Nessuno RossoBlù

Le urla di Alessia Pomili


Ci sono due immagini che a mio parere rappresentano al meglio la voglia di non mollare della Pieralisi nello scontro diretto di sabato con Porto Sant'Elpidio. Entrambi hanno come protagonista la nostra centrale Alessia Pomili, una di cui parlo poco, perché spesso la scena se la prendono gli attaccanti. La prima immagine è la grande rabbia al cambio di campo dopo il terzo set perso malamente, uno sfogo verso le compagne ma anche verso sé stessa (almeno così ho pensato), perché la ragazza di Porto Potenza Picena fino a quel momento non è che aveva fatto grandi cose. 
L'altra è il muro su Benazzi nella fase cruciale del quinto set ed il successivo urlo, rivolto verso la sua metà campo, urlo replicato dopo il match point di Gasparroni ma stavolta verso il lato della Demitri, un urlo direi liberatorio, perché le prilline questa partita proprio non la volevano perdere. Ieri avevo scritto a proposito dell'agonismo, che lo scontro salvezza della "Carbonari" lo aveva tirato fuori da tutte e due le parti.Non so bene chi ha iniziato ma ricordo bene lo sguardo truce di Benazzi dopo un punto nel tie break, mi pare quello abbia acceso la miccia di una partita già bella intensa. Non sono un grande amante delle urla sotto rete, le trovo poco corrette e di cattivo gusto (anche se da ragazzo mi esaltai molto durante un Maxicono Parma-Messaggero Ravenna per gli "scambi di opinione" tra gente come Carlao e Vullo) ma le giustifico anche. La tensione e la voglia di vincere possono giocare brutti scherzi. E sabato nel tie break la tensione si tagliava col coltello, vista la posta in palio: dei punti salvezza che potevano valere una stagione sia per la Pieralisi sia per la Volley Angels. Dopo l'occhiataccia della ex giocatrice della Teodora Ravenna verso l'angolo jesino dove erano collocati il Presidente ed alcuni membri dello staff, anche il pubblico ha iniziato a beccarla; un giochetto che purtroppo non ha aiutato la numero 17 elpidiense, incapace da lì in poi di passare con continuità. Nella Pieralisi non ci sono più giocatrici come Da Col o Tozzo, che in situazioni del genere ci andavano a nozze (memorabile la litigata a distanza tra Da Col e Partenio durante una partita a Monte San Giusto, chiusa guarda caso proprio dalla nostra numero 12...). Però, come dicevo la voglia di vincere per allungare sulla zona retrocessione e vivere una settimana pre-derby più serena, era troppa in casa rossoblù. Così più del precisione chirurgica di Gasparroni e Paolucci, più della regia attenta di Giorgia Angelini, c'è stato bisogno della lucida follia di Alessia Pomili, che al momento giusto ha messo le manone al posto giusto, sbarrando la strada alla temuta avversaria. E per fortuna che c'è gente che dice che la pallavolo non è uno sport perché non c'è il contatto fisico...FORZA JESI! by Nessuno.