Nessuno RossoBlù

Un sabato sera insensato


Prendendo a prestito un brano di Lucio Dalla degli anni '80: "Sto andando a Pagliare"; "Ma cosa vai a fare, laggiù?". Questo è più o meno il dialogo tra me e un mio amico che mi chiedeva come avrei passato il sabato sera. Io non ci trovo nulla di strano ma evidentemente, prendere la macchina e farsi da solo quei duecento e passa chilometri per arrivare e tornare fino agli estremi confini della regione Marche per vedere una partita di B2 femminile, a qualcuno appare qualcosa di insensato. Punti di vista.
Diciamo che la trasferta di Pagliare era una sorta di ricompensa per aver mancato il debutto a Firenze contro la Rinascita: "Almeno la trasferta più lontana in terra marchigiana me la devo fare!" mi ero detto. E l'ho fatto ed alla fine, tutto è filato liscio, sebbene l'avvio di gara, quell'8-1 per la Centro Diesel mi aveva fatto temere il peggio. "Sta a vedere che ci incartiamo contro una squadra molto più agevole di Montespertoli e della Rinascita..." era stato il mio pensiero mentre Travaglini e compagne si facevano beffe della nostra ricezione, totalmente allo sbando.Arrivare fino a Pagliare (anzi, a Spinetoli...) mi ha dato la possibilità di vedere per la prima volta la Pieralisi in quello che sarà il suo assetto definitivo, cioé con Lorena Diaz in campo. Il capitano è tornato a disposizione e coach Luciano ha pensato bene di spremerla per tutta la gara, così da farle acquisire il ritmo partita che non aveva, visto il lungo stop per l'infortunio. E proprio dal servizio della numero 1 jesina è iniziata la lenta ed inesorabile risalita della Pieralisi, che una volta agganciato le locali, le ha superate e non si è più voltata indietro. A nulla sono servite le suppliche dello speaker, che sul 17-23 ha implorato coach Luciano di chiamare dentro una palla platealmente fuori. Roba da matti! In effetti i valori in campo erano troppo diversi per ipotizzare una gara diversa da quella che si è giocata. E va bene che coach Luciano nel secondo ha cominciato a far girare tutte le ragazze, per testarle in vista di impegni più complicati. Questo ha dato alla partita una parvenza di equilibrio. Durante la gara ho pensato spesso alla nostra ex Alessia Travaglini, scesa dalla A2 fino alla B2 per farsi prendere a pallonate: "Ma chi te l'ha fatto fare?" gli avrei chiesto. In effetti, l'ho vista molto delusa e demotivata, stati d'animo comprensibili se fino a qualche mese fa ti giocavi la serie A1 ed ora devi lottare con un manipolo di ragazzine per salvarti. E qui entra in gioco anche la società: ma valeva la pena accettare il ripescaggio se poi fai queste figure qui? In bocca al lupo ad Alessia, che mi ha fatto molto piacere rivedere (era dai tempi della Monte Schiavo vittoriosa in Challenge Cup che non ci incrociavamo...), ed alla sua Pagliare.Ho osservato con attenzione la nostra giovane regista Maria Chiara Paparelli. Ha alternato cose buone ad altre meno, tipo certi pallonetti sempre letti dalla difesa avversaria: forse ha visto troppi video di Hawa Bara...una che i pallonetti ne faceva in abbondanza! La palleggiatrice jesina si è appoggiata molto sui martelli e su Tallevi; abbastanza comico l'ultimo punto del primo set con Tozzo che la sgrida (forse gli avrà ricordato che ci sono anche i centrali?) e lei che immediatamente le alza il pallone del 25-18 finale. Un soldatino. FORZA JESI! by Nessuno.