Non mi piace parlare troppo dei fatti miei su questo scalcinato blog. Sono dell'idea che i pensieri privati di un ossessionato dai colori rossoblu non siano di grande interesse per gli avventori di questo spazio. Tuttavia stavolta voglio fare uno strappo alla regola, anche perché su questa faccenda dello scandalo del bagarinaggio on-line che ha coinvolto i concerti milanesi dei Coldplay, mi ero già espresso circa un mese fa.Per chi ancora non lo sapesse, sono un grande fan della band di Chris Martin & soci; li ho visti tre volte sul suolo italiano ed ho gran parte della loro discografia ufficiale. Anche io lo scorso 7 ottobre ero in fila davanti al pc per tentare di acquistare un biglietto per il concerto del prossimo luglio a Milano. Anche io come tanti altri purtroppo, sono rimasto a bocca asciutta, vittima del bagarinaggio on-line messo in piedi da alcuni signori avidi di denaro. Sono stato vittima ma non complice: non ho acquistato i preziosi tagliandi sui siti del "secondary ticketing" (che non è altro che un modo un po' colto per dire bagarinaggio, perché questo si fa in codesti siti internet...), per una questione di etica morale. La vicenda come è noto è salita agli onori della cronaca, trasmissioni importanti come "Le Iene" si sono occupate di questa faccenda ed hanno portato alla luce il marcio che c'è nel mondo dell'organizzazione dei concerti. E' di ieri la notizia che i boss della Live Nation, la più grande agenzia del settore e l'ex numero uno di Vivo Concerti siano stati indagati dalla procura di Milano per associazione a delinquere, in seno agli organizzatori di concerti, finalizzata a una «truffa» ai danni di TicketOne, ovvero l'agenzia che vende i biglietti on-line.
Il bagarinaggio on-line è "associazione a delinquere"
Non mi piace parlare troppo dei fatti miei su questo scalcinato blog. Sono dell'idea che i pensieri privati di un ossessionato dai colori rossoblu non siano di grande interesse per gli avventori di questo spazio. Tuttavia stavolta voglio fare uno strappo alla regola, anche perché su questa faccenda dello scandalo del bagarinaggio on-line che ha coinvolto i concerti milanesi dei Coldplay, mi ero già espresso circa un mese fa.Per chi ancora non lo sapesse, sono un grande fan della band di Chris Martin & soci; li ho visti tre volte sul suolo italiano ed ho gran parte della loro discografia ufficiale. Anche io lo scorso 7 ottobre ero in fila davanti al pc per tentare di acquistare un biglietto per il concerto del prossimo luglio a Milano. Anche io come tanti altri purtroppo, sono rimasto a bocca asciutta, vittima del bagarinaggio on-line messo in piedi da alcuni signori avidi di denaro. Sono stato vittima ma non complice: non ho acquistato i preziosi tagliandi sui siti del "secondary ticketing" (che non è altro che un modo un po' colto per dire bagarinaggio, perché questo si fa in codesti siti internet...), per una questione di etica morale. La vicenda come è noto è salita agli onori della cronaca, trasmissioni importanti come "Le Iene" si sono occupate di questa faccenda ed hanno portato alla luce il marcio che c'è nel mondo dell'organizzazione dei concerti. E' di ieri la notizia che i boss della Live Nation, la più grande agenzia del settore e l'ex numero uno di Vivo Concerti siano stati indagati dalla procura di Milano per associazione a delinquere, in seno agli organizzatori di concerti, finalizzata a una «truffa» ai danni di TicketOne, ovvero l'agenzia che vende i biglietti on-line.