Nessuno RossoBlù

Quella fastidiosa vocina


"Tanto lo sapevi che finiva così...". Mentre San Donà si faceva beffe della fragilissima ricezione rossoblù, quando era già scappata 17-10 nel quarto set ed i tifosi locali già cominciavano a festeggiare l'approdo in finale, nella mia testa invece, come un disco è partita questa vocina: "Tanto lo sapevi che sarebbe finita così! E' tutta la stagione che va in onda questo film...". Ho sperato fino all'ultimo che la vocina si sbagliasse, purtroppo i due errori in ricezione di Cecconi hanno stoppato la rimonta jesina e lanciato in finale le venete. 
Gara 3 di semifinale è stata la summa di tutta la stagione rossoblù, sempre in bilico come la seconda linea, vero tallone d'achille delle prilline per tutto il campionato; quando le cose sono andate bene sono venute fuori delle buone partite ma quando dietro si ballava...per Quintabà e Paparelli è stata una vera tribolazione. La gara di Noventa di Piave non ha fatto eccezione a questa regola.La sensazione del "vorrei ma non posso" è ancor più forte se penso a quel dannato primo set, trascorso sempre in vantaggio, anche 21-22 ma gettato letteralmente alle ortiche per quelle solite amnesie in retroguardia. E pensare che San Donà ha fatto tutto il possibile per spingere Jesi verso l'1-0, sbagliando battute e sparando fuori tanti attacchi. Tanti regali restituiti al mittente, vista la giornata no di Tallevi e Diaz, poi sostituita. Ovviamente vinto quel primo set, l'Imoco ha trovato fiducia, soprattutto in difesa, dove il suo libero ha tenuto di tutto, mentre nella metà campo jesina il nervosismo e la paura di perdere hanno peggiorato la situazione. A mettere il carico da undici ci ha pensato il Boss, che ha "abbaiato" di tutto in tribuna, Tallevi e Diaz i suoi bersagli, colpevoli di prove disastrose in battuta ed in ricezione. Nonostante questo Da Col & co avevano quasi rimesso in piedi sia il secondo sia il quarto set, trascinate da una Pirro immensa; quando l'aggancio sembrava lì a portata di mano, con un avversario di nuovo impaurito, ecco l'errore in ricezione o in difesa che tagliava le gambe e addio finale. Nel viaggio di ritorno tuttavia non ero così arrabbiato, eppure ne avrei avuto tutto il diritto: lo spareggio non l'aveva vinto San Donà, l'aveva buttato via Jesi. E così torno alla vocina, a quel "lo sapevi che finiva così"; ero stato a Firenze contro il San Michele, a Castelbellino, ho visto in casa partite come quella con Figline o Castelfiorentino, ad Imola nei play-off, tutte con lo stesso copione: la Pieralisi che dietro balla e gli avversari ne approfittano. Ma allora perché sono arrivato fino a San Donà se sapevo già il finale? Bella domanda. Diciamo che ho creduto fino all'ultimo in un finale diverso di questo film, un happy ending dove Cecconi e Perelli giocano una gara normale e non fanno stupidaggini, dove Tallevi è una sentenza ed i centrali sono micidiali a muro. Ed alla fine si diverte anche il Boss. Forse è proprio vero che un finale del genere poteva esistere solo in un film. FORZA JESI! by Nessuno.