Nessuno RossoBlù

La Lezione di "Pretty Woman"


3.606.000 spettatori contro 3.972.000. 14,54 % di share contro 17,86%. Non sto dando numeri a caso ma questi sono i dati auditel della serata di ieri, mercoledì 18 gennaio. Il primo dato si riferisce a "Pretty Woman" trasmesso da Rai Uno, il secondo al varietà "Music" di Canale 5. Il confronto visto così è impietoso: un film del '90 al venticinquesimo passaggio in prima serata ha quasi eguagliato un programma nuovo, con super ospiti ed un budget di un certo livello. Si tratta dunque, di un fatto incredibile? Io penso di no, perché quando si parla di "Pretty Woman" tutto è possibile, d'altronde la vicenda del ricco Edward e della prostituta Vivian cosa è se non la favola di Cenerentola, riletta in chiave moderna dal compianto regista Garry Marshall? "Pretty Woman" al di là delle critiche che lo descrivono come banale ed un po' troppo sognatore, ha proprio nel suo essere una favola il suo punto di forza ("Io voglio la favola!" dice Julia Roberts ad un certo punto).Oramai è diventato un grande classico del cinema moderno, uno di quei film che è impossibile non amare (nei suoi tanti passaggi su Rai Uno, sempre in prima serata non è mai sceso sotto i tre milioni di spettatori!) e che fa bene rivedere ogni tanto. Dando un'occhiata alla sua lavorazione, "Pretty Woman" mi sembra proprio un puzzle, in cui tutti i tasselli si sono incastrati al posto giusto nel momento giusto. Marshall avrebbe voluto per Edward, uno tra Christopher Reeve, Daniel Day-Lewis o Al Pacino; mentre per la parte di Vivian erano in lizza in tante (Meg Ryan, Valeria Golino e Michelle Pfeifer giusto per citarne qualcuna). Gere e la Roberts erano dei "ripieghi". Sinceramente non so se il film avrebbe funzionato lo stesso con quegli attori: Vivian senza il sorriso e la carica di Julia Roberts non sarebbe stata la stessa...Anche la storia, inizialmente progettata per essere un film più cupo e drammatico, con vicende di droga e alcool, sicuramente non avrebbe reso "Pretty Woman" così "intramontabile". Invece, gli sceneggiatori alla fine decisero di rendere il film più gradevole (per qualcuno più piatto) e fu la scelta vincente.Tra i tasselli che hanno reso possibile il successo di "Pretty Woman", c'è di sicuro anche la colonna sonora. A parte la canzone di Roy Orbison, che dà il titolo al film, ed il tema musicale "He sleeps/love theme", la tracklist è fatta di artisti che regalano pezzi emozionanti e perfetti per i vari momenti del film. L'inizio trascinante dei Go West e di Christopher Otcasek, i Red Hot Chili Peppers passati dentro il locale dove si trovano Vivian e la sua amica Kim, fino alla famosa "It must have been love" dei Roxette che accompagna i due protagonisti verso strade diverse. Il brano per me più accattivante è quello di Lauren Wood, "Fallen", un blues che porta Vivian e Edward a teatro. Perfetto.Tutto al posto giusto nel momento giusto: questo è quello che rende un buon film, una pellicola indimenticabile ed intramontabile. E "Pretty Woman" lo è. Con buona pace del buon Bonolis. In tanti ieri sera, una serata davvero triste e sconsolata, hanno avuto bisogno di rifugiarsi per due ore nella favola: continuate a sognare! Buon ascolto! by Nessuno.