Nessuno RossoBlù

Quella strada verso Perugia


Quante volte ho percorso la strada che da Jesi porta a Perugia? Ho perso il conto. Quante volte con la mia vecchia auto mi sono districato tra le montagne e le gallerie dell'appennino fabrianese, fino a sbucare nella bella pianura di Assisi prima di giungere al capolugo umbro? Nomi come Casacastalda o Valfabbrica ai più non diranno nulla, perché oggi la strada è tutta veloce e dritta, non ci sono più colline da svalicare. Per me erano tappe fisse di quel tragitto che a volte è stato carico di speranze e gioia, altre - soprattutto al ritorno - di delusione per i sogni infranti.
Le sfide in A1 tra Jesi e Perugia sono state tante e sempre molto accese, un po' perché per alcuni anni, finché non è apparsa Pesaro sulla scena, era quello il derby del Centro Italia, uniche realtà a spezzare l'egemonia del Nord, rappresentato da Bergamo e Novara. I colori rossoblù non sono mai stati amati al PalaEvangelisti, il tempo del volley femminile umbro, tornato in A1 in questa stagione, grazie alla Bartoccini Perugia, che ha raccolto l'eredità della fallita Despar Sirio, società operante attualmente nel giovanile accanto alla 3M, club di serie B1. Da tifoso della Monte Schiavo non posso dimenticare le due vittorie del 2006, in semifinale di Coppa Italia e quella nei quarti dei play-off scudetto, contro una Despar fresca di Champions League. Quella gara 3, giocata in una vera bolgia, come accadeva solo al PalaEvangelisti, fu la svolta della stagione rossoblù. Fino a quel momento in tanti avevano bollato il campionato della Monte Schiavo di coach Fracascia come deludente ma da lì in avanti, le prilline si scatenarono, fino a giungere in finale da quinta forza del torneo. Io ovviamente c'ero quella sera di aprile. C'ero anche in uno degli ultimi precedenti della Pieralisi in terra umbra (l'ultimo è datato 11 marzo 2017), quando la categoria era già la B2 ed a dire la verità non si giocava neppure a Perugia ma a Ponte Valleceppi, in una piccola palestra con le sedie da giardino come tribuna. Era l'ottobre del 2016, seconda di campionato. Ricordo sempre con piacere quella trasferta perché per me rappresentava una nuova rinascita dopo tanti anni lontano dalla squadra, almeno fuori dai confini marchigiani. Ero stato a Corridonia e Monte San Giusto nell'anno della promozione dalla serie C, però non mi ero mai spinto fuori regione, lo reputavo troppo per una squadra di B2!La collocazione domenicale di quella partita e la bella giornata di sole mi spinsero a fare il grande passo e fu un scelta quanto mai azzeccata perché la Pieralisi, neo-promossa in B2, giocò una gran partita con una gran prova corale dell'attacco, a muro e della battuta che diede la spinta per rimonta del primo set, vinto nonostante il 24-21 locale. Mi colpì in particolare la potenza di Sofia Cerini, centralona dal fisico possente e dagli occhi da gatta. Bei tempi... Il viaggio di ritorno fu ovviamente carico di entusiasmo per la bella partita e per la vetta conquistata a sorpresa. Sono convinto che grazie a quel 3-1 a Ponte Valleceppi sia iniziata la mia seconda vita di tifoso rossoblù, dunque sarà bello sabato rifare quella strada, sempre carica di paure ma anche di sogni. FORZA JESI! by Nessuno.