Nessuno RossoBlù

Le due querce rossoblù


L'estate della rivoluzione ha spazzato via quasi tutto in casa Pieralisi. Si è portata via gran parte di quel gruppo che, due anni fa aveva riportato Jesi nel volley nazionale, in B2 dopo due anni di inferno in C; il vento caldo ha "spostato" non troppo lontano le oramai ex prilline, qualcuna è andata in Ancona, altre a Moje di Maiolati, un'altra a Castelbellino tra mille rimpianti del sottoscritto. 
A resistere come querce al "tifone", sono state Margherita Marcelloni e Benedetta Cecconi. La prima, che con tutta probabilità sarà il nuovo capitano succedendo così a Lorena Diaz, ritiratasi. "Marcella" ritroverà il posto da titolare che lo scorso anno aveva perso per le lunghe assenze (di fatto non c'è mai stata concorrenza al centro) dettate da impegni universitari. Nel grande casino della passata stagione forse, Margherita è quella con meno colpe, proprio per le lunghe pause dalla pallavolo, che ad un certo punto sembrava addirittura voler abbandonare. Per Benedetta però, il discorso è diverso. Lei nel grande casino dello scorso anno c'è stata dentro fino al collo per tutto il campionato. Nell'infausta notte di Noventa di Piave, che ha sancito la fine della Pieralisi 2015-2018, la differenza l'ha fatta proprio la retroguardia; il libero di San Donà raccoglieva pure gli sputi mentre dall'altra parte del campo la povera Benedetta e la sua collega Jessica Perelli collezionavano errori su errori. Quella serata è stata l'apice di una stagione sofferta e certamente non facile per l'unico prodotto del vivaio jesino presente nella rosa (quest'anno è tornata Martina Coppari), in rossoblù dal 2010, anno della Decisione. La sua conferma se devo essere sincero un po' mi ha stupito: "Ma come, questa ci ha fatto perdere una semifinale play-off e la riconfermano?" ho detto quando ho letto l'intervista del Presidente. Tra l'altro sarà l'unico libero della B2, non ci sarà più la staffetta. Grande responsabilità quindi. Tuttavia credo che per Benedetta questa stagione può diventare quella del riscatto, aiutata magari da compagne più portate al fondamentale della difesa e della ricezione, e soprattutto da un clima più disteso e con meno pressioni: a lei, come alla squadra, si chiede la salvezza e nulla di più. Noventa insomma, anziché un incubo ricorrente può - anzi deve - diventare uno stimolo a fare meglio, per alzare il suo livello di gioco, cosa che sono certo Benedetta può fare. FORZA JESI! by Nessuno.