Cessioni di diritti, iscrizione al campionato, rinuncia, domanda di ripescaggio. Sono questi i temi "caldi" di questi caldi giorni tra giugno e luglio, dove più che di mercato si discute sulla partecipazione alla prossima stagione di tutte le squadre, da quelle di A1 a quelle di serie B2 femminile, Pieralisi compresa. Il caso di Pesaro è emblematico. Le ex colibrì (adesso si chiamavano Waves, cioé onde) hanno rinunciato all'iscrizione alla serie A1 per un budget "insufficiente ad affrontare in maniera dignitosa il prossimo campionato" c'era scritto nel comunicato del 27 giugno, cioé un giorno prima della chiusura delle domande. Una scelta immagino difficile ma al tempo stesso, saggia - mi viene da dire "molto marchigiana" - di chi non vuole fare il passo più lungo delle gamba; in tempi in cui il mondo dello sport è pieno di cialtroni quella della Robur Volley è una decisione da applausi.
Il balletto dei diritti
Cessioni di diritti, iscrizione al campionato, rinuncia, domanda di ripescaggio. Sono questi i temi "caldi" di questi caldi giorni tra giugno e luglio, dove più che di mercato si discute sulla partecipazione alla prossima stagione di tutte le squadre, da quelle di A1 a quelle di serie B2 femminile, Pieralisi compresa. Il caso di Pesaro è emblematico. Le ex colibrì (adesso si chiamavano Waves, cioé onde) hanno rinunciato all'iscrizione alla serie A1 per un budget "insufficiente ad affrontare in maniera dignitosa il prossimo campionato" c'era scritto nel comunicato del 27 giugno, cioé un giorno prima della chiusura delle domande. Una scelta immagino difficile ma al tempo stesso, saggia - mi viene da dire "molto marchigiana" - di chi non vuole fare il passo più lungo delle gamba; in tempi in cui il mondo dello sport è pieno di cialtroni quella della Robur Volley è una decisione da applausi.