Nessuno RossoBlù

Un sabato con le altre rossoblù


Da sempre il sabato pomeriggio è stato un problema, o almeno il sabato pomeriggio quando le prilline giocano lontano dalla "Carbonari". Se la trasferta non è proibitiva e si resta nei confini regionali, si può anche pensare di prendere l'auto ed andare; quest'anno è capitato ad Offida, a Fermo per la Volley Angels, Monte San Giusto e perfino a Giulianova, che sta in Abruzzo, capiterà anche sabato a Recanati. Mi è capitato anche di fare delle pazzie, come due settimane fa a Copertino o lo scorso anno in treno fino a Firenze con il San Michele prima di Natale, ma sono casi isolati.
La verità è che dopo tanti anni di serie B2 e C, andare a vedere la pallavolo femminile il sabato è diventata una abitudine, non riesco a farne a meno. Ho amici che amano fare le vasche per il corso, altri che si piazzano davanti alla tv per vedere gli anticipi della serie A; io invece, ho il vizio del volley rosa, meglio se in campo ci sono le rossoblù. Questo fine settimana tuttavia, con la Pieralisi che giocava di domenica e per di più a seicento chilometri lontano da casa, questo mio rito rischiava di saltare. Per fortuna mi sono venute in aiuto delle altre rossoblù...Era da tempo che pensavo di andare a vedere le nostre vicine di casa, di ammirare il gioco stellare della Invincibile Armata, così sabato pomeriggio ho preso l'auto e mi sono diretto verso il PalaMartarelli, dove giocavano Castelbellino e Mesagne della nostra ex Galuppi. E proprio l'Appia ha animato il mio pomeriggio in Vallesina. Già dal mio arrivo, in clamoroso ritardo (erano le 19); il tabellone del palasport diceva "Locali 0 - Ospiti 1". Lì per lì ho pensato ad un errore ma guardando la partita mi sono reso conto che non si trattava affatto di una burla, anzi. Mesagne ha giocato una grande partita, molto attenta in difesa come aveva fatto a Jesi, i suoi martelli - in particolare Cristofaro, la "corteggiatrice" Escher e l'italo-cubana Liguori - hanno costretto agli straordinari una Termoforgia un po' distratta e pasticciona, che ha rischiato di compromettere il suo incredibile ruolino di marca. Onestamente ad un certo punto ho iniziato a tifare per le pugliesi, che almeno un punto lo avrebbero meritato.La fortuna di Castelbellino e di coach Massaccesi ha un nome ed un cognome: Valeria Tallevi. Quando la palla ha cominciato a pesare, quando si arrivava in fondo al set, Valeriana è salita in cattedra ed ha mostrato a tutti la sua classe e la sua potenza, nonostante fosse a mezzo servizio a causa dell'infortunio rimediato a Cerignola nel turno precedente. Mentre la vedevo picchiare così forte mi sono tornati in mente quei sabati dello scorso anno alla "Carbonari", quando lei vestiva il rossoblù jesino e mi faceva divertire. E' proprio vero che il tempo ci toglie molte cose ma ne facciamo esperienza solo quando quelle cose non le abbiamo più. Tra un mese dovrò tornare al PalaMartarelli e non sarà di certo per "ammazzare" il tempo. Si giocherà il derby della Vallesina e tutta quella gente - erano genitori delle giocatrici (un classico...) - che sabato insultava le giocatrici di Mesagne, che ringhiava contro il suo allenatore e contro l'arbitro, se la prenderà con noi. Questa volta mi sono fatto una risata, quel giorno francamente non so. E quel che è peggio è che non potrò neppure chiedere aiuto a Valeriana. FORZA JESI! by Nessuno.