miracolo non si ripeteva... Sul 13-12 con un po' più di attenzione il finale poteva essere diverso...Da bravo "mental coach", Luciano Sabbatini sono sicuro che già da oggi userà questa sconfitta per migliorare il gruppo ancora perché sono convinto, questa Pieralisi non ha ancora fatto vedere tutto il suo potenziale. Credo che una come Ciccolini, giusto per fare un esempio, bravissima in difesa ed al servizio, finora in attacco non ha espresso tutto il suo talento. Come ho detto questa sconfitta non pregiudica nulla, siamo ancora alla quinta di andata, troppo presto per pensare in grande, ma deve comunque, servire per crescere e non deprimersi per un ko al primo big match. Già sabato con la 3M Perugia Diaz & co saranno chiamate a dare una risposta. FORZA JESI! by Nessuno.