Nessuno RossoBlù

Un po' di tristezza


C'è sempre un po' di tristezza quando la stagione finisce, quando si arriva alla fine di una campionato, e si scopre di aver amato la squadra più di quanto si pensava. Faccio un lungo passo indietro. In estate, quando si cominciava a capire che in questa stagione l'obiettivo sarebbe stato la salvezza e non la parte alta della classifica, non ero rimasto molto entusiasta. Dopo due anni in cui ti ritrovi a lottare per salire al piano superiore, giudicavo questa scelta come un passo indietro. Ma un tifoso vero, non deve seguire la squadra solo quando lotta per grandi traguardi...
E così ho iniziato a seguire la Pieralisi anche in questa avventura, per me assolutamente nuova (l'annata 2014/15, quella della salvezza in C, l'avevo vissuta in maniera molto distaccata). Una amichevole pre-campionato alla "Carbonari" e poi, via con le partite vere, quelle che mettevano in palio i punti. La sconfitta con Copertino in casa al debutto, poi subito il viaggio ad Offida per vedermi un rapido 3-0...a favore della Ciu Ciu. 0 punti in due partite, insomma non il massimo, mollare sarebbe stato troppo scontato. A pensarci bene però, proprio lì si è accesa la scintilla almeno per me: questa Pieralisi non aveva voglia di mollare, lottava sempre, anche se l'avversario era più forte e più esperto. E questa cosa mi piaceva "muntobè"!Quei tie break vinti in casa con Recanati ed a Fermo contro Porto Sant'Elpidio in una partita al limite della legalità hanno sancito la mia definitiva fedeltà ai colori rossoblù anche per la stagione 2018/19, mentre molta gente aveva già deciso di emigrare verso Castelbellino e le sue vittorie. Ad inizio stagione, non pensavo di farmi tutte le trasferte marchigiane; anche il solito amico del pub mi diceva di lasciar perdere, "perché tanto quelle non andranno da nessuna parte". E' finita che mi sono girato tutte le Marche e sono arrivato fino a Copertino una domenica sera di inizio febbraio: non so se lo avrei fatto con la squadra dell'anno scorso, forte ma poco incline al sacrificio. Forse solo per Valeriana, chissà... Ecco dunque, che sabato pomeriggio nonostante la tentazione di vedermi Recanati-Mesagne (e non per motivi puramente pallavolistici...), non ho potuto tradire Marcelloni & co nell'ultimo atto di questo emozionante campionato. Anche se la partita di per sè non significava nulla: la Pieralisi era già salva e Giulianova era già retrocessa. Mi sembrava doveroso ringraziare la squadra, che in questi nove mesi ha sudato in palestra e sopportato i miei ragionamenti su questo scalcinato blog. Non eravamo molti all'inizio, poi piano piano la "Carbonari" si è riempita, come se fosse una bella festa, alla quale erano invitati tutti quelli che hanno accompagnato le ragazze verso la salvezza, chi andando solo alle partite in casa, ed anche quelli che si sono fatti qualche trasferta. Se ci fosse stato il pic-nic come a Corridonia sarebbe stato un pomeriggio perfetto!In campo, come già accaduto con la Corplast, coach Luciano ha dato spazio a tutte, dalle titolari fino alle ragazze che hanno visto meno il campo; tutte hanno giocato almeno uno spezzone di set, a significare che questo risultato, questa salvezza, è stata merito di tutte, anche di quelle che nei tabellini ci sono finite meno. D'altronde una delle armi in più di questa Pieralisi è stato sicuramente il gruppo, unito e solido, senza prime donne, con ragazze che non si sono mai tirate indietro di fronte alle difficoltà. E da questa base bisognerà ripartire, perché una realtà come Jesi deve ambire a qualcosa di più che ad una salvezza tranquilla. FORZA JESI! by Nessuno.