Nessuno RossoBlù

Tutte è bene quel che finisce bene


Se dovessi sintetizzare il mio sabato rossoblu potrei dire: tutto è bene quel che finisce bene. Eppure quando ho messo piede alla "Carbonari" ed ho visto Lorena Diaz seduta in panchina con il polpaccio fasciato non ero così ottimista. "Qui non facciamo in tempo a recuperarne una, che subito un'altra ragazza si fa male..." avevo pensato in preda alla sfortuna, convinto di avere davanti una partita di grande sofferenza.
Non avevo neppure controllato il sostituto del capitano, sicuro che coach Luciano avesse scelto Jessica Perelli. E lì c'è stata la prima sorpresa: non Jessica, che comunque nel terzo set è entrata lo stesso, ma Beatrice Pettinari, nel ruolo di "falso opposto". Una mossa che mi ha ricordato un espediente escogitato nel lontano 2003 da Giuseppe Cuccarini per far fronte alla prolungata assenza di Elisa Togut, fuori per quasi tutta la stagione a causa di un intervento al ginocchio. Al posto della Toga, il tecnico di Citta di Castello, puntò su Iliyana Petkova (nella foto di Ntacalabria.it), che di mestiere faceva il centrale, non certo l'opposto. Con quella mossa tuttavia, la Monte Schiavo (che aveva tra le sue fila gente come Logan Tom, oltre alle "solite" Leggeri, Lo Bianco, Ritschelova) arrivò quinta alla fine della stagione regolare e nei play-off eliminò da sfavorita nei quarti il Perugia, prima di arrendersi in semifinale alla Foppapedretti, che già ci aveva battuto nella lunghissima finale di Coppa Cev giocata a Treviglio. Tornando alla partita di sabato, se a noi mancava Lorena, Pagliare era priva di Roncarolo, mentre c'era la ex Izabela Kus. Più che a lei però, ho pensato durante il pre-partita a Monica Ciccolini e alla sua stagione non certo esaltante in determinati frangenti. Credo che ci sono delle partite simili ad un bivio ed in base a cosa fai in queste partite la stagione può prendere una piega piuttosto che un'altra. Ecco, per lei quella di sabato sera è stato il classico bivio e per nostra fortuna, la brava Monica ha preso la strada giusta. Pur non avendo un rendimento eccezionale in attacco, ha dimostrato di avere carattere e grinta, ed ha messo a terra dei palloni importanti.Le prilline nell'emergenza si sono esaltate, aggrappandosi alla coppia Da Col-Cerini in attacco, e limitando al massimo gli errori gratuiti, cosa che invece non ha fatto Pagliare, squadra assolutamente impresentabile per larga parte del match. Non ho contato gli errori al servizio delle ascolane ma alla fine hanno certamente inciso sull'andamento della gara. A parte un calo in apertura di terzo set, le prilline hanno sempre tenuto all'angolo le avversarie. Fantastico anche l'ultimo punto, che ha sottolineato la grande voglia di vincere della Pieralisi: il salvataggio di piede di Jessica Perelli (eravamo sul 24-16, mica 24-24...) per non far cadere il pallone ne è la dimostrazione. Poi ci ha pensato Sofia Cerini, vincitrice per distacco nel mio duello personale tra centrali con gli occhi azzurri, a chiudere la partita. Il classico happy ending. Con i tre punti in saccoccia, lo scontro diretto tra Corridonia e Macerata, è diventato più leggero. Almeno per me. FORZA JESI! by Nessuno.