Il giochetto è di quelli un po' noiosi ma inevitabili quando si arriva a questo periodo dell'anno. Soprattutto quando si parla di musica: chi è stato l'artista dominante in questo 2016? Quale è stato l'album più osannato? Domande che non hanno una risposta secca e sicura, perché a seconda dei gusti e delle opinioni della gente, le cose cambiano.Qualche giorno fa sul Tg1 dell'ora di pranzo c'era stato un servizio di Vincenzo Mollica a proposito degli artisti scomparsi in questo anno. Una sfilza lunghissima che va da David Bowie, a Glenn Frey degli Eagles, da Greg Lake e Keith Emerson degli ELP a Leonard Cohen, fino a Prince ed il recente George Michael (giusto per citarne solo alcuni ma la lista è molto più lunga...). Cito quel servizio perché sembra proprio che la classifica abbia premiato proprio chi se ne è andato, confermando un vecchio detto che "l'artista vende più da morto che da vivo". E' il caso di Bowie con l'album "Blackstar" e di Cohen per il suo "You want it darker".Ma tra i vivi? Non erano morti ma sinceramente pensavo si fossero sciolti, i Radiohead sono tornati in auge con un lavoro "A moon shaped pool" forse passato quasi inosservato in Italia. Anche il singolo "Burn the witch", dal video lugubre, non si è sentito molto in radio ma si sa, che Thom Yorke e soci non sono propriamente una band da airplay...A livello di canzoni, ho apprezzato molto il ritorno dei Red Hot Chili Peppers, che con la loro "Dark necessities" hanno fatto di nuovo centro, così come Sting e "I can't stop thinking about you". A far ballare ci hanno pensato Bruno Mars ("24k Magic"), Sia ("Cheap Thrill"), Justin Timberlake ("Can't stop the feeling") ed Alvaro Soler ("Sofia"). Dopo il botto di fine anno non si è ripetuta Adele. I singoli successivi ad "Hello" non mi pare hanno avuto lo stesso successo ma la cantante britannica ha comunque fatto la sua parte, raccogliendo premi e consensi ovunque.
La musica del 2016 (o almeno una parte...)
Il giochetto è di quelli un po' noiosi ma inevitabili quando si arriva a questo periodo dell'anno. Soprattutto quando si parla di musica: chi è stato l'artista dominante in questo 2016? Quale è stato l'album più osannato? Domande che non hanno una risposta secca e sicura, perché a seconda dei gusti e delle opinioni della gente, le cose cambiano.Qualche giorno fa sul Tg1 dell'ora di pranzo c'era stato un servizio di Vincenzo Mollica a proposito degli artisti scomparsi in questo anno. Una sfilza lunghissima che va da David Bowie, a Glenn Frey degli Eagles, da Greg Lake e Keith Emerson degli ELP a Leonard Cohen, fino a Prince ed il recente George Michael (giusto per citarne solo alcuni ma la lista è molto più lunga...). Cito quel servizio perché sembra proprio che la classifica abbia premiato proprio chi se ne è andato, confermando un vecchio detto che "l'artista vende più da morto che da vivo". E' il caso di Bowie con l'album "Blackstar" e di Cohen per il suo "You want it darker".Ma tra i vivi? Non erano morti ma sinceramente pensavo si fossero sciolti, i Radiohead sono tornati in auge con un lavoro "A moon shaped pool" forse passato quasi inosservato in Italia. Anche il singolo "Burn the witch", dal video lugubre, non si è sentito molto in radio ma si sa, che Thom Yorke e soci non sono propriamente una band da airplay...A livello di canzoni, ho apprezzato molto il ritorno dei Red Hot Chili Peppers, che con la loro "Dark necessities" hanno fatto di nuovo centro, così come Sting e "I can't stop thinking about you". A far ballare ci hanno pensato Bruno Mars ("24k Magic"), Sia ("Cheap Thrill"), Justin Timberlake ("Can't stop the feeling") ed Alvaro Soler ("Sofia"). Dopo il botto di fine anno non si è ripetuta Adele. I singoli successivi ad "Hello" non mi pare hanno avuto lo stesso successo ma la cantante britannica ha comunque fatto la sua parte, raccogliendo premi e consensi ovunque.