Nessuno RossoBlù

Il Pagellone di fine stagione (2a parte)


Ecco la seconda parte del Pagellone rossoblù di fine stagione. Ricordo sempre a quei quattro lettori di questo infelice blog, che i voti non vanno presi troppo seriamente.LORENA DIAZ: Voto 7. Il capitano ha vissuto una stagione che difficile è dire poco. Prima il passaggio al ruolo di opposto, non del tutto digerito, poi una volta arrivati i play-off, una serie di problemi fisici che ne hanno limitato il potenziale ed addirittura la presenza in campo (vedi gara 2 a Pontedera). Una delle immagini di questo 2017 resterà la vistosa fasciatura alla coscia esibita in gara 1 con Quarrata. In cerca di riscatto.HAWA BARA: Voto 7,5. Lo ammetto: alla vigilia del campionato ero molto dubbioso sulla sua capacità di gestire la squadra anche in B2. Mi ha smentito, sforando classe e soprattutto personalità nei momenti difficili, quando nessuno dei suoi attaccanti passava. I suoi pallonetti sono diventati un marchio di fabbrica, come la sua battuta sempre insidiosa. Direttrice d'orchestra.BENEDETTA CECCONI: Voto 7. La staffetta con Francesca Galuppi è stato il leit motiv della stagione rossoblu per il ruolo di libero, come d'altronde era già accaduto lo scorso anno. Nei play-off non ha demeritato, facendosi trovare reattiva sia in difesa sia in ricezione. Senatrice. MARIA LAURA ROMAGNOLI: Voto 6. Coach Luciano gli ha concesso pochi spazi nell'arco del campionato. Nonostante questo lei si è sempre allenata con serietà e costanza. Una grande professionista. SILVIA BASSOTTI: S.v. Mai entrata in campo, almeno nelle partite che ho visto io. Tifosa.FRANCESCA GALUPPI: Voto 7. Con la sua collega Benedetta Cecconi si è spartita il ruolo di libero con alti e bassi. La giovane età le ha fatto commettere qualche errore in alcune situazioni ma nel complesso si è ben comportata. "Papà ti ama!".MONICA CICCOLINI: Voto 7. La sua stagione mi ha ricordato molto quella jesina di Jacqueline, la campionessa brasiliana che vestì il rossoblù nel 2006/07. La bella Monica si è distinta in ricezione, difesa ed anche in battuta, dove più di una volta ha tolto le castagne dal fuoco alla Pieralisi. Come la brasiliana anche il suo tallone d'achille però, è stata la fase offensiva, dove ha faticato per tutto l'anno. Con l'aggravante di una Diaz scontenta nel ruolo di opposto. Una vita da mediano.