Nessuno RossoBlù

Appunti da Monte San Giusto


Era da domenica 16 dicembre che aspettavo la trasferta di Monte San Giusto, praticamente...un anno fa. La verità è che la sosta di Natale è bella solo se te la puoi godere, ma se lavori come un matto (23, 24, 30 e 31 compresi) allora non vedi davvero l'ora che le feste finiscano per tornare alla normale routine. E per me la normale routine è passare il sabato pomeriggio con le prilline, non in fabbrica o a vedere presepi viventi o giocare a carte. 
Farlo in trasferta poi, almeno per me ha un sapore diverso. Mi sono fatto questa idea, che il vero tifoso di una squadra - lo sport sceglietelo voi - è quello che segue i suoi beniamini anche lontano da casa, che magari si fa chilometri solo per vedersi un rapido 3-0, nel caso del volley. A me considerando il tragitto e la distanza, sabato sera è andata più che bene: più di due ore di partita, tanti colpi di scena ed un punto strappato coi denti. Non sempre va così. Lo scorso campionato arrivai fino a Firenze per vedermi un ko per 3-1 col San Michele, che ancora grida vendetta...Questo mio strampalato punto di vista non è condiviso da tutti, anzi. C'è un mio amico del locale dove esco di solito, che non perde occasione per rimproverarmi: "Ma ancora vai dietro a quelle sfigate? Basta! Tanto non vinceranno mai nulla!" ripete ma io oramai ho imparato a dirgli che "Questa è stata l'ultima volta! La prossima non mi fregano!". E poi, faccio come mi pare. Tuttavia sabato sera nel corso del quarto set, quando Benedetti & co stavano prendendo a pallonate le povere prilline ci ho pensato: "Ma perché non gli ho dato retta? A quest'ora potevo sorseggiare un cioccolata calda con panna anziché starmene qui su questa tribuna ad arrovellarmi le budella!". L'incredibile rimonta dal 18-10 al 23-25 mi ha ovviamente, fatto cambiare idea: ne è valsa la pena farsi quei chilometri per una partita di B2. Nel viaggio di ritorno ho ripensato un po' alle rimonte che ho visto in tanti anni di rossoblù. Sono tante ma forse, quelle che mi sono rimaste più impresse sono due, una subita ed una realizzata. Quella subita risale alla Coppa Italia di A2 a Trecate nel 2001, l'anno della promozione. Penso sia un record difficilmente battibile nell'epoca del RPS: da 24-16 per Jesi a 29-27 per l'Agil nel primo set ed addio Coppa. Quella più bella, almeno per me, resta la rimonta della Monte Schiavo su Pesaro in gara 1 di semifinale scudetto: da 19-17 per la Scavolini nel terzo (che conduceva 2 set a 0) a 25-23 per Jesi e successo al tie break per Togut & co all'Adriatic Arena. Bei ricordi. Tornando a sabato sera, sono arrivato alla "Montisala" abbastanza presto, memore del casino con la Volley Angels, e quando ho buttato uno sguardo nella metà campo rossoblù ho realizzato che sarebbe stata una serata difficile: non c'era la nostra stella Erica Paolucci. Diciamo che ero arrivato fino a Monte San Giusto anche per vederla di nuovo all'opera, mi sono dovuto "accontentare" di Arianna Benedetti, che non ha smesso di "menare" sia in attacco sia col suo potente servizio in salto (merita un plauso, viste le ridotte dimensioni della palestra...). Mi sarebbe piaciuto vedere una sfida tra lei e Valeriana Tallevi ma ciò non accadrà o almeno non in maglia Pieralisi. Voglio chiudere questo post scusandomi con la mamma di Giorgia Angelini, che ho avuto il piacere di conoscere sabato sera. Mi è sembrata una donna molto simpatica ed assai paziente, se è riusciuta a sopportarmi per cinque set come quelli con l'Italiana Pellami: il 90 per cento della mia vita non sono un pazzo, resta quel 10% quando gioca la Pieralisi. FORZA JESI! by Nessuno.