Nessuno RossoBlù

La maledizione della Challenge Cup


Un fine settimana indimenticabile per tutti i tifosi rossoblù e non solo. Dieci anni fa nella giornata di oggi si alzava il sipario sulla final four di Challenge Cup, organizzata egregiamente in casa dalla Monte Schiavo Banca Marche, che alzerà il trofeo, il primo ed unico nella sua esperienza in serie A1. A far compagnia alle prilline in quella due-giorni erano le russe del Lenigradka San Pietroburgo, le spagnole dell'Albacete e le greche del Panathinaikos di Atene, arrivate in finale proprio contro la squadra di coach Nesic.
Eppure un triste e beffardo destino accomuna le quattro protagoniste di quella final four, passate in dieci anni dalla festa europea alla decadenza. Qualcuno può parlare di strana coincidenza, qualcun'altro di maledizione, sta di fatto che nessuna delle quattro squadre attualmente vive giorni felici. La sorte peggiore è capitata alle spagnole dell'Albacete, che chiusero la final four al quarto posto. Al termine di quella stagione, il club - che nel suo palmares poteva annoverare una Coppa della Regina e un campionato - fu costretto a chiudere i battenti per difficoltà economiche e scelse di ripartire dal settore giovanile, dove è tuttora impegnato.La terza classificata della due-giorni jesina fu il Leningradka San Pietroburgo. Due anni dopo quel bronzo, nella stagione 2010/11, chiusero all'ultimo posto la stagione regolare e non riuscirono ad evitare la retrocessione neppure ai play-out. Seguirono alcune stagioni nella cadetteria, sfiorarono la promozione sul campo nel 2014, quando tuttavia arrivò il ripescaggio per la mancata iscrizione di altre squadre della serie A. Dal suo ritorno nella massima categoria russa, il Leningradka non ha più ottenuto grandi risultati.A giocarsi la coppa nella finalissima del 15 marzo contro la Monte Schiavo furono le greche del Panathinaikos di Atene. Quello di Jesi resta il miglior risultato a livello europeo della sezione femminile di pallavolo, assieme alla finale di Coppa delle Coppe 99/2000 persa contro la Despar Perugia. Nell'estate del 2017 la società ellenica fu esclusa da tutte le competizioni nazionali per non aver presentato nei termini stabiliti l'iscrizione a causa di una grava crisi economica. Per la prima volta nella sua storia, il Panathinaikos, club con 23 scudetti e cinque coppe nazionali, restò inattivo per tutta la stagione e quest'anno  partecipa, come prima retrocessa, alla "Pre-League", la serie cadetta greca.  Del destino della Monte Schiavo, non c'è bisogno di scrivere molto. Basta dire che nell'estate del 2010 la famiglia Pieralisi decise in silenzio di cedere il titolo di A1 al Conegliano e di ripartire dalla B2. Visto come è andata alle altre partecipanti alla final four di Challenge Cup, si può dire che non è andata proprio malissimo...FORZA JESI! by Nessuno.