La lunga maratona sanremese è giunta all'atto finale: stasera si proclamerà il vincitore dell'edizione numero 67 del Festival. Non so se riuscirò a guardarla tutta, soprattutto non so se il luogo dove passerò il mio sabato sera trasmetterà la serata. Se le cose dovessero mettersi proprio male mi "accontenterò" della pagina Facebook di Sanremo e domani pomeriggio su Rai Premium mi guarderò la replica della finalissima. A parte la serata di martedì, le altre le ho viste a pezzi e bocconi, non ho potuto ascoltare per bene tutti i brani dei big (delle Nuove Proposte ho sentito solo i quattro finalisti!): di quelli eliminati dalla prima scrematura mi erano praticamente sconosciuti, come mi erano sconosciuti Raige e Giorgia Luzi. Ieri sera comunque, ero davanti alla tv al momento dell'annuncio dei quattro eliminati e la cosa tutto sommato non mi ha sorpreso anche se chiaramente ha del clamoroso. Il fatto che siano andati a casa artisti di lungo corso come Albano, Ron e Gigi D'Alessio ma siano passati personaggi come Michele Bravi, Alessio Bernabei, Elodie e Chiara Galiazzo la dice lunga sul cambiamento in atto non solo al Festival ma nella musica italiana in generale.In questa edizione erano ben sei su 22 i fuoriusciti dai talent (Amici, X Factor, ecc...). La loro presenza ha certamente avuto un effeto positivo sul Festival, ora seguito anche dai giovani che prima lo snobbavano; l'effetto negativo è forse, un appiattimento della qualità della musica, spesso tutta uguale. Il fatto che a vincere le Nuove Proposte sia stato Lele, uno che aveva partecipato ad Amici ed in precedenza anche ad X Factor, la dice lunga su come stanno le cose: se vuoi sfondare oramai devi passare da lì! Sono lontani i tempi in cui a vincere le Nuove Proposte erano artisti del calibro di Laura Pausini, Zucchero o Eros Ramazzotti, tutti usciti da...Castrocaro. Il nuovo che avanza spesso fa rimpiangere il vecchio...ma adesso va così.
La finalissima di Sanremo
La lunga maratona sanremese è giunta all'atto finale: stasera si proclamerà il vincitore dell'edizione numero 67 del Festival. Non so se riuscirò a guardarla tutta, soprattutto non so se il luogo dove passerò il mio sabato sera trasmetterà la serata. Se le cose dovessero mettersi proprio male mi "accontenterò" della pagina Facebook di Sanremo e domani pomeriggio su Rai Premium mi guarderò la replica della finalissima. A parte la serata di martedì, le altre le ho viste a pezzi e bocconi, non ho potuto ascoltare per bene tutti i brani dei big (delle Nuove Proposte ho sentito solo i quattro finalisti!): di quelli eliminati dalla prima scrematura mi erano praticamente sconosciuti, come mi erano sconosciuti Raige e Giorgia Luzi. Ieri sera comunque, ero davanti alla tv al momento dell'annuncio dei quattro eliminati e la cosa tutto sommato non mi ha sorpreso anche se chiaramente ha del clamoroso. Il fatto che siano andati a casa artisti di lungo corso come Albano, Ron e Gigi D'Alessio ma siano passati personaggi come Michele Bravi, Alessio Bernabei, Elodie e Chiara Galiazzo la dice lunga sul cambiamento in atto non solo al Festival ma nella musica italiana in generale.In questa edizione erano ben sei su 22 i fuoriusciti dai talent (Amici, X Factor, ecc...). La loro presenza ha certamente avuto un effeto positivo sul Festival, ora seguito anche dai giovani che prima lo snobbavano; l'effetto negativo è forse, un appiattimento della qualità della musica, spesso tutta uguale. Il fatto che a vincere le Nuove Proposte sia stato Lele, uno che aveva partecipato ad Amici ed in precedenza anche ad X Factor, la dice lunga su come stanno le cose: se vuoi sfondare oramai devi passare da lì! Sono lontani i tempi in cui a vincere le Nuove Proposte erano artisti del calibro di Laura Pausini, Zucchero o Eros Ramazzotti, tutti usciti da...Castrocaro. Il nuovo che avanza spesso fa rimpiangere il vecchio...ma adesso va così.