Trovarsi con le spalle al muro, con un unico risultato a disposizione per continuare a sperare. Quante volte le prilline si sono trovate davanti a questa situazione, quella che è un po' il sale dei play-off, sia che si parli di scudetto sia che si parli di promozione. Tuttavia nella storia rossoblù, una gara 2 di semifinale senza ritorno è merce rara, se si parla di serie A1: lì le semifinali erano al meglio delle tre gare su cinque, dunque il secondo atto della serie non era mai decisivo, come invece, lo è l'odierno Pieralisi-San Donà.Per ritrovare quel brivido del "vinci o muori" c'è da tornare indetro di oltre venti anni, ai tempi della serie A2, quando la Monte Schiavo lottava per salire in A1. Erano le stagioni dal '98 al 2000, che vedevano al timone della barca rossoblù Maurizio Moretti in panchina e Marco Oggioni dietro la scrivania di direttore sportivo. Il bilancio è di due vittorie ed un solo ko, con due passaggi del turno su tre serie disputate.
Quelle gare 2 di venti anni fa...
Trovarsi con le spalle al muro, con un unico risultato a disposizione per continuare a sperare. Quante volte le prilline si sono trovate davanti a questa situazione, quella che è un po' il sale dei play-off, sia che si parli di scudetto sia che si parli di promozione. Tuttavia nella storia rossoblù, una gara 2 di semifinale senza ritorno è merce rara, se si parla di serie A1: lì le semifinali erano al meglio delle tre gare su cinque, dunque il secondo atto della serie non era mai decisivo, come invece, lo è l'odierno Pieralisi-San Donà.Per ritrovare quel brivido del "vinci o muori" c'è da tornare indetro di oltre venti anni, ai tempi della serie A2, quando la Monte Schiavo lottava per salire in A1. Erano le stagioni dal '98 al 2000, che vedevano al timone della barca rossoblù Maurizio Moretti in panchina e Marco Oggioni dietro la scrivania di direttore sportivo. Il bilancio è di due vittorie ed un solo ko, con due passaggi del turno su tre serie disputate.