Per arrivare alla grande festa di Cecina, dove le prilline raggiunsero il 6 maggio 2001 quella promozione in A1 a lungo sognata, fu necessario passare anche da San Donà e dal PalaBarbazza. E non fu una domenica così semplice, quel 1° aprile del 2001. La Monte Schiavo di Volpicella era reduce dalla fresca delusione della Coppa Italia di A2, persa in finale contro Trecate, padrone di casa. Un ko davvero doloroso, deciso già nel primo set, quando Romanin & co si fecero rimontare un 24-16 di vantaggio, fino a perdere 29-27. Una roba quasi impossibile nell'era del rally point system. Ma quel giorno accadde. Il resto fu un vero incubo.
Quel 1° aprile del 2001 a San Donà...
Per arrivare alla grande festa di Cecina, dove le prilline raggiunsero il 6 maggio 2001 quella promozione in A1 a lungo sognata, fu necessario passare anche da San Donà e dal PalaBarbazza. E non fu una domenica così semplice, quel 1° aprile del 2001. La Monte Schiavo di Volpicella era reduce dalla fresca delusione della Coppa Italia di A2, persa in finale contro Trecate, padrone di casa. Un ko davvero doloroso, deciso già nel primo set, quando Romanin & co si fecero rimontare un 24-16 di vantaggio, fino a perdere 29-27. Una roba quasi impossibile nell'era del rally point system. Ma quel giorno accadde. Il resto fu un vero incubo.