Nessuno RossoBlù

Finalmente...Novara.


Prima di dedicarmi completamente alla Pieralisi ed al suo sogno (che poi, è anche il mio...) di salire in B1, volevo dedicare un post a Novara, che lo scorso 11 maggio si è laureata per la prima volta campione d'Italia. Sinceramente non pensavo ci sarebbero riusciti, tanti i tentativi, tanti gli anni di spese folli per allestire squadroni invincibili, altrettante le delusioni cocenti. Come dimenticare la famosa finale del 2004, quando l'allora Asystel di Jenny Lang Ping si portò sul 2-0 nella serie di finale con Bergamo ed arrivò ad un punto dallo scudetto? Tutti sanno come finì poi: la Foppapedretti di Piccinini riuscì in un vero miracolo sportivo, pareggiando la serie e vincendo poi in casa il tricolore. 
Il destino di Novara tuttavia è abbastanza curioso ed è stato molto simile a quello della Monte Schiavo per un certo periodo. Jesi e l'Agil Trecate (così si chiamava la società, prima del trasferimento a Novara) salirono insieme in A1 nel 2001; la Monte Schiavo vinse la stagione regolare, l'Agil attraverso i play-off. L'anno dopo le due squadre incrociarono i loro cammini nei play-off scudetto nei quarti ed a vincere furono le piemontesi, che poi raggiunsero clamorosamente la loro prima finale scudetto da neo promossa. Nel 2003 l'incrocio nella post season avvenne nelle semifinali ed ancora una volta fu l'Asystel di Lang Ping a trionfare contro la Monte Schiavo del trio azzurro Lo Bianco-Leggeri-Togut. La strade dei due club tornarono ad incrociarsi nei quarti dei play-off del 2005. Quella volta Jenny Lang Ping sedeva sulla panchina rossoblu e riuscì nell'impresa: sfatare il tabù Novara, che aveva sempre eliminato Jesi. Memorabile la vittoria in gara cinque al Dal Lago per 3-1 delle prilline che complerarono una incredibile rimonta nella serie, da 0-2 a 3-2 con i tifosi chiusi nella gabbia a festeggiare. Io c'ero e fu una delle soddisfazioni più grandi, soprattutto perché in quel palazzetto erano sempre morti i sogni jesini di grandezza. Fu una liberazione. (foto lastampa.it). L'ultimo incrocio tra Jesi e Novara nei play-off è datato 2008 quando l'Asystel eliminò la Monte Schiavo di Abbondanza. I destini di Jesi e Novara tuttavia furono simili anche dopo. Nel 2010 i Pieralisi cedettero il titolo a Conegliano, nel 2012 il presidente novarese Caserta fece lo stesso, vendendo i diritti a Forlì. Il Novara che ha festeggiato il tricolore è parente di quell'Agil che nel 2001 arrivò secondo in A2. Dopo lo spostamento a Novara, la presidente suor Giovanna Saporiti, preferì ripartire dalle categorie regionali dalla vecchia Trecate. Mentre l'Asystel si spegneva, l'Agil saliva sempre più su, fino a tornare in serie A grazie all'acquisizione dei diritti di Busnago che militava in A2. Il resto è storia: la promozione in A1, la finale persa nel 2015 contro Casalmaggiore ed il tricolore di oggi quando forse nessuno ci sperava più.Trovo divertente che per vincere lo scudetto Novara abbia dovuto prendere Piccinini, una che nel 2004 era stata tra le protagoniste della clamorosa rimonta, e Fenoglio, allenatore della Foppapedretti del biennio 2005-2006 che tanti tifosi jesini ricordano per le sparate contro la Monte Schiavo. Complimenti a Novara quindi, che ha tenuto duro. Speriamo un giorno di rincontrarci...by Nessuno.